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Giornate Europee del Patrimonio

Sabato 26 settembre, Sala Rari, ore 8.30-13.00

Pensando all’Abruzzo…
Libri e manoscritti medioevali delle biblioteche conventuali abruzzesi

La Biblioteca Nazionale di Napoli rende omaggio con questa esposizione di libri a stampa e manoscritti - testimonianza del ricco patrimonio bibliografico dei conventi abruzzesi in età medioevale – ai cittadini dell'Aquila e delle altre località di una regione così gravemente provata dal terremoto dell'aprile 2009.
I volumi esposti, scelti tra quelli di maggior pregio estetico o testuale, sono raggruppati in base all’originaria appartenenza, generalmente segnalata da annotazioni manoscritte presenti sulle carte iniziali o sulla legatura, provenienza che li lega alla storia di monumenti, alcuni dei quali ora gravemente danneggiati, che qui si è voluto ricordare.
La ricchezza – in quantità e qualità – del patrimonio delle biblioteche conventuali abruzzesi in età medioevale appare di immediata evidenza se si considera quanto cospicuo sia il numero di manoscritti e libri a stampa – circa un migliaio - che a più riprese, tra il 1789 e il 1816, seguendo le vicende politiche e culturali del Regno, furono trasferiti nella Reale Biblioteca di Napoli
Negli anni tra il 1788 e il 1791 i bibliotecari addetti alla Real Biblioteca - recentemente istituita con un decreto di Ferdinando IV e che sarebbe stata aperta al pubblico nel 1804 - furono incaricati di cercare manoscritti e libri rari per incrementarne il patrimonio. In particolare, monsignor Francesco Saverio Gualtieri, che dal 1792 sarà vescovo dell’Aquila, scelse personalmente per lo stabilimento reale circa trecento manoscritti ed oltre duecento incunaboli dalla biblioteca del convento di San Bernardino dell’Aquila. In questo stesso periodo furono inoltre trasferiti a Napoli preziosi volumi appartenenti alle biblioteche di altri conventi aquilani e di quelli di Campli, Teramo, Celano, Chieti e Tocco Casauria. Successivamente, a seguito delle soppressioni degli ordini religiosi possidenti e mendicanti, volute da Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, entrarono nella Biblioteca reale tra il 1806 ed il 1811 circa duecento manoscritti.
Le fonti documentarie conservate negli Archivi di Stato dell’Aquila e di Napoli, hanno consentito agli studiosi di ricostruire il catalogo, o almeno la consistenza, di molte di queste biblioteche, i cui volumi – spesso riconoscibili dagli ex libris manoscritti – sono ora conservati non solo nella Nazionale di Napoli, ma anche nella Biblioteca provinciale dell’Aquila e in quella dell’Archivio di Stato di questa città. Appartenuti prevalentemente a conventi francescani, molti di essi sono ricoperti da legature in cuoio realizzate talvolta dagli stessi monaci. Ben lontane dalla semplicità di decoro che generalmente si considera caratteristica distintiva delle legature definite “monastiche”, esse testimoniano l’abilità tecnica e la creatività degli artigiani che le eseguirono. Il loro esame, la classificazione degli schemi decorativi adottati e quella dei ferri utilizzati hanno consentito – nel corso di una ricerca svolta nella BNN - di identificare l’esistenza di numerose botteghe artigiane che lavoravano per una committenza sia laica che ecclesiastica.

Esposizione di libri e manoscritti medioevali abruzzesi alla Biblioteca Nazionale di Napoli


Giornate Europee del Patrimonio

Sabato 26 e domenica 27 settembre 2009 si celebrano le GEP, Giornate Europee del Patrimonio, ideate nel 1991 dal Consiglio d’Europa per potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei.
Il MiBAC, come ogni anno, partecipa all’evento con lo slogan “Italia tesoro d’Europa” e organizza sull’intero territorio nazionale iniziative tese a valorizzare e mettere in evidenza i contenuti della cultura e del Patrimonio italiano, con l’obiettivo di condividere con altri Paesi europei le comuni radici continentali.
Per l’occasione saranno aperti al pubblico gratuitamente i luoghi della cultura che comprendono il patrimonio archeologico, artistico e storico, architettonico, archivistico e librario, cinematografico, teatrale e musicale. Parteciperanno, in uno spirito di sinergica collaborazione, Regioni e Province autonome, il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero dell’Università e della Ricerca nonché altre istituzioni culturali a carattere pubblico e privato.
Attraverso il Ministero per gli Affari Esteri saranno, inoltre, coinvolti gli Istituti Italiani di Cultura all’estero.

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