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News | Archivio nuove accessioni | 2005/I

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Archivio nuove accessioni - gennaio-giugno 2005


Gennaio

Tomasz Kizny, Gulag. Milano, Bruno Mondadori, 2004

Ciò che io ho visto, un uomo non dovrebbe né vedere né sapere. Ma se lo ha visto, sarebbe meglio che morisse in fretta”
Varlam Šalamov, Racconti di Kolyma
Una squadra di detenuti della Kolyma negli anni Trenta
Una squadra di detenuti della Kolyma negli anni Trenta

Un lavoro protrattosi per diciassette anni, dal 1986 al 2003, con spedizioni sui luoghi, contatti con i sopravvissuti, ha portato alla luce la realtà del sistema gestito dalla Direzione generale dei campi, Glavnoe Upravlenie Lagerej,  meglio nota sotto l’acronimo Gulag. Una documentazione fotografica imponente di autori rimasti sconosciuti, proveniente per la maggior parte da organismi ufficiali dell’epoca, preceduta da brevi testi di storici, militanti antistalinisti o esponenti del dissenso come Norman Davies, Jorge Semprun, Sergej Kovalev, accompagna i capitoli dedicati ad un’articolata mappa delle principali direzioni dei Gulag (l’ ex monastero ortodosso nelle isole Solovki, il grande cantiere del Canale del Mar Bianco, la spedizione all’isola polare di Vajgač alla ricerca di giacimenti di zinco e piombo, le miniere d’oro della Kolyma e quelle di carbone della Vorkuta, la linea ferroviaria mai terminata Salechard-Igarka, detta Via Morta).

Eduard Berzin e la figlia Mirdza, qualche mese prima del suo arresto
Eduard Berzin e la figlia Mirdza, qualche mese prima del suo arresto


Le immagini documentano, oltre le condizioni estreme di vita e lavoro in cui venivano costretti i detenuti, un’organizzazione che metteva in campo anche una sua burocrazia, dei principi organizzativi e gestionali per molti versi analoghi a quelli praticati nei lager nazisti, ma con una volontà conclamata di affiancare alle finalità punitive quelle “rieducative”, praticate attraverso la concretizzazione delle grandi opere di cui il regime aveva enorme bisogno, ideologico e pratico. Spuntano fuori personaggi come lo “zar di Kolyma”, il più vasto complesso concentrazionario dell’Unione Sovietica, Eduard Petrovič  Berzin, comunista lettone fondatore dei campi, ritratto affianco alla sua Rolls-Royce di cui si serviva per controllare l’andamento dei lavori. Oggi quasi si fronteggiano, a poca distanza, eretti nello stesso tempo, il monumento a Berzin, vittima sua volta dello stalinismo, accusato di “spionaggio e sabotaggio controrivoluzionario trotzkista” e giustiziato nel 1938 e quello dedicato alle vittime dei campi della Kolyma, una scultura composta da teste umane alta quindici metri.
Un capitolo a parte viene dedicato ad un’insospettabilmente fervida vita teatrale – nei campi operavano decine di teatri – che prevedeva rappresentazioni di commedie, opere liriche, operette, in cui erano spesso impegnati musicisti, attori, registi di fama, che avevano collaborato con i grandi Eisenstein, Meyerhold.
L’opera è apparsa per la prima volta in Francia nel 2003.

Rovine di un Šizo (cella di isolamento) nella Valle Terrasovyj
Rovine di un Šizo (cella di isolamento) nella Valle Terrasovyj

Le foto sono tratte dal volume: Tomasz Kizny, Gulag. Milano, Bruno Mondadori, 2004


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Enzo Melandri, La linea e il circolo. Studio logico-filosofico sull’analogia. Macerata, Quodlibet, 2004
Inizia con quest’opera – la cui prima uscita risale al 1968 - la pubblicazione da parte di Quodlibet di un’edizione organica delle opere di Melandri (1926-1993).  L’analogia viene definita dallo stesso autore “il principale strumento di mediazione tra la conoscenza scientifica (particolare) e la conoscenza filosofica (universale)… il principio di simmetria che media e contrappone logica e dialettica”.
Giorgio Agamben nella sua introduzione dal titolo Archeologia di un’archeologia prova ad indagare sui motivi della rimozione totale di un “capolavoro della filosofia europea del novecento”, attribuendoli in buona parte alla “cecità dell’accademia italiana” compatta nella conventio ad excludendum, mentre opere coeve altrettanto complesse e di difficile impatto come L’archéologie du savoir – anch’essa disponibile in Biblioteca - di Michel Foucault accendevano un dibattito a tutto campo nella cultura francese.
L’opera è corredata da una Bibliografia degli scritti di Enzo Melandri a cura di Salvatore Limongi.
Di Melandri la Biblioteca possiede anche Le ricerche logiche di Husserl: introduzione e commento alla Prima ricerca e Logica e esperienza in Husserl, ambedue edite da Il Mulino, la prima nel 1990, la seconda nel 1960.

Il dizionario della Bibbia. Bologna, Zanichelli, 2003
Edizione italiana dell’HarperCollins Bible Dictionary curato da Paul J. Achtemeier e della Society of Biblical Literature, apparso per la prima volta nel 1985 e sottoposto a revisione generale in occasione della seconda edizione inglese nel 1996. Le voci sono state redatte da 179 autori cattolici, protestanti, ebrei e accompagnate da note bibliografiche, cartine e mappe dei luoghi biblici.

Giovanni Reale, Storia della filosofia greca e romana. Milano, Bompiani, 2004
In edizione tascabile in 10 volumi una vera e propria riedizione della Storia della filosofia antica dello stesso autore raccolta in cinque volumi tra il 1975 e il 1980. Accantonata l’idea iniziale di inserire anche i  testi in lingua originale, la precedente editio maior in questa nuova versione viene “ristrutturata, con una radicale reimpostazione della presentazione della materia in parti, sezioni, capitoli, e parafrasi, ma anche riscritta con ampliamenti che hanno richiesto il doppio dei volumi”.
L’opera prende le mosse da Orfismo e Presocratici naturalisti e riserva il decimo volume alla Bibliografia dei pensatori greci e romani.

La vita sulla Terra.Un’enciclopedia della biodiversità, dell’ecologia e dell’evoluzione. Torino, Codice edizioni, 2004
Versione italiana di Life on Earth: An Encyclopedia of Biodiversity, Ecology and Evolution pubblicato negli USA nel 2002. Coordinato da Niles Eldredge,  paleontologo e biologo, autore, con il compianto Stephen J. Gould, della teoria degli equilibri punteggiati, un dizionario di 200 voci accompagnate da note bibliografiche  e 4 saggi introduttivi  - Che cos’è la biodiversità, Perché è importante la biodiversità, Le minacce alla biodiversità, Porre un argine alla Sesta estinzione globale: che cosa possiamo fare? - uniti dal filo conduttore della preoccupazione per le serie minacce che gravano sulla biodiversità terrestre, messa a rischio dalla Sesta estinzione globale, la prima, dopo quelle dovute a drammatici fattori esterni, quali l’impatto di asteroidi o variazioni climatiche, da attribuire esclusivamente all’azione dell’homo sapiens.

Gedea Grande dizionario della lingua italiana. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
Completamento, in 10 volumi, della Grande Enciclopedia De Agostini.

Emmanuel Lévinas, Difficile libertà. Saggi sul giudaismo. Milano, Jaca Book, 2004
Solo “l’uomo delle quattro culture” – ebraica, russa, tedesca e francese – come lo ha definito il quotidiano “Libération” in occasione della sua morte, avvenuta a Parigi nel 1995, poteva pronunciare frasi, allora come adesso, sconvolgenti, in cui si riconosceva “Il ricordo di un contributo comune alla civiltà europea durante il Medioevo, quando i testi greci penetrarono in  Europa attraverso i traduttori ebrei che avevano tradotto le traduzioni arabe”, perché “l’Islam è prima di ogni altra cosa uno dei fattori principali della costruzione dell’umanità…Ha capito meglio di chiunque altro che una verità universale vale più dei particolarismi locali”. Questi passaggi di un discorso del 1959, pubblicato nella raccolta curata da  Silvano Facioni in edizione italiana dopo quella francese del 1963, rivista e ampliata dallo stesso Lévinas nel 1975, illuminano efficacemente sulla tensione di uno dei maggiori interpreti del giudaismo nella direzione del dialogo tra i principali monoteismi. I saggi raccolti, pubblicati prevalentemente in riviste dagli anni ’50 all’inizio degli anni ’70, toccano i temi fondamentali della riflessione di Lévinas, sempre rivolta, dai commenti sul Talmud  al confronto con altri pensatori come Simone Weil, Franz Rosenzweig, Martin Heidegger, alla ricerca di un dialogo tra sistemi e religioni diverse.

Oxana Pachlovska, Civiltà letteraria ucraina. Roma, Carocci, 1998
La storia letteraria di una “nazione proibita”, l’Ucraina, “da sempre protagonista silenziosa di grandi vicende europee”, dai primi monumenti letterari, nati sulla scorta della conversione della Rus’ di Kýjiv al Cristianesimo nel 988, fino ai giorni nostri.
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Febbraio

Elisabeth Vigée Le Brun, Lady Hamilton as a Bacchante - 1790-91Viaggio in Italia di una donna artista. I  «Souvenirs» di Elisabeth Vigée Le Brun 1789-1792. Milano, Electa, 2004
Una nuova edizione riccamente illustrata del diario di viaggio della pittrice francese – già pubblicato dalla Sellerio nel 1990 – preceduto dal saggio di Fernando Mazzocca, che cura l’intero volume, dal titolo Il viaggio in Italia nella carriera di una donna di successo.
Nell'immagine: Elisabeth Vigée Le Brun, Lady Hamilton come Baccante (1790-91), dal sito: Apri la pagina collegata The art of Elisabeth Louise Vigée Le Brun

 

Dizionario di politica. Torino, UTET, 2004
Gianfranco Pasquino firma l’Introduzione a questa terza edizione riveduta e ampliata, con “trattazioni approfondite e rinnovate e bibliografie aggiornate” rispetto alle precedenti edizioni, la prima del 1976 e la seconda del 1982, tutte dirette da Pasquino con Norberto Bobbio e Nicola Matteucci.

I novellieri italiani. Roma, Salerno
Ultimi volumi pervenuti in Biblioteca:

  • Tommaso Costo, Il fuggilozio, a cura di Corrado Calenda
  • Pietro Fortini, Le piacevoli e amorose notti dei novizi Tomi I-II, a cura di Adriana Mauriello
  • Pietro Fortini, Le giornate delle novelle e dei novizi Tomi I-II, a cura di Adriana Mauriello

Storia del cinema italiano. Venezia, Marsilio – Roma, Edizioni di Bianco e Nero
Tra le attività editoriali del Centro Sperimentale di Cinematografia, Scuola nazionale di cinema, la ricostruzione di cento anni di storia – il piano dell’opera prevede 14 volumi dal 1895 al 2000 – che si propone di coniugare analisi critica, documentazione diretta, anche legislativa, sui periodi presi in esame in ogni volume, che sarà corredato da filmografie complete, indici dei nomi e dei film. Nel 2004 è stato pubblicato il Vol. IX (1954-1959) a cura di Sandro Bernardi, che firma l’Introduzione, dal titolo Gli anni del centrismo e del cinema popolare. In Biblioteca sono disponibili inoltre altri volumi già pubblicati: XI (1965-1969) a cura di Gianni Canova, VIII (1949-1953) a cura di Luciano De Giusti, VII (1945-1948) a cura di Callisto Cosulich, X (1960-1964) a cura di Giorgio De Vincenti.

La filosofia di Giordano Bruno. Problemi ermeneutici e storiografici. Firenze, Olschki, 2003
Nella collana Lessico Intellettuale Europeo appaiono gli  Atti del Convegno Internazionale di Roma del 23-24 ottobre 1998 a cura di Eugenio Canone. Si tratta del III Incontro del programma Letture Bruniane 1996-2000.

Eleanor Winsor Leach, The social life of painting in ancient Rome and on the bay of Naples. Cambridge, Cambridge University Press, 2004
Una docente americana di studi classici presso l’Indiana University analizza i codici di comunicazione emergenti dalle pitture murali rinvenute negli ambienti domestici dell’antica Roma e nell’area del golfo di Napoli. Sono prese in esame le case dei ricchi e i locali del commercio e della vita pubblica, confrontando i temi, gli stili, i modelli della scena teatrale, le decorazioni utilizzate, in rapporto anche con  fonti letterarie coeve.

André Malraux, Écrits sur l’art. Paris, Gallimard
André Malraux
Nella prestigiosa collana Bibliothèque de la Pléiade, la produzione saggistica su temi legati all’arte figurativa, alla scultura, al cinema, dello scrittore che fu anche ministro degli Affari culturali dal 1959 al 1969.
Il primo volume, curato da Jean-Yves Tadié, raccoglie gli scritti e gli interventi dal  1901 al 1954. il secondo, diretto da Henri Godard, si riferisce al periodo dal 1955 al 1976, anno della morte di Malraux. I due tomi sono il n. V e  VI, delle Oeuvres complètes in corso di pubblicazione.

Renzo Ambrogio - Giovanni Casalegno, Scrostati, gaggio! Dizionario storico dei linguaggi giovanili. Torino, Utet Libreria, 2004
Un titolo pittoresco – apprendiamo che nel lessico corrente equivale a “vattene, idiota!” –  per un’opera che vuole “collocare la varietà del linguaggio giovanile all’interno di parametri storico-linguistici…fornendo di essa una prospettiva storica il più possibile estesa, che ne registri l’evoluzione nel tempo”. Fonti letterarie utilizzate la letteratura, tanta narrativa italiana contemporanea, da Brizzi a Culicchia a Tondelli, Ballestra, Campo, Nove, Ammanniti, la musica – il rap, l’hip hop - e, naturalmente, Internet con una serie di repertori informali on-line, più o meno improvvisati, ma comunque ricchissimi di contributi spontanei. Si fa inoltre riferimento a vari repertori che hanno cercato di censire l’area magmatica dei gerghi giovanili, dal Dizionario storico  dei gerghi italiani di Ernesto Ferrero alle indagini condotte tra gli studenti della scuole superiori di varie città italiane. Conclude il volume, prima della Bibliografia generale, un’appendice dedicata al Linguaggio degli SMS  e delle chat.  
Ambrogio è stato redattore del Grande dizionario della lingua italiana, Casalegno coautore del Dizionario del lessico erotico.


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Marzo

Walth Whitman (NYPL Digital Gallery)American Poets Project. New York, Library of America
Nell’aprile 2003 La Library of America (organizzazione no profit che ha lo scopo di diffondere la letteratura americana attraverso edizioni ben curate e durature) ha lanciato una nuova collana: la serie dedicata ai poeti americani più rappresentativi a cura di prestigiosi critici e poeti contemporanei. La collana si propone di presentare l’intera gamma della poesia americana in volumi dall’aspetto elegante e dal contenuto testualmente corretto, a prezzo contenuto. La serie dedica volumi a singoli autori: Poe,  Whitman, Millay, Rukeyser  fra gli altri, ma prevede anche antologie tematiche, ad es. poesia legata alla seconda guerra mondiale, poesia umoristica. La Biblioteca Nazionale ha già acquistato i Selected poems di Whitman, Millay, Poe, Rukeyser, Whittier, Fearing, Winter e le antologie Poets of world war 2. e American Wits.
Nella fotografia: ritratto di Walt Whitman dalla Apri la pagina collegata New York Public Library Digital Gallery

Giancarlo Petrella, L’officina del geografo. Milano, Vita e Pensiero, 2004
Nella collana Biblioteca erudita. Studi e documenti di storia e filologia una ricerca che approfondisce ulteriormente la figura e l’attività del domenicano Leandro Alberti, autore della Descrittione di tutta Italia, opera chiave di carattere geografico-antiquario della metà del XVI secolo. La prima parte del saggio ricostruisce il contesto e i precedenti culturali, i viaggi dell’Alberti e le fonti utilizzate, compresi i Commentaria super opera diversorum auctorum de antiquitatibus loquentium, in cui il mistificatore Annio da Viterbo confeziona abilmente dei veri e propri falsi storici a sostegno della sua tesi secondo la quale la fondazione dell’Italia, in particolare dell’Etruria, sarebbe da attribuire a Noè e ai suoi discendenti. La seconda parte è un saggio di edizione della Descrittione, limitato alla Lombardia di là dal Po e alla Toscana.
La Biblioteca possiede l’opera di Alberti nell’edizione originale Venezia, L. Avanzi, 1567-1568 da cui è stata tratta la ristampa anastatica curata dalla Leading di Bergamo nel 2003, descritta tra le nuove accessioni di maggio 2004 (Apri la pagina collegata vai all'archivio 2004 delle nuove accessioni)

Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti. Appendice 2005. Torino , UTET, 2004
Sempre sotto la direzione di Alberto Basso, un volume di aggiornamento e integrazione del Dizionario interamente dedicato al Novecento musicale: circa 700 voci nuove e 3000 aggiornamenti di voci già apparse nei precedenti volumi, integrate, in alcuni casi di particolare rilievo – Messiaen, Xenakis, Cage, Berio - dalle tabelle con il catalogo completo delle opere. Una seconda parte ordina per categorie di attività le voci biografiche inserite nei volumi del DEUMM.

Vita e costumi dei Romani antichi. Roma, Edizioni Quasar
In conclusione della Prima serie della collana promossa dal Museo della Civiltà romana sono pervenuti: Le istituzioni tra monarchia e repubblica e Gruppi e partiti politici di età repubblicana di Antonietta Dosi, L’abbigliamento di Grazia Sette. Per la Seconda serie, dal titolo Vita e costumi nel mondo romano antico i volumi Così votavano i Romani  e Il diritto e la giustizia di Roberta Levrero.

I dialetti italiani. Storia, struttura, uso. Torino, UTET, 2002
A cura di Manlio Cortelazzo, Carla Marcato, Nicola De Blasi, Gianrenzo P. Clivio, una “messa a punto…delle attuali realtà dialettali delle singole regioni”. L’opera si divide in tre parti, la prima, La dialettologia, dedicata ai “problemi metodologici e pratici della ricerca dialettale”, la seconda, Profili regionali, articolata su una serie di saggi dedicati alle diverse regioni italiane, la terza, Dialetto e società, centrata sui “complessi rapporti che i dialetti hanno intessuto con la vita culturale del Paese”, scuola, teatro, cinema. Conclude l’opera un’ Appendice che elenca e descrive gli strumenti per la ricerca e le fonti utilizzate.

Walter BenjaminWalter Benjamin, Scritti 1934-1937.  Torino, Einaudi, 2004
Con questo VI volume prosegue, a cura di Enrico Ganni e Hellmut Riediger, la pubblicazione dell’edizione integrale italiana delle opere di  Benjamin. Si tratta di un’impresa editoriale che, come si sa, ha già suscitato forti polemiche indirizzate all’impianto cronologico mantenuto dopo l’allontanamento volontario del primo curatore, Giorgio Agamben, rinfocolate di recente dalla durissima, stroncatoria, recensione di Andrea Cavalletti a questo volume apparsa nel supplemento “Alias” del “Manifesto” del 15 /1/2005 con relativa replica di Enrico Ganni nel numero del 5/2. Gli anni sono quelli dell’esilio, dal 1934 al 1937, trascorsi tra Francia, dove era particolarmente difficile sostenere il costo della vita, Danimarca, in casa di Brecht e Italia, a San Remo, presso la sua ex moglie. Emergono vicissitudini penose, segnate dalla necessità di trovare fonti di sussistenza frustrata anche quando, come nel caso della rivista «Die Sammlung» diretta dal figlio di Thomas Mann, una comune militanza antinazista avrebbe dovuto ispirare maggiore solidarietà.
In questo volume viene proposta L’opera d’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica, pubblicata per la prima volta nel 1936 (in Appendice la versione in lingua francese curata da Pierre Klossowski e apparsa nel primo numero dell’annata della rivista di Adorno e Horkheimer «Zeitschrift für Sozialforschung»).
Nella fotografia: ritratto di Walter Benjamin (da Apri la pagina collegata Wikipedia)

Dictionnaire du Moyen Âge. Paris, PUF, 2004
Diretto da Claude Gauvard per la sezione storica, Alain de Libera per quella filosofica, Michel Zink per quella letteraria.
“Il desiderio profondo di questo dizionario è stato quello di andare oltre, rimuovere le barriere, situarsi all’incrocio dei saperi, facendo appello a specialisti dei tre campi disciplinari  e confrontando i loro punti di vista”. C’è anche una volontà di riabilitazione in questo dizionario: “rimettere in causa le idee acquisite, per riabilitare un Medioevo tanto screditato … insieme oggetto di fascinazione e repulsione, come se portasse in sé larga parte dei fantasmi della nostra civilizzazione”.

Emmanuel Le Roy Ladurie, Histoire humaine et comparée du climat. Canicules et glaciers XIII-XVIII siècles. Paris, Fayard, 2004
La grande calura estiva del 2003 ha messo seriamente in ginocchio un paese come la Francia, evidenziando limiti organizzativi, sociali, incrinando orgogliose sicurezze – un sistema sanitario più volte vantato come uno dei migliori al mondo - in ultima analisi anche umani, concludendosi con un pesante bilancio di vittime – circa 15000 -  come sempre le più deboli, anziani e poveri.
Forse anche questi eventi, e il dibattito che ne è seguito, spingono Le Roy Ladurie a ritornare sui temi che erano stati al centro della sua Histoire du climat depuis l’an mil ( Titolo della traduzione italiana, pubblicata da Einaudi nel 1982 e disponibile in Biblioteca: Tempo di festa, tempo di carestia: storia del clima dall’anno Mille). L’autore di celebri opere come L’Ancien Régime o I contadini di Linguadoca, allievo dichiarato dei grandi Fernand Braudel, Georges Duby, Ernest Labrousse, a distanza di quasi quaranta anni dalla data di pubblicazione di quell’opera pionieristica, dichiara finita l’epoca in cui “gli storici bon chic, bon genre accoglievano questa nuova disciplina con sarcasmi del genere « falsa scienza » ... L’epoca di questi  lazzi di cattivo gusto è terminata, e quest’opera avrà come oggetto una storia del clima umano, prendendo anche in considerazione l’impatto delle fluttuazioni climatiche e meteorologiche sulle nostre società, soprattutto attraverso la lente delle carestie e, in alcuni casi, delle epidemie”.
Primo volume, relativo agli anni tra 1200 e 1741, di un’opera il cui secondo volume dovrà coprire gli anni dal 1742-1743 agli inizi del XXI secolo.


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Aprile

James D. WatsonJames D. Watson con Andrew Berry, DNA. Il segreto della vita. Milano, Adelphi, 2004
Il 26 giugno 2000 simultaneamente Bill Clinton e Tony Blair possono annunciare il completamento della prima bozza della sequenza del genoma umano, consacrando ufficialmente “il raggiungimento della maggiore età” da parte della biologia molecolare. Erano trascorsi quasi 50 anni da quel 28 febbraio 1953 rievocato da James D. Watson nel suo libro come data della sua scoperta, i cui meriti sono da dividere con  Francis Crick e Maurice Wilkins, dell’acido desossiribonucleico, il DNA, nel Cavendish Laboratory della Cambridge University. Nel racconto del premio Nobel 1962 per la medicina sono ricostruite le ricerche che hanno preceduto la scoperta e le prime applicazioni, accompagnate da una difesa appassionata dei benefici già ottenuti e di quelli che verranno, in polemica sia con gli allarmismi legati ad esempio agli organismi geneticamente modificati, OGM (a cui è particolarmente dedicato il capitolo Molto rumore per nulla: l’agricoltura geneticamente modificata) sia con i movimenti fondamentalisti religiosi, nel capitolo finale I geni e il futuro dell’uomo.  
Per approfondimenti ulteriori sul tema e tutte le sue implicazioni lo stesso Watson consiglia il sito
Apri la pagina collegata Dna Interactive realizzato dall’Howard Hughes Institute.
James D. Watson ai tempi della scoperta del DNA. Fotografia tratta dal sito Apri la pagina collegata http://wwwihm.nlm.nih.gov

Frédéric Barbier, Storia del libro. Dall’antichità al XX secolo. Bari, Dedalo, 2004
Traduzione italiana di un testo pubblicato nel 2000 in Francia. L’autore, allievo del grande Henri-Jean Martin e attualmente direttore di studi presso l’École Pratique des Hautes Études, ha già al suo attivo molte opere su questo argomento, tra cui La storia dei media. Da Diderot a Internet, L’Empire des livres: le livre imprimé et la construction de l’Allemagne contemporaine (1815-1914).  Il protagonista, l’oggetto libro attraverso le diverse epoche storiche, nella sua duplice funzione di documento legato a una determinata società e veicolo di comunicazione, allo stesso tempo statico e in continua modificazione.

Manuel Castells, Il potere delle identità. Milano, EGEA Università Bocconi, 2003
Secondo volume della trilogia L’età dell’informazione, preceduto da La nascita della società in rete e seguito da Volgere di millennio, anch’essi presenti in Biblioteca. L’edizione originale inglese è del 1997.
L’autore, docente di sociologia e pianificazione urbana e territoriale all’Università di Berkeley, in questa indagine sulle attuali trasformazioni e sconvolgimenti socioculturali provocati dalle innovazioni tecnologiche applicate alle comunicazioni e dall’espansione del mercato globale, prende in esame da una parte il declino degli attori tradizionali (gli stati, i partiti, i sindacati ad esempio) dall’altra le forme di resistenza che si fondano su agenti del tutto nuovi (i “profeti” che parlano a nome degli insorti, le organizzazioni decentrate e operanti in rete dei nuovi movimenti sociali). Si fronteggiano, all’interno di questi scenari descritti e documentati nel libro, entità in crisi da decostruzione come gli stati-nazione, ad esempio lo stato messicano governato dall’immarcescibile PRI, Partito Rivoluzionario Istituzionale o il governo federale degli Stati Uniti, costretti ad acquisire una dimensione globale, apparentemente più potente, ma sempre più lontani dalle proprie dimensioni originarie e dai propri cittadini e i movimenti comunitari alimentati da tematiche ambientaliste, femministe, o comunque maturati in opposizione alla globalizzazione e al neoliberismo come gli zapatisti messicani, “il primo movimento di guerriglia informazionale”.

Bronislaw MalinowskiBronislaw Malinowski, Argonauti del Pacifico occidentale. Riti magici e vita quotidiana nella società primitiva. Torino, Bollati Boringhieri, 2004
A trentuno anni dalla precedente edizione italiana ritorna il grande classico dell’antropologia culturale edito per la prima volta nel 1922, frutto di un soggiorno di alcuni anni nelle isole della Melanesia, impiegato nell’osservazione degli scambi commerciali, dei cerimoniali e delle pratiche religiose dei locali.
Bronislaw Malinowski in una fotografia tratta dal sito dell' Apri la pagina collegata Association Géza Róheim

Valter Boggione - Giovanni Casalegno, Dizionario del lessico erotico. Torino, UTET Libreria, 2004
Contrariamente forse a quello che si potrebbe ritenere, commenta lo stesso Boggione, questa edizione aggiornata e integrata del Dizionario letterario del lessico amoroso. Metafore, eufemismi, trivialismi, pubblicato dallo stesso editore nel 2000, più che far esplodere “un trionfo della carne, un’orgia di amplessi eccessi vizi sfrenatezze libidini lussurie” si traduce, a seguito dell’eterna difficoltà di “nominare l’innominabile”, in “un trionfo della parola, che altera, metamorfizza, traveste, che tutto continuamente scompone e ricompone in un caleidoscopio capace di redimere la fondamentale banalità e ripetitività dell’atto sessuale in una sempre rinnovata creazione”.  Un repertorio ricchissimo in cui confluiscono tutte le possibili ricorrenze provenienti dalla letteratura italiana, dal medioevo alla contemporaneità, le metafore, gli eufemismi utilizzati per schivare l’osceno, con risvolti comici probabilmente non sempre calcolati e previsti.
Gli autori fanno seguire ai lemmi prescelti, di cui, dopo la definizione, viene sempre indicata l’origine letteraria, un Indice delle voci per ambito semantico, strutturato in sette categorie principali: l’atto sessuale, gli organi genitali maschili e femminili, il seno, il sedere, l’omosessualità, la prostituzione.
Chiude il volume la Bibliografia di Autori e Repertori citati e degli Studi critici consultati.

Der neue Pauly. Enzyklopädie der Antike. Stuttgart-Weimar, J. B. Metzler
Con il volume 16, curato da Brigitte Egger e Jochen Derlien, pubblicato nel 2003 e dedicato agli Indici, Liste e Tavole relativi a nomi, autori, parole chiave, mappe dei luoghi, pesi, misure, monete, calendari, leggi e trattati citati nei volumi precedenti, giunge in porto la pubblicazione di un repertorio fondamentale dell’antichità greco-romana che si è posto come revisione e aggiornamento della leggendaria Paulys Realencyklopädie der classischen Altertumswisswnschaft, meglio conosciuta come Pauly-Wissowa e pubblicata per la prima volta nel 1894.

Franco Volpi, Dizionario delle opere filosofiche. Milano, Bruno Mondadori, 2000
Rifacimento del Lexikon de philosophischen Werke di cui lo stesso Volpi era curatore, con Julian Nida-Rümelin, Maria Koettnitz e Harry Olechnowitz, edito da Stuttgart, Alfred Kröner nel 1988. Le voci presenti danno notizia di più di 1300 testi di 650 filosofi. L’opera si conclude con gli indici dei filosofi e delle rispettive opere e per titoli delle opere.

Tavola dall'opera di Pierre-François Hugues D’HancarvillePierre-François Hugues D’Hancarville, The collection of antiquities from the cabinet of Sir William Hamilton. Köln, Taschen, 2004
William Hamilton è nominato nel 1764 ambasciatore di Gran Bretagna alla corte di Ferdinando IV. Vi resterà per ben 37 anni, in larga parte spesi in un collezionismo infaticabile ma di altissimo livello, ispirato da una profonda competenza derivante dagli studi condotti sia sull’Antichità sia sulla vulcanologia (i cui esiti sono visibili in opere come Campi Phlegraei: Observations on the Volcanos ot the two Sicilies corredato dalle tavole di Pietro Fabris). Dal 1765 prende il via l’idea di un catalogo riccamente illustrato della sua collezione di vasi etruschi, greci e romani. L’opera vedrà la luce nel 1767-1776 a Firenze sotto forma di quattro volumi in-folio con il titolo Antiquités étrusques, grecques et romaines tirées du Cabinet de M. Hamilton. Hamilton ha coraggiosamente affidato la realizzazione dell’impresa a Pierre François Hugues (1719-1805), autonominatosi barone D’Hancarville, avventuriero, giocatore incallito sempre alla ricerca di mecenati per i suoi ambiziosi progetti, che arriva a Napoli nel 1763, dopo aver percorso mezza Europa inseguito da creditori infuriati. Al grande Winckelmann, ingaggiato per l’impresa, la tragica morte sopraggiunta nel 1768  impedirà di vederne la pubblicazione, ma D’Hancarville nei suoi commenti senz’altro tiene conto dei primi contributi del grande studioso.  La collezione sarà ceduta nel 1772 al British Museum, fondato nel 1753, al prezzo di 8149 Lire. Per D’Hancarville l’obiettivo diventa quasi quello di tracciare “i principi costitutivi dell’Arte stessa”, fornendo modelli a artisti e artigiani e, utilizzando altre collezioni di Parigi, Firenze, Roma, Napoli e Catania, produrre una vera e propria storia universale dell’arte antica. Un gruppo considerevole di disegnatori e incisori prende parte al progetto, con in primo piano Giuseppe Bracci, tra l’altro autore, con l’incisore Carmine Pignatari, di una tavola per il terzo volume in cui appare un monumento funebre di sapore antiquario per il megalomane d’Hancarville. Quest’ultimo, pur dimostrando di meritare dal punto di vista redazionale la fiducia accordatagli, cadrà vittima dei vecchi vizi quando, di nuovo in fuga da Napoli nel 1769 per sottrarsi ai creditori e all’accusa di aver diffuso pubblicazioni pornografiche, porterà con sé a Firenze le matrici del terzo e quarto volume. In questa città, nel 1773, verranno cedute in risarcimento ai creditori, costringendo Hamilton a costituire con questi ultimi un sindacato per recuperarle e finanziare l’uscita degli ultimi due volumi.
Nessuna edizione successiva riuscirà ad eguagliare la prima dal punto di vista della qualità delle tavole.
La riproduzione, in edizione trilingue, è stata tratta da un esemplare conservato nella famosa biblioteca della duchessa Anna Amalia a Weimar, purtroppo di recente, nel settembre 2004, danneggiata da un incendio.
Le tavole sono precedute da due saggi di Sebastian Schütze e Madeleine Gisler-Huwiler.


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Maggio

David Lyon, Massima sicurezza. Sorveglianza e “guerra al terrorismo”. Milano, Raffaello Cortina, 2005
David LyonL’autore si era già in passato occupato delle implicazioni e dei rischi connessi all’uso incontrollato e discrezionale da parte dei governi di mezzi di sorveglianza, soprattutto in La società sorvegliata: tecnologie di controllo della vita quotidiana del 2002, Feltrinelli, disponibile in biblioteca.
Ma qui è in discussione l’introduzione di tecnologie sempre più sofisticate e intrusive nella vita pubblica e privata con gli enormi spazi e possibilità di azione consentiti dal pretesto di prevenire nuove azioni terroristiche dopo quella dell’11 settembre: “azioni del genere, prive di relazioni con eventi precedenti, hanno generato una paura viscerale. Sono perciò state sfruttate per giustificare regimi e stereotipi della paura, che a loro volta hanno contribuito allo sviluppo dei sistemi di sorveglianza, ai quali hanno conferito un contenuto sia razionale sia simbolico”.  L’11 settembre ha dato inoltre, e questa appare una delle considerazioni più interessanti, un contributo decisivo a rafforzare un processo d’integrazione già in atto tra organismi statali e extrastatali uniti in unico sistema. Nei database in elaborazione a cura dei vari organismi deputati al controllo, applicando  tecniche finora utilizzate per il marketing, all’archiviazione e catalogazioni di gusti, inclinazioni, predilezioni di categorie di consumatori, si sostituisce, in chiave di antiterrorismo, la schedatura di categorie e minoranze razziali ritenute potenzialmente pericolose.  Così s’instaura e si consolida allo stesso tempo il potere di un controllo visivo diffuso, onnipresente, che genera e alimenta due sistemi del tutto complementari, il panopticon degli impianti televisivi a circuito chiuso –creazione intellettuale di Bentham, ripresa da Foucault -  in cui i pochi osservano i molti, con evidenti connotati da apparato carcerario e il synopticon tipico della programmazione televisiva, dove i molti osservano i pochi, con effetti deformanti proprio sulla realtà che pretende di rappresentare.
L’edizione originale è apparsa con il titolo Surveillance after September 11 nel 2003 per le edizioni Polity Press.
Nella foto: David Lyon (fonte:
Apri la pagina collegata FINE-Hiroshima)

Michele Camerota,  Galileo Galilei e la cultura scientifica nell’Età della Controriforma. Roma, Salerno, 2004
Nell’Introduzione l’autore –direttore, con Massimo Bucciantini, della rivista “Galilaeana. Journal of galilean studies”–riafferma la finalità perseguita in questo profilo biografico e intellettuale di collocare adeguatamente Galilei nel suo tempo, ricostruendo correttamente il dibattito suscitato dalle sue idee, in maniera di restituire alla dignità e alla pienezza delle loro argomentazioni anche i suoi interlocutori, che alla fine risultano “non tutti (e non del tutto) stolidi e ottusamente retrivi, così come rappresentati da quella non piccola parte della storiografia galileiana che può, a buon diritto, qualificarsi nei termini di una agiografia”. 

Heinrich August Winkler, Grande storia della Germania. Roma, Donzelli, 2004
L’autore di La Repubblica di Weimar e L’eredità di Weimar, entrambi editi in Italia da Donzelli nel 1998 e nel 1999, s’interroga sulla”particolarità”della storia della Germania in questo ponderoso saggio in due volumi, intitolato non casualmente nell’edizione tedesca, curata da Beck nel 1999, Der lange Weg nach Westen (Il lungo cammino verso Occidente). La “via particolare tedesca”è per Winkler, che propone una “storia dei problemi”, risalendo alle radici della Germania moderna, la caduta del Sacro Romano Impero, il raggiungimento tardivo dell’unificazione nazionale e delle forme democratiche tipiche dell’Occidente, obiettivi che sembrano in via di definitivo conseguimento solo dopo la caduta del Muro.

Staatsbibliothek zu Berlin –Preussischer Kulturbesitz, Internationale Bibliographie der Bibliographien 1959-1988 / International Bibliography of Bibliographies 1959-1988. München, Saur, 1998
A cura di Hartmut Walravens e compilato da Ursula Olejniczak e Käthe Schmiedecke, ha il suo antecedente naturale nel periodico Bibliographische Berichte. Bibliographical bulletin,  pubblicato tra 1959 e 1987, ma anche in un’opera “monumentale”come A world bibliography of bibliographies (Lausanne, Societas Bibliographica 1965-1966) di Theodore  A. Besterman.
Per ora sono disponibili 10 volumi dell’intera opera, che raggiungerà il totale di 12, su cui 8 di testo, con una divisione per materie, e 4 di indici, due riservati ai titoli e gli ultimi due –in preparazione - agli autori e ai soggetti. Per un quadro più dettagliato si può visitare il sito della
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Arthur Schopenhauer, Scritti postumi. Milano, Adelphi
Arthur SchopenhauerHa preso l’avvio nel 1996, nella collana Classici, l’edizione degli scritti postumi del filosofo (testi elaborati dal 1804 al 1860, anno della morte), finora inediti in Italia. Si accede a quello che, come ricorda Franco Volpi, curatore dell’edizione italiana, lo stesso Schopenhauer definiva il “processo di fermentazione“del suo pensiero. La versione tedesca, Der handschriftliche Nachlass, è stata curata da Arthur Hübscher –che aveva già curato l’edizione critica delle opere pubblicate in vita - per Kramer, Frankfurt am Main, che lo ha pubblicato in cinque volumi dal 1966 al 1975.
In biblioteca sono pervenuti il vol. 1 (I manoscritti giovanili 1804 - 1818) curato  da Sandro Barbera e il 3 (I manoscritti berlinesi 1818 -1830) curato da Giovanni Gurisatti.

Riccardo Busetto, Il Dizionario militare. Dizionario enciclopedico del lessico militare. Bologna, Zanichelli, 2004
L’obiettivo dichiarato è quello di colmare un grave vuoto, dal momento che le precedenti risorse informative in quest’ambito sarebbero, secondo la Prefazione, il Dizionario militare e di marina di Alberto Guglielmotti del 1889 e, con altre finalità,  l’Enciclopedia militare del 1932-1936 in sei volumi.
La ricerca sulla terminologia di carattere militare ha tenuto presente la tradizione, ma ha posto in primo piano l’analisi della terminologia militare contemporanea, “fortemente infarcita di un linguaggio di carattere specialistico, mutuato nella maggioranza dei casi dalla lingua inglese”.  È presente anche un aspetto divulgativo, nella ricchezza di notizie di tipo storico, giuridico, ma soprattutto tecnico –caratteristiche fisiche strutturali, prestazioni, degli armamenti terrestri, aerei, navali presi in esame,  che si affiancano all’apparato definitorio delle voci presenti.

Nuovi abbonamenti o riprese per il 2005

  • Accademia. Paris, Les Belles Lettres
  • Annali Cilentani. Acciaroli (Sa)
  • Annali Storici del Principato di Citra (già Annali Cilentani). Acciaroli (Sa)
  • Bianco e Nero. Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia
  • Bibliologia. Pisa, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali
  • Cinecritica. Roma, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici
  • Marmora International Journal for Archaeology, History and Archaeometry of marbles and stones. Pisa, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali
  • Paratesto. Pisa, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali
  • Romance Review. Boston, Boston College Department of Romance Language and Literature
  • Studi Culturali. Bologna , Il Mulino
  • Teoria. Pisa, ETS
  • Théâtre et Drame Musical. Paris, Société Internazionale d’Histoire Comparée du Théâtre de l’Opéra et du Ballet
  • Trasgressioni. Rivista quadrimestrale di cultura politica non conformista. Firenze, Diorama

 


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Giugno

Yves Bonnefoy,  Ieri deserto regnante, seguito da Pietra scritta. Parma, Ugo Guanda, 2005
Yves BonnefoyNella traduzione di Diana Grange Fiori, corredati di testo a fronte, il secondo e il terzo libro di poesie, dopo la raccolta Douve del 1953 – apparsa nella versione italiana con il titolo Memoria e immobilità di Douve - di uno dei protagonisti della letteratura francese contemporanea (Tours 1923-), già pubblicati dallo stesso editore nel 1978 e da Acquario La Nuova Guanda nel 1985. L’edizione attuale, che fa parte della gloriosa collana “Poeti della Fenice”, è preceduta da un’Introduzione dello stesso Bonnefoy. All’interno di un piano di acquisizione delle opere del poeta  rientra anche Seguendo un fuoco. Poesie scelte 1953-2001 edito da Roma, Crocetti nel 2003, un’antologia curata da Fabio Scotto con testo originale a fronte, ora disponibile in biblioteca.

Yves Bonnefoy.
Fonte:
Apri la pagina collegata (nuova finestra) http://lyflol.blog.lemonde.fr/lyflol/librairie_du_xxie_sicle/

Il sapere greco. Dizionario critico. Torino, Einaudi, 2005
Jacques Brunschwig e Geoffrey E. R. Lloyd, curatori di quest’opera, di cui è pervenuto il primo volume, ne definiscono gli obiettivi in un saggio introduttivo dall’efficace titolo A casa in un paese lontano:  “un’ambizione precipua… far capire la fondamentale dimensione di riflessività che ci sembra peculiare nel pensiero greco, e che gli permette di conservare, ancora oggi, il suo valore formativo e la sua potenza d’interrogazione”. Per osservare “i Greci che osservano se stessi” sono state previste quattro parti, in cui compaiono saggi di autori di differenti paesi, la prima L’emergere della filosofia, la seconda La politica, la terza La ricerca e i saperi, la quarta, che costituirà il contenuto del secondo volume, in forma di dizionario vero e proprio, dedicato ai filosofi e studiosi più rappresentativi.  
Maria Lorenza Chiesara, la curatrice dell’edizione italiana, sottolinea i vantaggi derivanti dal ritardo dell’edizione italiana nei confronti di quelle nelle altre lingue, grazie al quale, oltre agli inserimenti in bibliografia delle pubblicazioni italiane tra il 1960 e il 1996, data  dell’edizione di Flammarion, sono state possibili ulteriori significative integrazioni.

Opera omnia Desiderii Erasmi Roterodami recognita et adnotatione critica instructa notisque illustrata. Amsterdam etc., Elsevier
Dal 1969 ha preso il via sotto le  cure di un comitato internazionale, inizialmente affidata alle edizioni North Holland, la pubblicazione delle opere complete di Erasmo da Rotterdam, ancora in corso, accompagnate da apparato critico e commento di specialisti e organizzate in conformità della divisione in nove ordines previsto dallo stesso filosofo olandese per l’uscita postuma dei suoi scritti. Gli ultimi volumi pervenuti sono il trentatreesimo (Ordinis sexti, Tomus tertius) Novum testamentum ab Erasmo recognitum III curato da Andrew J. Brown e il trentaquattresimo (Ordinis secondi Tomus tertius) Adagiorum Chilias secunda.

Francesco Petrarca, Canzoniere. Rerum vulgarium fragmenta. Torino, Einaudi, 2004
Con questa edizione in due volumi nella collana “Nuova raccolta di classici annotati” la curatrice Rosanna Bettarini, allieva di Gianfranco Contini, autore, nel 1934 per i tipi di Tallone di un’altra storica edizione del Canzoniere più volte riproposta da Einaudi, conclude un lavoro ventennale in cui sono state messe a fuoco tutte le fasi di un processo di elaborazione che, come commenta Cesare Segre, sono anche le fasi di “una vicenda molto concreta di amicizie e passioni letterarie e politiche”.
La stessa Bettarini ha curato con il suo maestro la pubblicazione, sempre per Einaudi nel 1980, de L’opera in versi di Eugenio Montale.

Luca Marcozzi, Bibliografia petrarchesca 1989-2003. Firenze, Olschki, 2005
La lunga gestazione, i tempi non programmabili di un travaglio filologico così complesso come quello di Rosanna Bettarini dovrebbero escludere un possibile nesso dell’uscita dell’edizione del Canzoniere con le celebrazioni del 2004 per il settimo centenario della nascita, che è invece ben presente a Marcozzi per il suo lavoro, numero 183 della “Biblioteca di bibliografia italiana”, prezioso apporto alle riflessioni e ai bilanci che da queste ricorrenze è lecito attendersi.  La bibliografia segnaletica prende le mosse dal 1989, anno dell’ultima rassegna bibliografica petrarchesca, ed è preceduta da una prima parte, intitolata Storia della bibliografia petrarchesca, dedicata a cataloghi e bibliografie pubblicate dal 1826 al 1996.

Vocabulaire européen des philosophies. Dictionnaire des intraduisibles. Paris, Éditions du Seuil / Dictionnaires Le Robert, 2004
Giorgione, I tre filosofi (Vienna, Kunsthistorisches Museum)Barbara Cassin ha diretto – con collaboratori prestigiosi, da Étienne Balibar a Alain de Libera a Tullio Gregory - un vocabolario che ha voluto affrontare, in un’ottica che rendesse “manifesti insieme il senso e l’interesse delle differenze, solo modo di facilitare realmente la comunicazione tra lingue e culture”, “gli intraducibili” in un certo numero di lingue europee, termini che acquistano un altro senso nel passaggio da una lingua ad un’altra, in un’ottica che tende a valorizzare la molteplicità tra le lingue e in ogni lingua. Più di 4000 parole sono messe a confronto all’interno di 400 voci classificabili in tre categorie, la prima che parte da una sola parola in una sola lingua accostata ad equivalenti in altre lingue – come la russa Mir messa in relazione con le francesi monde, paix, commune paysanne, al tedesco Welt o Friede, al greco kosmos o eirênê o la portoghese saudade confrontata con il latino desiderium, il,tedesco Sehnsucht, il catalano anyoransa o lo spagnolo soledad, la seconda dedicata al funzionamento di questa o quella lingua nel suo insieme – ad esempio l’Italien di Remo Bodei o il Français di Alain Badiou -  infine voci direzionali che servono da guida alla lettura.
L’opera è corredata da Indici dei nomi propri, dei principali autori e passaggi citati, dei traduttori e traduzioni citate, delle parole e da una bibliografia di repertori – enciclopedie, dizionari, lessici, corpus, grammatiche - utilizzati.
Giorgione, I tre filosofi (Vienna, Kunsthistorisches Museum)

Dictionnaire Sartre. Paris, Honoré Champion, 2004
Nella collana “Dictionnaires & Répertoires”, sotto la direzione di François Noudelmann e Gilles Philippe, ad opera di 65 specialisti, 800 notizie ordinate alfabeticamente a dare conto di attività culturali, politiche, editori, personaggi della cultura e della politica, luoghi – c’è anche la Napoli amata e odiata insieme: “È una città in putrefazione. L’amo e ne ho orrore” - in maniera da rispettare “tanto l’antiscientismo di Sartre quanto la sua tensione alla totalizzazione”.
Le schede sono prive di riferimenti bibliografici, che invece, riferiti alle opere di Sartre e ai principali strumenti per la ricerca sul tema, compaiono in forma generale all’inizio del volume.

Dictionnaire Marcel Proust. Paris, Honoré Champion, 2004
La collana è la stessa del volume precedente. L’obiettivo dichiarato è quello di “riunire in un solo volume la somma delle conoscenze attuali su Proust e la sua opera”, nella convinzione che siano insufficienti i principali repertori dedicati finora alla Recherche, descritti e analizzati nell’Introduction dai coordinatori Annick Bouillaguet e Brian G. Rogers. Le schede su personaggi, persone reali, luoghi fittizi e reali citati negli scritti di Proust, redatte da 37 studiosi e specialisti di diversi paesi, sono in maggioranza accompagnate da bibliografia  e rinvii. L’indice alfabetico dei contributi è preceduto da un elenco dei personaggi secondari di À la recherche du temps perdu che non sono stati oggetto di una voce specifica.

Histoire générale de l’Afrique. Paris, UNESCO
L’arrivo in biblioteca dei volumi II, Afrique ancienne diretta da G. Mokhtar e V, L’Afrique du XVI au XVIII siècle, diretta da B.A. Ogot, completa la copia di questa grande opera in nostro possesso, in un ambito relativamente poco frequentato dalla storiografia, la cui produzione corrente è in genere avara di contributi dalla portata così generale e autorevole. Il Comitato scientifico internazionale di 39 membri (di cui due terzi africani) investito dall’UNESCO nel 1970 della realizzazione del progetto ha fissato fin dalla sua prima sessione i principali elementi caratterizzanti cui si doveva ispirare l’opera, destinata ad una pubblicazione nel maggior numero di lingue possibile: “un’opera di sintesi”, aliena dal dogmatismo, tesa a mostrare i legami culturali, gli scambi reciproci tra le differenti parti del continente e il contributo all’umanità intera, non trascurando tra le fonti la storia orale, l’espressione artistica, con l’obiettivo di costituire “un elemento capitale per la conoscenza del patrimonio culturale africano” e in grado di  proporre, “in un’epoca dominata dalle rivalità economiche e tecniche” “una concezione particolare dei valori umani”.

L'immagine è tratta dal sito dell'Unesco
Apri la pagina collegata (nuova finestra) http://www.unesco.org/culture/africa/index.html 


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