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nuove accessioni - 2009/I |
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Gennaio
Luigi-Alberto Sanchi, Les 'Commentaires de la
langue grecque' de Guillaume Budé. Genève, Librairie Droz, 2006
L'opera della maturità del grande umanista francese
(1467-1540), al quale convenzionalmente fa riferimento la collezione di classici
latini e greci in edizione filologica bilingue, ufficialmente Collection des
Universités de France, iniziata nel 1920 e edita dalle francesi Les Belles
Lettres (alla pagina http://www.lesbelleslettres.com/
una ricostruzione storica della prestigiosa collana).
I Commentaires uscirono a Parigi dai torchi di Josse
Bade nel 1529, lo stesso Budé concepiva questo lavoro come una tappa verso la
redazione di un vero e proprio dizionario greco, come dimostra anche la mole
delle annotazioni autografe sulla copia posseduta dalla Bibliothèque Nationale
de France che hanno alimentato l'edizione di Robert Estienne del 1548.
L'analisi di Sanchi, oltre a disegnare lo scenario degli studi greci in francia
all'epoca di Budé, traccia la genesi dell'opera e le letture utilizzate: circa
20.000 citazioni estratte dalla lettura di più di 110 autori greci. Alla
bibliografia fanno seguito appendici che, tra l'altro, descrivono nei dettagli
il contenuto dei Commentaires, un repertorio e un indice degli autori
greci citati.
Guillaume Budé (ritratto di Jean Budé, da Wikipedia)
Lorenzo Da Ponte, Libretti londinesi. Milano,
Edizioni Il Polifilo, 2007
Lorenzo della Chà ha raccolto l'attività londinese del
librettista di Così fan tutte, Don Giovanni, Nozze di Figaro,
collegata alla sua nomina alla carica di poeta del King's Theatre, durata otto
stagioni d'opera (dal 1794 al 1797-1798 e dal 1801-1802 al 1804): nove
libretti per i musicisti Martín y Soler, Mazzinghi, Bianchi e Winter e sei tra
i tanti adattamenti di questo periodo londinese. Tutti praticamente inediti, ad
eccezione del Ratto di Proserpina, ricomparso in Estratto della vita, a cura di Marina Maymone Siniscalchi e Franco Carlo Ricci (Napoli, Edizioni
Scientifiche, 1989) e della Capricciosa corretta, allegata ad un
programma di sala. Due Libelli, ripubblicati per la prima volta dal
1795, testimoniano un'aspra polemica tra il Da Ponte e Carlo Francesco Badini,
suo predecessore al King's Theatre. Completano l'opera le Note ai Libretti e
un capitolo Lorenzo Da Ponte e il King's Theatre, che rievoca, con il
succedersi delle stagioni teatrali, la genesi delle opere, le rappresentazioni
e le recensioni. Già in Biblioteca, sempre a cura di Della Chà, I libretti
viennesi (Milano, Fondazione P. Bembo – Parma, Guanda, 1999), composti tra
la stagione 1783-1784 e 1790-1791.
Donne e uomini migranti. Storie e geografie tra breve
e lunga distanza. Roma, Donzelli, 2008
Coordinati da Angiolina Arru, Daniela Luigia Caglioti e
Franco Ramella, saggi di specialisti del fenomeno migratorio indagano su
motivazioni e connotazioni in buona parte inedite, come il peso del denaro e
delle relazioni di credito, quando questo è esercitato dai migranti stessi,
l'afflusso degli stranieri in Italia nel XVIII e XIX secolo, la multipolarità
dei trasferimenti, il genere nei flussi migratori.
Storia della punteggiatura in Europa.
Roma-Bari, Laterza, 2008
Quando si pensa alle modificazioni innovative del
linguaggio, letterario o parlato, spesso non si presta la giusta attenzione ai
segni che separano frasi, parti del discorso, quasi come uno spartito musicale.
Eppure il quadro è tutt'altro che statico, da tempo l'uso e la funzione stessa
della punteggiatura registrano importanti modificazioni, come attesta
l'indignazione di Leopardi di fronte all'“ingombro di lineette, puntini, di
spazietti, di punti ammirativi doppi e tripli“, sintomo di un ritorno alla
scrittura ideografica, in cui “i sentimenti e le idee non si vogliono più
scrivere ma rappresentare, e non sapendo significare le cose colle parole, le
vorremo dipingere e significare con segni” (Zibaldone di pensieri,
citato da G. Antonelli nel saggio Dall'Ottocento a oggi, p. 207). Nuovi
segni si affiancano a quelli tradizionali, alcuni di questi (i segni intermedi
come i due punti e soprattutto il punto e virgola) quasi scomparsi dall'uso, e
con l'avvento della cultura informatica, degli SMS, degli emoticons, la
stessa scrittura letteraria appare sempre più manifestazione di un iconismo in
cui si può leggere “un'attenzione estrema a come la pagina aggredisce l'occhio”
(Sanguineti, citato da G. Antonelli, p. 209).
Dallo studio degli ultimi sviluppi delle convenzioni
interpuntive, argomenta la curatrice Bice Mortara Garavelli nei Preliminari che aprono il volume, prende avvio “il desiderio di interrogarsi sulle origini
dei segni di interpunzione”. Da qui “il progetto di indagare sulla storia della
punteggiatura, a cominciare dall'antichità classica, greca e latina, in cui
affondano le radici della nostra civiltà letteraria”, riservando, com'è
naturale, una parte predominante dell'opera – la seconda – alla lingua italiana
nel corso dei secoli. Nelle altre parti, un'ampia rassegna di saggi sulle
origini e l'evoluzione dei segni d'interpunzione nelle diverse lingue di area
europea, dall'antichità greco-romana alle lingue romanze, germaniche, slave e
ceppo ugrofinnico.
In chiusura, ad opera di Dario Corno, un Repertorio
analitico dei segni paragrafematici e della loro storia.
Presse et plumes. Journalisme et littérature au XIXe
siècle. Paris, Nouveau Monde Éditions, 2004
La letteratura francese offre forse gli esempi più
suggestivi di scrittori–giornalisti (Balzac, Zola, Vallès, per citare i casi
più rilevanti), ma anche di autori di vivide pagine sul giornalismo, come
quelle, memorabili, delle Illusions perdues di Balzac.
La prima parte di questa raccolta di saggi sui rapporti tra
letteratura e stampa periodica francese nel secolo della sua massima fioritura
è dedicata proprio a questo tema, “La stampa giornalistica nello specchio della
letteratura”. Le altre parti del volume curato da Marie-Ève Thérenty e Alain
Vaillant studiano la moltiplicazione degli organi di stampa in provincia e i
processi di mondializzazione e industrializzazione culturale, “la
partecipazione, effettiva e concreta, della scrittura giornalistica
all'invenzione (intellettuale e letteraria)”.
L'opera offre anche due indici (il primo dei giornali, il
secondo di scrittori e giornalisti).
Opere in continuazione
Il mondo bizantino. Torino, Einaudi
Prosegue con il secondo volume – L'impero bizantino
(641-1204) a cura di Jean-Claude Cheynet - l'edizione italiana dell'opera
pubblicata in Francia dalle Presses Universitaires. I saggi raccolti nel volume
su un arco cronologico di circa cinque secoli e mezzo sono preceduti da
un'ampia Introduzione metodologica e bibliografica, definita comunque
nella Premessa “una scelta ridotta di una produzione immensa”.
Nella foto: Jean-Claude Cheynet
Allgemeines Künstler-Lexikon. München, Saur
In Biblioteca i volumi 59 (da Gordon a Gracián) e 60 (da
Graciano a Grau-Sala).
Gli italiani in guerra: conflitti, identità, memorie
dal Risorgimento ai nostri giorni. Torino, UTET, 2008
Sono
in Biblioteca anche i tomi 1 (Dall'impresa di Fiume
alla Seconda guerra mondiale. 1919-1940) e 2 (La Seconda guerra mondiale)
del IV volume (Il Ventennio fascista), curato da Mario Isnenghi,
direttore scientifico dell'opera e da Giulia Albanese. Ambedue i tomi prevedono
due sezioni cronologiche, articolate nei nuclei tematici Attori sociali,
Personaggi, Luoghi, Immagini rappresentazioni percorsi.
Febbraio
Sébastien Layerle, Caméras
en lutte Mai 68. Paris, Nouveau monde éditions, 2008
Il '68 francese può essere definito “uno dei primi
avvenimenti contemporanei ad essere vissuto quasi in diretta grazie agli echi
sonori della radio”, ma anche quello che forse più di altri ha stimolato una
produzione estremamente ricca e diffusa di documenti cinematografici. Il cinema
militante, interpretato dai suoi autori – professionisti, operai in lotta,
sindacalisti, operatori indipendenti – come un'arma di lotta al servizio dei
movimenti, fondato sulla controinformazione, l'intervento, la mobilitazione, è
il protagonista di un saggio in cui l'analisi dei temi, degli obiettivi, dei
meccanismi realizzativi e distributivi precede una “base catalografica” di
circa 180 titoli. Il catalogo ragionato, fondato su minuziose, tenaci ricerche
archivistiche, è “ordinato in riferimento ai poli di produzione” e “disseminato
da tracce d'archivio costituite da documenti d'epoca (resoconti di riunioni,
cataloghi, scambi epistolari...) e da numerose testimonianze e interviste”.
Il volume si chiude con una sezione comprendente una bibliografia, un elenco di
organismi di conservazione, consultazione e diffusione e gli indici generali.
Ugo Rozzo, Una strage ignorata. I fogli volanti
a stampa nell'Italia dei secoli XV e XVI. Udine, Forum, 2008
“Anche se di fatto spesso lo si dimentica, la storia della
stampa tipografica non si apre con la 'Bibbia delle 42 linee', ma, quasi di
sicuro, comincia con una serie di fogli volanti”. Si può essere quasi certi,
argomenta Rozzo, che sia antecedente alla Bibbia di qualche mese la lettera
d'indulgenza concessa da papa Nicolò V a Giovanni Lusignano re di Cipro, di cui
si conserva un esemplare datato 25 ottobre 1454. Altri documenti dello stesso
genere o di diverso contenuto possono addirittura essere fatti risalire agli
anni 1451-1452.
La difficile conservazione e reperibilità cui allude il
titolo non toglie nulla all'importanza di questa tipologia editoriale, spesso
essenziale, decisiva per la comunicazione culturale, amministrativa, sociale,
politica. Il volume raccoglie contributi già pubblicati in varie sedi, tra 2001
e 2005.
Ludwig van Beethoven, Epistolario. Milano,
Skira
Prosegue la pubblicazione della versione italiana, promossa
dall'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del carteggio integrale, curato da Sieghard
Brandenburg, del grande musicista (2300 lettere dal 1783 al 1827). L'edizione
originale – München, Henle Verlag – risale agli anni 1996-1998. L'opera prevede
sei volumi per le lettere, ai quali se ne aggiungeranno altri due con il
regesto e gli indici. Nel sesto volume, ora in Biblioteca, le lettere dal 1825
al 1827, ultimi anni della vita del compositore, sono attraversate da temi come
la corrispondenza con gli editori, i gravi problemi di salute, i teneri
rapporti con il nipote - chiamato sempre figlio - e l'odio feroce nei
confronti della governante, vituperata continuamente soprattutto a causa della
pessima cucina.
Giovanna Granata – Maria Enrica Lanfranchi, La
biblioteca del cardinale Stefano Borgia (1731-1804). Bologna, Bulzoni,
2008
Una raccolta libraria, ora in buona parte nella Pontificia
Università Urbaniana, in cui si riflettono interessi, curiosità e percorsi di
studio di un erudito eclettico, storico dell'antichità, strenuo difensore dei
gesuiti e della Chiesa nel conflitto di fine secolo con il Regno di Napoli. Ma
la fama del cardinale è legata soprattutto alla sua appassionata, infaticabile,
attività di collezionista, determinante nell'incremento delle raccolte presenti
nel museo di famiglia allestito a Velletri. In questa sede, grazie soprattutto
ai rapporti internazionali che il Borgia si procurava avvalendosi della carica,
conferitagli nel 1770, di segretario della Congregazione di Propaganda Fide,
affluiscono acquisizioni pregevolissime di medaglie, reperti e opere d'arte
egiziane, etrusche, romane, arabe, messicane. Velletri e il museo Borgia diventano
tappa obbligata per gli stranieri, tra cui Goethe, impegnati nel rituale Voyage
en Italie. A seguito della morte del Borgia il museo si smembra, e attualmente
la parte acquistata da Murat nel 1814 è divisa tra Museo archeologico nazionale
e Museo di Capodimonte di Napoli, mentre una parte dei codici e gli oggetti di
carattere etnografico sono stati trasmessi dalla Congregazione alla Biblioteca
ed ai Musei Vaticani, i manoscritti copti alla Biblioteca Nazionale di Napoli.
Il volume riproduce l'inventario della biblioteca del Borgia,
redatto a Roma nel maggio 1805, l'anno dopo la sua morte. A partire da un'esile
traccia di partenza, le descrizioni sommarie stilate dal “perito libraro”
Domenico Piatti, si è proceduto all'identificazione della maggior parte delle
edizioni delle 2919 opere elencate, per un totale di 4480 volumi.
Luciano De Licio, Manuale di progettazione.
Biblioteche. Roma, Gruppo Mancosu Editore, 2006
L'opera è scandita in cinque sezioni (A. Architettura
delle biblioteche, B. La biblioteca nella ricerca contemporanea, C. Progetto
dell'edificio bibliotecario, D. Realizzazioni e progetti, E. Impianti
tecnologici), in cui vengono analizzate, con supporti fotografici e
cartografici, biblioteche del passato o contemporanee e accompagnata da una Bibliografia
tematica. L'autore è direttore del Dipartimento di Caratteri
dell'architettura, valutazione e ambiente presso la Facoltà di Architettura
dell'Università di Roma “La Sapienza”.
I classici e l'Università umanistica. Messina,
Centro interdipartimentale di studi umanistici, 2006
Il volume, a cura di Luciano Gargan e Maria Pia Mussini
Sacchi, raccoglie gli atti del convegno tenutosi presso l'Università di Pavia
dal 22 al 24 novembre 2001. Gargan, nella sua Presentazione, chiarisce
come il Convegno, da lui coordinato con Vincenzo Fera, abbia ampliato gli
ambiti del progetto iniziale di ricerca, diretto a indagare le modalità di
circolazione del classici nelle Università dell'Italia settentrionale, per
estenderli a tutta l'Italia dei secoli XIV-XV. Sulla scorta di approfondite
esplorazioni di carte di archivio o fondi manoscritti di biblioteche viene così
alla luce, delineando l'influenza dei metodi degli umanisti sull'insegnamento
di letteratura, diritto, filosofia, medicina, “una vera e propria mappa
storicamente documentata di quel processo di riappropriazione del mondo antico
che ha caratterizzato la civiltà umanistica anche negli ambienti scolastici”.
Testi, forme e usi del libro. Teorie e pratiche di
cultura editoriale. Milano, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2007
Il centro APICE - Archivi della parola, dell'immagine,
della comunicazione editoriale – ( http://www.unimi.it/ateneo/14890.htm), “nato nel 2002 con la finalità di raccogliere, conservare e valorizzare fondi
bibliografici e archivistici di particolare pregio e rarità” ha affidato a
Ludovica Braida e Alberto Cadioli l'organizzazione di due giornate di studio,
il 13 e il 14 novembre 2006, su temi comunque legati alla storia del libro e
della letteratura, filologia e cultura editoriale, arte applicata e grafica del
libro. Le sezioni “Materialità del testo” (in pratica un confronto con Inscrivere
e cancellare di Roger Chartier, anch'egli presente con un testo dal titolo Le
materialità dello scritto), “Testi e forme”, “Letture e usi del libro e
delle immagini”, “Mediazione editoriale”, danno ulteriormente conto dei temi
trattati dagli studiosi presenti.
La casa editrice Riccardo Ricciardi. Cento anni di editoria
erudita. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2008
L'archivio delle edizioni Ricciardi arriva al centro APICE
nel 2003, quando la casa editrice, dopo essere stata ceduta alla Mondadori a
metà degli anni Novanta, era stata acquisita dall'Istituto dell'Enciclopedia
Italiana. Circa novanta anni effettivi di vita (la definitiva chiusura
amministrativa è avvenuta alla fine del 1997), iniziata a Napoli nel 1907 ad
opera di Riccardo Ricciardi (1879-1973). A più di quaranta anni dalla
fondazione, nel 1951, inizia una nuova fase, con l'apertura della sede di
Milano e il peso determinante, non solo finanziario, del banchiere Raffaele Mattioli.
La ricorrenza del centenario della fondazione ha dato l'occasione per un
convegno presso l'Università degli studi di Milano il 26 e 27 novembre 2007. I
saggi riprodotti nel volume affrontano le due epoche, quella napoletana e quella
milanese, della casa editrice, esemplarmente rappresentate dalle due figure di Ricciardi
e Mattioli, gli apporti culturali, le scelte, il progetto e il lavoro
redazionale. L'ultimo intervento, del curatore Marco Bologna, delinea in una
mappa le componenti dell'Archivio Ricciardi, le condizioni in cui è pervenuto e
i criteri di ordinamento
Dizionario dei temi letterari. Torino, UTET, 2007
Diretti da Remo Ceserani, Mario Domenichelli e Pino Fasano,
più di 250 collaboratori hanno redatto circa 688 voci relative a temi e motivi
presenti non solo in opere di narrativa, ma anche nella poesia, nel teatro,
nella musica, distribuite in tre volumi (Abbandono-Europa, Fabbrica-Ozio,
Padre-Zitella). Ogni voce è corredata dalla lista delle opere citate e di altre
opere sul tema, dalla bibliografia e dal rinvio a voci affini. L'ultimo volume
si chiude con una Rete tematica, seguita dagli Indici degli autori e dei
personaggi.
Marzo
Ebraismo. Torino, Einaudi, 2008
Secondo volume, curato da David Bidussa, dell'opera in
quattro volumi Le religioni e il mondo moderno, diretta da Giovanni
Filoramo e Daniele Menozzi. Il primo è stato Cristianesimo, il secondo Islam,
il conclusivo sarà Nuove tematiche e prospettive. Bidussa, nella sua
introduzione (Mappe storiche, geografiche, culturali dell'ebraismo in Età
moderna e contemporanea), chiarisce l'alternanza dei percorsi cronologico e
tematico, la scelta di non definire l'ebraismo esclusivamente in relazione
all'antisemitismo. Si è preferito piuttosto rappresentare questo mondo nel
tempo e nello spazio in tutta la sua ricchezza anche innovativa nei confronti
della tradizione, cogliendo, in particolare nelle prime due parti, momenti
particolarmente significativi dell'impatto con la modernità. La terza e quarta
parte si concentrano sui due insediamenti principali (Stati Uniti, in
particolare il movimento conservative, e Israele, attraverso i due
percorsi del diritto e della religione civica). La quinta parte, mediante la
messa a fuoco di alcuni temi dibattuti nel mondo ebraico in epoche diverse,
cerca di descrivere “come avviene il processo di modernizzazione, cosa chiama
in causa, come costruisce gli strumenti, le discipline, le sensibilità
culturali, il linguaggio, i simboli”.
Nella foto: David Bidussa
Gian Piero Brunetta, Il cinema italiano
contemporaneo. Da “La dolce vita” a “Centochiodi”. Roma-Bari,
Laterza, 2007
Versione aggiornata e rivista dall'autore della quarta parte
della sua Storia del cinema italiano, cinquanta anni in cui si registra
il passaggio dai fasti degli anni '60 alla crisi dei decenni successivi, in cui
eventi determinanti sono “la disgregazione del tessuto produttivo, la perdita
della centralità di Cinecittà, l'emigrazione crescente di registi, attori e
tecnici e maestranze verso nuove frontiere televisive, che dalla fine degli
anni Ottanta assieme allo Stato diventano i maggiori produttori
cinematografici, e da ultimo l'avvento del digitale”.
Mythenrezeption. Die antike Mythologie in Literatur,
Musik und Kunst von den Anfängen bis zur Gegenwart. Stuttgart-Weimar,
J. B. Metzler, 2008
Le figure della mitologia antica, greca e romana, e la loro
ricezione in letteratura, musica, danza, cinema, arte, dall'antichità ai giorni
nostri, sono l'oggetto del quinto supplemento, curato da Maria Moog-Grünewald,
docente di filologia romanza e letteratura comparata presso l'Università di
Tubinga, del Der neue Pauly. Tutte le voci del lessico, da Achille a
Zeus, sono corredate di bibliografia e articolate in due sezioni, la prima
riservata alla trattazione del mito, la seconda alla sua presenza nella
produzione artistica e culturale in genere di epoche diverse. Il volume si
conclude con due indici dei nomi, il primo delle figure mitologiche, il secondo
delle persone citate, ambedue con gli opportuni rinvii alle voci collegate.
Ulteriori notizie sul progetto all'origine del volume, sui curatori, una
selezione mirata di link sul tema della mitologia, alle pagine web: http://www.mythenrezeption.uni-tuebingen.de/projekt.html
Aby Warburg, Opere. Torino, Nino Aragno
Sempre in coedizione con il Warburg Institute
di Londra, a distanza di quattro anni dal primo volume, in cui comparivano
testi relativi al periodo 1889-1914, si conclude con l'apparizione del secondo
(appunti, seminari, saggi e conferenze dal 1917 al 1929), l'ampia silloge
curata da Maurizio Ghelardi. Diversamente dal primo, precisa il curatore nell'Introduzione, questo volume “si segnala
soprattutto per la presenza massiccia di testi inediti che delineano sviluppi
inaspettati e talvolta sorprendenti“. Oltre a ricerche su Rembrandt, Manet,
Ghirlandaio, particolarmente significativa in questo volume la presenza di un
quaderno di appunti su Giordano Bruno, anch'esso finora inedito, testimonianza
del percorso intellettuale in quegli anni, in gran parte segnati da una grave
malattia mentale, di una figura singolare di ricercatore, studioso d'arte del
Rinascimento e di culture e religioni delle popolazioni primitive, interessi
che pervadono la sua biblioteca, nucleo iniziale del prestigioso istituto che
porta il suo nome.
Di Warburg, in Biblioteca, i Gesammelte Schriften editi nel 1932 (Leipzig,
Berlin, Teubner) e la versione del 1966 (Firenze, La Nuova Italia) della
raccolta intitolata La rinascita del paganesimo antico.
Su Warburg, sempre in Biblioteca, oltre al
recente saggio di Georges Didi Huberman, L'immagine
insepolta: Aby Warburg, la memoria dei fantasmi e la storia dell'arte (Torino, Bollati Boringhieri, 2006), Aby
Warburg: una biografia intellettuale di Ernest
Gombrich (Milano, Feltrinelli, 1983).
Giovanni Ragone, Classici dietro le quinte. Roma-Bari, Laterza, 2009
Non è azzardato sospettare che tra i lettori di questo libro
ci sarà chi troverà le avventure e disavventure editoriali che hanno
accompagnato o preceduto l'uscita di opere, alcune capolavori consacrati, altre
molto meno note, della letteratura italiana più appassionanti della lettura
delle opere stesse. Il racconto dei retroscena che hanno preceduto e
accompagnato la nascita e la vita di classici consacrati, che hanno prodotto la
versione che noi conosciamo, è un felice pretesto per tracciare un'inconsueta
storia del mondo culturale e editoriale italiano attraverso frammenti
illuminanti. Si parte dalle infinite versioni, in assenza di manoscritti
originali, del testo della Divina Commedia e dalla travagliata storia
editoriale del Canzoniere per arrivare, passando per le persecuzioni
subite da Ferrante Pallavicino a causa del suo Il corriero svaligiato o
i dissesti economici procurati a Zaccaria Seriman dalla pubblicazione a sue
spese de I viaggi di Enrico Wanton, agli interventi censori di Garzanti
su Ragazzi di vita di Pasolini, e concludersi significativamente con
l'amara, disincantata lettura, intrisa di elementi autobiografici, di Luciano
Bianciardi del lavoro editoriale nella metropoli lombarda in La vita agra.
Mario Selvaggio, Rassegna bibliografica sul Sessantotto. Italia, Francia, Germania. Fasano, Schena editore – Paris, Alain Baudry et C., 2008
A quaranta anni di distanza, un auspicabile
approccio sistematico a temi, movimenti, istanze, utopie, esplosi in un anno
memorabile, si può avvalere già di una notevole sedimentazione saggistica e
documentaria. La ricerca di Selvaggio, con la collaborazione di Lucilla
Pelagalli, in considerazione dell'area prescelta, non può ambire
all'esaustività, considerata la diffusione pressoché planetaria subito prima,
durante e dopo il Sessantotto di movimenti riconducibili alle stesse tematiche,
allo stesso clima politico-sociale (basti pensare alla primogenitura
statunitense, all'America latina, al Giappone). Nonostante questo limite
assunto in partenza, la rilevazione, ristretta a tre paesi europei chiave,
trova motivi di interesse proprio nella messa a punto, mediante segnalazioni
organizzate tematicamente, di una produzione ricchissima, non solo e non
necessariamente motivata da scadenze o anniversari commemorativi. Un numero
crescente di riflessioni, bilanci critici, memoriali, riletture, ma anche
spesso la scoperta di aspetti prima ignorati o sottovalutati, veicolati da
media diversi, provenienti spesso da fonti di carattere giornalistico, attesta
la ricchezza di eventi che hanno aggredito tutti i gli aspetti della vita
sociale e culturale, suscitando speranze, attese di rinnovamento, cambiamento
radicale, mettendo in discussione o rivoluzionando in maniera transitoria ma
non effimera assetti gerarchici e istituzionali consolidati.
Aggiornamenti e completamenti
Historisches Wörterbuch der Philosophie (HWPh). Basel,
Schwabe
L'opera diretta da Joachim Ritter, Karlfried Gründer e
Gottfried Gabriel è adesso completa, con l'uscita del volume tredicesimo,
indice generale dell'opera, curato da Margarita Kranz, Gottfried Gabriel e
Helmut Kühn.
International Encyclopedia of Pseudonyms /
Internationale Enzyklopädie der Pseudonyme / Encyclopédie Internationale des
Pseudonyms / Enciclopedia Internazionale degli Pseudonimi / Enciclopedia
Internacional de Pseudónimos. München, K.G.
Saur
Prosegue la pubblicazione, iniziata nel 2007,
del repertorio internazionale curato da Michael Peschke. Sono disponibili ora
tutti i nove volumi della prima parte, relativa ai nomi veri, e i volumi da 10
a 12 (A-Campbell, Campdefullós-Ezzilo, F-J. Szy), che aprono la seconda parte,
destinata a terminare con il volume 16, in cui dagli pseudonimi, ordinati
alfabeticamente, si rinvia al nome reale.
Aprile
Il Rinascimento italiano e l’Europa. Vicenza,
Angelo Colla
Un comitato scientifico internazionale diretto da Giovanni
Luigi Fontana e da Luca Molà coordina un progetto editoriale destinato ad
approfondire tutti gli aspetti, da quelli quelli strettamente
artistico-culturali, tradizionalmente al centro dell'attenzione degli storici,
a quelli connessi alla vita e alla cultura materiale – tecniche, economia,
consumi, moda - dell'Italia del Rinascimento. L'obiettivo era
anche quello di dare una risposta adeguata all'auspicio formulato trenta anni
fa da Braudel, “una grande inchiesta collettiva” in grado di produrre una
storia della diffusione del patrimonio ideale e dei beni materiali prodotti
dall'Italia durante il Rinascimento e da essa trasmessi al resto d'Europa”
(Dalla Prefazione dei due direttori al primo volume, Storia e
storiografia). Altra finalità “la volontà di rimarcare il carattere
policentrico del Rinascimento”, superando le visioni finora prevalenti, che
tendono ad accomunare tutte le realtà italiane ai tratti distintivi di alcune
città come Firenze. Il piano dell'opera, pubblicata dal 2005 per iniziativa e
con il sostegno della Fondazione Cassamarca di Treviso, prevede dodici volumi:
l'ultimo apparso finora è il quinto, con il titolo Le scienze.
http://www.fondazionecassamarca.it
http://www.angelocollaeditore.it
Gianfranco Tortorelli, L'inchiostro sbiadito.
Bologna, Pendragon, 2008
Il volume raccoglie sei studi sulla storia del libro e
dell'editoria già usciti soprattutto all'interno di pubblicazioni periodiche. Momenti
diversi di un rapporto complesso tra autore e editore, come quello tra Emilio
Treves e Gabriele D'Annunzio, memorie familiari come quelle di Casa Mondadori, la vita difficile di tre riviste sul tema della lettura, introdotti
da un saggio sulla storia e le componenti della biblioteca privata dei Ranieri
Bourbon di Sorbello.
Elisa Rebellato, La fabbrica dei divieti. Milano,
Edizioni Sylvestre Bonnard, 2008
La Congregazione dell'Inquisizione viene costituita da Paolo
III nel 1542. Tra i suoi compiti la stesura di elenchi di libri proibiti,
attività regolarmente perseguita fino al XX secolo. Lo studio della Rebellato
affronta un arco temporale che si apre nel 1596, data di emanazione da parte di
Clemente VIII del cosiddetto Clementino e si chiude nel 1758, quando viene
pubblicato l'Indice di Benedetto XIV. Le due appendici riservate a Il
Syllabus bolognese del 1618 e alla Bibliografia delle edizioni degli
Indici dei libri proibiti (1596-1758) precedono l'indice dei tipografi e
dei librai-editori.
Rebecca Knuth, Libricide. Westport, Praeger, 2003
Allora è possibile uccidere i libri? Si può definire in
questo modo la loro programmatica, sistematica, eliminazione in contesti
storici contemporanei (il nazismo in Germania, le pulizie etniche e culturali
nella grande Serbia, il regime irakeno, la rivoluzione culturale cinese, la
repressione delle aspirazioni autonomiste in Tibet)? L'autrice, docente
di scienza delle biblioteche e dell'informazione presso l'Università delle
Haway recupera un termine particolarmente raro anche secondo l'Oxford English
Dictionary, “libricidio”, per definire una vera e propria utopia negativa che
affascina da secoli autocrati e dittatori, l'eliminazione dei principali
veicoli del pensiero libero, irriducibile, potenzialmente sovversivo. Da
secoli, ossessionati dall'incubo della diffusione di una critica matura e
consapevole, regimi temporali e non sono infaticabili nell'organizzare roghi,
distruzioni spettacolari più o meno terroristiche, messe al bando, dei libri e
dei documenti ritenuti pericolosi in genere. Gli esempi prodotti dall'autrice
mostrano quanto questi incubi siano attuali. Non possono restare immuni dalla
persecuzione che ciclicamente si scatena contro i libri i luoghi destinati alla
loro conservazione, le biblioteche pubbliche e private, la cui distruzione,
secondo la Knuth, può essere il risultato della “distruzione fisica della sua
collezione”, ma anche dello “smantellamento e dispersione di un patrimonio
librario attraverso il saccheggio o una pervasiva epurazione”, tutte azioni che
non producono solo “la perdita o il danneggiamento del contenuto materiale, ma
la riduzione della capacità di svolgere funzioni personali, socioculturali e
politiche”.
Alfredo Serrai, La biblioteca altempsiana. Roma,
Bulzoni, 2008
Poco o nulla si conosce delle modalità con cui è stata
costituita, dei canali di acquisto, ma è certo ora l'apporto determinante di un
personaggio poco noto - il cardinale Marco Sittico (Marcus Sittich) III Altemps
(Hohenems) – alla fondazione di una prestigiosa biblioteca, precedentemente
legata soprattutto al nipote, il duca Giovanni Angelo Altemps, ritenuto suo
iniziatore. Le ricerche condotte da Serrai hanno portato a rivalutare il ruolo
ricoperto nella storia di questa grande raccolta dalla figura del Sittico, nato
nel 1533 nel castello di Hohenems, nella regione austriaca del Voralberg,
nominato, dopo esperienze di carattere militare, cardinale nel 1561 dallo zio
Pio IV. La collezione del Sittico, come è possibile leggerla adesso nel
catalogo redatto nel 1609, rivela una ricchezza di interessi da attribuire ad
una personalità di alto livello intellettuale e culturale, attiva
nell'utilizzare i privilegi della sua condizione per procurarsi libri messi al
bando dalla censura ecclesiastica, particolarmente “consapevole, oltre che
della politica e delle manovre di curia, anche della scienza teologica e delle
esigenze pastorali, e insieme, ancora, della vastità e della ricchezza
filosofica, scientifica e giuridica del suo tempo”. Il prestigioso nucleo
iniziale viene ereditato nel 1595 da Giovanni Angelo Altemps, che potrà
arricchirla con “lo strepitoso acquisto” della biblioteca di Ascanio Colonna,
in cui era confluita la raccolta di Guglielmo Sirleto.
I libri a stampa della Biblioteca Altemps sono stati dispersi
tra fine 600 e secolo e inizi 900, in due aste a Londra e Roma. Il volume contiene la trascrizione integrale del catalogo
del 1609, conservato nella Biblioteca vaticana, corredato dai riferimenti ai
volumi altempsiani rintracciati e seguito dall'indice degli autori.
Roberto Palazzi, Scritti di bibliografia, editoria e
altre futilità. Macerata, Biblohaus, 2008
Il suo Decalogo del bouquineur per un cavaliere
fiorentino è una vera e propria miniera di consigli acuminati per orientarsi
e difendersi nell'acquisto di libri rari o d'occasione, assumere gli opportuni
comportamenti soprattutto nei rapporti con i librai antiquari. Apparentemente
un paradosso, se si pensa che l'attività di Palazzi a partire dagli anni
Ottanta sarà proprio quella di libraio antiquario, prima con la libreria al
Vascello di Roma, poi con uno studio bibliografico a suo nome. In realtà nessun
accanimento o furbizia mercantile era ammissibile per Palazzi nel suo mestiere:
per lui, ricorda Mario Perniola, “l'economia dei libri rari e d'occasione
somigliava troppo all'economia normale, finendo con l'essere nient'altro che un
settore del commercio dei beni di lusso. Il suo investimento passionale nel
libro invece era tale da indurlo a credere che il commercio librario potesse
assumere il carattere di una economia del dono”. Evidentemente egli era e
rimarrà un outsider in un ambiente in cui introdurrà il suo gusto per le
ricerche marginali, ossessioni ricorrenti come quelle dei falsi bibliografici,
la predilezione per le “futilità, nonsense, pettegolezzi, vanagloria”,
per citare il titolo di una rivista di cui era stato l'animatore negli anni tra
il 1977 e il 1980. I frammenti di questo bibliofilo “irregolare”,
prematuramente e tragicamente scomparso nel 2002, sono stati raccolti a cura di
Massimo Gatta e Mauro Chiabrando, e ripubblicati da una nuova casa editrice,
nata “dall'incontro di persone che hanno messo in comune idee sul libro, la
lettura, la bibliografia”. Schegge di letture e ricerche apparse in spazi spesso
marginali, gratuiti, a testimonianza di interessi frastagliati – spericolate
imprese come il censimento degli illustratori di Poe, divagazioni erudite
come quella sulle pubblicazioni per nozze o maliziose sul tema degli ex
libris erotici - approfonditi con rigore ma senza narcisismi o spocchie
accademiche.
Federico Gustavo Pizzetti, Alle frontiere della vita:
il testamento biologico tra valori costituzionali e promozione della persona.
Milano, Giuffrè, 2008
Il tema è di grande, drammatica attualità, lo studio ha
l'intento di mettere di fronte alle diverse opzioni giuridiche e ai loro
presupposti ideologici, rappresentandole nella maggiore completezza
possibile: nella prima parte il testamento biologico è analizzato
nell'ordinamento italiano attuale, a partire dall'art. 32 della Costituzione, e
nelle linee future prevedibili, nella seconda parte si affrontano le advance
directives in USA e Canada e le esperienze europee.
Jean Mongrédien, Le Théâtre-Italien de Paris 1801-1831.
Lyon, Symétrie, 2008
Gli anni dal 1801 al 1831 sono i primi trenta nella vita del
Théâtre-Italien a Parigi, anni in cui il teatro diventa gradualmente uno dei
primi centri della vita musicale parigina. Dopo una fase iniziale dominata
dall'opera buffa e dalle figure di Cimarosa e Paisiello, già nel
periodo – 1810-1812 - in cui il teatro è diretto dal compositore Gaspare
Spontini, l'opera seria fa il suo ingresso trionfale nel cartellone con
le tre grandi opere italiane di Mozart, Le nozze di Figaro il 23
dicembre 1807, Così fan tutte il 1 febbraio 1809 e il Don Giovanni il 12 ottobre 1811. Negli anni della Restaurazione domina la scena un grande
ciclo rossiniano (L'italiana in Algeri dal 1817, Il turco in Italia dal
1820, La gazza ladra dal 1821, Tancredi e La Cenerentola dal
1822, Semiramide e Viaggio a Reims dal 1825). La prima
rappresentazione dell'Otello, il 5 giugno 1821, viene considerata da
molti l'atto di nascita del dramma musicale romantico. Il Théâtre-Italien cessa
la sua attività nel 1878.
Mongrédien ha raccolto e pubblicato tutte le notizie
rinvenute in circa 150 giornali e riviste e nei fondi d'archivio superstiti:
negli otto volumi di cui si compone l'opera si può accedere ai titoli delle
opere rappresentate, la distribuzione, le informazioni amministrative, gli
incassi, le corrispondenze relative ai cantanti e alla gestione del teatro e,
infine, tutta la critica apparsa nella stampa contemporanea. Il primo volume
contiene l'introduzione dell'autore e il repertorio delle fonti utilizzate,
l'elenco alfabetico dei compositori e delle opere rappresentate, la lista dei
cantanti raggruppati secondo gli anni delle loro esibizioni, dei concerti
tenuti, gli indici delle fonti, delle opere e delle persone citate.
L'indirizzo www.theatre-italien.fr.
darà accesso ad una banca dati con possibilità di ricerca a testo pieno
all'interno dell'opera.
Immagine da wikipedia.fr: Le Théâtre-Italien. Disegno di E. Lami, incisione di C. Mottram
Maggio
Per questo mese la rubrica delle nuove accessioni avrà un
carattere inedito. La consueta selezione di opere in arrivo cede il posto ad un
elenco di 100 riviste cancellate dagli abbonamenti sottoscritti per il 2009.
Questo non vuol dire che la Biblioteca abbia cessato del tutto di acquisire
nuove opere. Si sopravvive ancora, insomma, anche se con sempre maggiori
difficoltà, e questo non è ancora un de profundis, ma semplicemente una
doverosa informazione di una delle principali, inevitabili conseguenze, sul
piano della gestione e dell’incremento delle nostre raccolte, dei tagli sempre
più accentuati alle risorse disponibili (v., in questo sito, alla pagina dell' Ufficio Acquisti).
Già in passato, danni irreparabili sono stati inferti alle
nostre raccolte e alla loro completezza, oltre che da eventuali miopie
culturali, dalle croniche, insormontabili, limitazioni di bilancio. Non è
possibile a questo punto prevedere quanto, com'è accaduto spesso in epoche
trascorse, incorporazioni, provvidenziali qualificate donazioni, possano
colmare gravi lacune, anche se una lettura delle vicissitudini dei residui
grandi patrimoni bibliografici non autorizza alcun ottimismo.
Senza perciò rimandare tutto a impietose letture critiche
future, è giusto, in anticipo o in contemporanea con il doveroso aggiornamento
dei nostri cataloghi, farsi carico di una dettagliata divulgazione dei tagli
apportati alle nostre collezioni. I dati forniti in maniera aggregata, oggetto
probabilmente di una sezione permanente di questa rubrica, devono documentare
il più chiaramente possibile una mutazione che si rifletterà sulla stessa
fisionomia della Biblioteca, impoverita di importanti strumenti di aggiornamento
e informazione.
Alcune precisazioni: la nostra attività ordinaria prevede,
per quanto possibile, nel caso dei periodici, il monitoraggio delle evoluzioni
o involuzioni del livello scientifico delle riviste, in cui è opportuno, al
momento delle decisioni di rinnovo, saper decifrare eventuali dinamiche
negative, l’affievolimento o l’esaurimento di un ruolo culturale significativo.
Per quanto riguarda però questo elenco di periodici “sospesi”, esso non
riflette in linea di massima una valutazione critica in merito
all'autorevolezza scientifica delle testate: sono perdite che rimpiangiamo
tutte, anche per la ricchezza del posseduto preesistente.
Sono stati determinanti elementi di valutazione come:
-
presenza dei titoli selezionati in altre biblioteche, soprattutto
cittadine (nella speranza che i dati in nostro possesso non siano già superati
da analoghe eliminazioni in corso)
-
accessibilità dei periodici sospesi all'interno di banche dati
full text in abbonamento presso la Biblioteca
-
limitato interesse da parte dei nostri lettori
-
aumento in alcuni casi insostenibile dei costi
-
in ultima analisi anche il fatto che le aree tematiche
interessate dai periodici in elenco apparivano già sufficientemente coperte da
altri titoli posseduti
Elenco dei periodici della Biblioteca Nazionale di Napoli sospesi dalle acquisizioni
Titolo |
Editore |
Aree tematiche |
Annate
possedute |
ABITARE |
Milano,
RCS Periodici |
ARCHITETTURA,
ARREDAMENTO, DESIGN |
1964-1980;
1982-2008 |
AGENDA
DEL GIORNALISTA |
Roma,
Centro di Documentazione Giornalistica |
AGENZIE
GIORNALISTICHE, GIORNALI |
2002-2003;
2007-2008 |
AMERICAN
NINETEENTH CENTURY HISTORY |
London,
Routledge |
STATI
UNITI D'AMERICA –Storia –sec. 19 |
2000-2008 |
ANALECTA
PAPYROLOGICA |
Messina, Editrice Sicania |
PAPIROLOGIA |
1991-1992;
1994-2005 |
ANTIQUORUM
PHILOSOPHIA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
FILOSOFIA
ANTICA |
2007 |
ANUARIO
DE HISTORIA DEL DERECHO ESPANOL |
Madrid,
Ministerio de Justicia Centro de publicaciones |
DIRITTO –Spagna –Storia |
1996-2007 |
ARCHAEOLOGIA
MARITIMA MEDITERRANEA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
ARCHEOLOGIA
SUBACQUEA |
2004-2008 |
ARCHIVI
E STORIA |
Vercelli,
Archivio di Stato |
VERCELLI <Prov.>– Storia – Fonti
Archivistiche |
1989-2003 |
ARCHIVIO
DI FILOSOFIA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
FILOSOFIA |
|
BABEL : Revue internationale de la traduction/International
journal of translation |
Amsterdam ,John Benjamins Publishing Co. |
TRADUZIONE
E INTERPRETAZIONE |
1990-1992;
1994-2008 |
BIBLIOGRAPHIE
DER FRANZOSISCHEN LITERATURWISSEN-SCHAFTEN |
Frankfurt
Am Main, Vittorio Klostermann |
LETTERATURA
FRANCESE –
Bibliografia |
1956/1958-
2007 |
BIBLIOLOGIA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
BIBLIOGRAFIA,
BIBLIOLOGIA, BIBLIOTECONOMIA |
2006-2008 |
BOLLETTINO
DELL'ATLANTE LESSICALE
DEGLI ANTICHI VOLGARI ITALIANI |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
DIALETTOLOGIA,
LINGUISTICA |
2007 |
BRITISH
JOURNAL FOR THE PHILOSOPHY OF SCIENCE |
Oxford , Oxford University Press |
FILOSOFIA
DELLA SCIENZA |
1994-2008 |
BRITISH
JOURNAL OF POLITICAL SCIENCE |
Oxford , Oxford University Press |
POLITICA |
1976-2008 |
BURLINGTON
MAGAZINE |
London,
Burlington Magazine Publications |
ARTE |
1948-1980;
1983-1984;
1986-2008 |
COGNITIVE
LINGUISTICS |
Berlin,
Mouton de Gruyter |
LINGUAGGIO,
LINGUISTICA |
2000-2008 |
CONFRONTO |
Pozzuoli,
Paparo Edizioni |
ARTE–
Storia |
2002-2007 |
CONTINUITY
AND CHANGE |
Cambridge,
Cambridge University Press |
STORIA
SOCIALE |
1986-2008 |
CURRENT
SOCIOLOGY |
London,
Sage Publications |
SOCIOLOGIA,
ANTROPOLOGIA |
1952-1959;
1971-1975;
1977-1979;
1983-2008 |
CURTIS'S BOTANICAL MAGAZINE (EX KEY MAGAZINE) |
Oxford,
Wiley-Blackwell Publishing |
BOTANICA |
1995-2008 |
DANTE |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
ALIGHIERI,
DANTE |
2004-2007 |
DIRITTO
DI AUTORE |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
DIRITTI
D'AUTORE |
1931-2008 |
DIRITTO
DELL’INFORMAZIONE E DELL’INFORMATICA |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
INFORMATICA,
INFORMAZIONE, TELECOMUNICAZIONI |
1997-2008 |
DIRITTO
DELL’UNIONE EUROPEA |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
UNIONE
EUROPEA– Diritto |
1996-2008 |
DIRITTO
DI FAMIGLIA E DELLE PERSONE |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
DIRITTO
DI FAMIGLIA |
1972-2008 |
DIRITTO
E SOCIETÀ |
Padova,
CEDAM |
DIRITTO |
1978-2008 |
L'
ERASMO |
Roma,
Biblioteca di via Senato |
BIBLIOFILIA,
LETTERATURA, CULTURA - Storia |
2001-2006 |
ERMENEUTICA
LETTERARIA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
ERMENEUTICA,
LETTERATURA |
2005-2008 |
ESPERIENZE
LETTERARIE |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA
ITALIANA |
1976-2008 |
EUROPA
E DIRITTO PRIVATO |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
DIRITTO
INTERNAZIONALE PRIVATO |
1998-2008 |
EUROPEAN
REVIEW OF HISTORY / REVUE EUROPÉENNE D'HISTOIRE |
London , Routledge |
EUROPA–
Storia |
1995-2008 |
FILOLOGIA
ITALIANA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
FILOLOGIA
ITALIANA |
2004-2007 |
GALENOS |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
MEDICINA,
FILOLOGIA |
2007-2008 |
GENDER
AND HISTORY |
Oxford,
Wiley-Blackwell Publishing |
DONNA –
Storia |
1994-2008 |
GIANO |
Roma,
Odradek Edizioni |
AMBIENTE
SOCIALE, PACE |
1989-2007 |
GIORNALE
DI DIRITTO AMMINISTRATIVO |
Milano,
IPSOA Editore |
DIRITTO
AMMNISTRATIVO – Giurisprudenza |
1995-2008 |
GIUSTIZIA
CIVILE |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
GIUSTIZIA
CIVILE |
1984-2008 |
GNOMON |
Munich,
Verlag C.H. Beck |
CULTURA
CLASSICA |
1927-2008 |
HISPANIC
AMERICAN HISTORICAL REVIEW (HAHR) |
Durham,
Duke University Press |
AMERICA
LATINA– Storia |
1918-2008 |
HISTORICAL
JOURNAL |
Cambridge,
Cambridge University Press |
STORIA |
2001-2008 |
HISTORISCHE
ZEITSCHRIFT |
Munich,
Oldenbourg Wissenschaftsverlag |
STORIA |
1883-2008 |
HPRESS
NEWS |
Monza,
Hpressnews |
HANDICAP,
SERVIZI SOCIALI– Informazioni |
2003-2008 |
HUMANISTICA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
RINASCIMENTO–
Studi |
2006-2007 |
IMAGO
MUNDI |
London,
Routledge |
CARTOGRAFIA |
1952;
1954-1955;
1959-1960;
1963-1988;
1990-2008 |
INTERNATIONAL
JOURNAL OF MIDDLE EAST STUDIES |
Bingley, Emerald Group |
MEDIO
ORIENTE –Politica –Storia– Studi |
2000-2008 |
INTERNATIONAL
REVIEW OF SOCIAL HISTORY |
Cambridge,
Cambridge University Press |
STORIA
SOCIALE |
1985-2007 |
ISIS |
Chicago,
University of Chicago Press |
SCIENZE
–Storia – Bibliografia |
1913-2008 |
ITALIANISTICA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA
ITALIANA |
1972-2008 |
IUSTITIA |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
GIURISTI,
GIUSTIZIA |
1953-1962;
1965-2008 |
JOURNAL
OF MODERN ITALIAN STUDIES |
London,
Routledge |
ITALIA
–Cultura –Politica– Storia |
1995-2008 |
JOURNAL
OF POLITICAL PHILOSOPHY |
Oxford,
Wiley-Blackwell Publishing |
FILOSOFIA
POLITICA |
2001-2008 |
LANGUAGE |
Washington,
Linguistic Society of America |
LINGUISTICA |
1925-2008 |
LAVORO
NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffre |
IMPIEGO
PUBBLICO |
1998-2008 |
LEONARDO : Art Science and Technology |
Cambridge,
MIT Press |
ARTE, SCIENZE,
TECNOLOGIA |
1984-2008 |
LETTERATURA
& ARTE |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA, LETTERATURA E ARTE |
2003-2007 |
LETTERATURA
ITALIANA ANTICA |
Roma,
Moxedano Editrice |
FILOLOGIA
ITALIANA, LETTERATURA ITALIANA –Sec. 13-16 - Studi |
2000-2008 |
LETTERATURA
E LETTERATURE |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LINGUISTICA,
LETTERATURA |
2007-2008 |
LEX |
Milano,
UTET |
ITALIA
–Legislazione –Sec. 20 |
1995-2006 |
LIBRARY
JOURNAL |
New
York, Reed Business Information |
AMERICAN
LIBRARY ASSOCIATION –Attività, BIBLIOTECONOMIA |
1951-1976;
1978-1983;
1985-2008 |
LINGUA
ITALIANA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LINGUA
ITALIANA, LINGUISTICA |
2005-2007 |
LINGUISTICA
E LETTERATURA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA,
LINGUISTICA |
1976;
1980-2007 |
LINKS |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
GERMANIA
–Cultura, LETTERATURA TEDESCA |
2001-2007 |
MARMORA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
ARCHEOLOGIA |
2005-2007 |
METAPHILOSOPHY |
Oxford,Wiley-Blackwell |
FILOSOFIA |
2001-2008 |
MODERNITÀ
LETTERARIA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA |
2008 |
PARATESTO |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LIBRI -
Studi |
2004-2008 |
PENSIERO
ECONOMICO ITALIANO |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
ECONOMIA
–Storia –Storiografia -Teoria - Italia |
1993-2008 |
PHILOSOPHICAL
QUARTERLY |
Oxford,
Wiley-Blackwell Publishing |
FILOSOFIA |
1984-2008 |
PLANT
BIOSYSTEMS / GIORNALE BOTANICO ITALIANO |
Abingdon,Taylor & Francis |
BOTANICA |
1997-2008 |
IL
POLITICO |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
POLITICA |
1950;
2001-2005 |
QUADERNI
URBINATI DI CULTURA CLASSICA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
CULTURA
CLASSICA, FILOLOGIA CLASSICA |
1966-2008 |
RACCOLTA
UFFICIALE DEGLI ATTI NORMATIVI DELLA REPUBBLICA ITALIANA |
Roma, Istituto
poligrafico e Zecca dello Stato |
ITALIA-Legislazione |
1987-2007 |
RACCOLTA
UFFICIALE DELLE SENTENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE |
Roma, Istituto
poligrafico e Zecca dello Stato |
ITALIA-Legislazione |
1956-2007 |
RASSEGNA
DI PEDAGOGIA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
PEDAGOGIA |
1946-2008 |
RATIO |
Oxford,
Wiley-Blackwell Publishing |
FILOSOFIA |
1984-2008 |
REVUE
BIBLIQUE |
Paris,
J. Gabalda et Cie |
BIBBIA
- Studi |
1959-2008 |
RIVISTA
DI CULTURA CLASSICA E MEDIEVALE |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
CIVILTÀ
CLASSICA, CULTURA –Medioevo |
1959-2008 |
RIVISTA
DI DIRITTO CIVILE |
Padova,
CEDAM |
DIRITTO
CIVILE |
1955-2008 |
RIVISTA
DI DIRITTO FINANZIARIO E SCIENZA DELLE FINANZE |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
DIRITTO
FINANZIARIO, SCIENZA DELLE FINANZE |
1952-2008 |
RIVISTA
DI LETTERATURA ITALIANA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA
ITALIANA |
1983-2008 |
RIVISTA
DI STUDI ITALIANI |
Toronto,
Rivista di Studi Italiani |
LETTERATURA
ITALIANA |
2001-2004 |
RIVISTA
GIURIDICA DELL’AMBIENTE |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
AMBIENTE
NATURALE- Tutela, ECOLOGIA- Giurisprudenza |
1986-2008 |
RIVISTA
INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA DEL DIRITTO |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
DIRITTO
- Filosofia |
2000-2008 |
RIVISTA
ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE |
Milano,
Casa Editrice Dott. A. Giuffrè |
DIRITTO
PENALE |
1981-2008 |
RIVISTA
ITALIANA DI LINGUISTICA E DIALETTOLOGIA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
DIALETTI,
LINGUISTICA |
1999-2007 |
SCIENCE |
Washington,
American Association for the Advancement of Science |
SCIENZE |
1970;1972;
1975;
1981-1982;
1984-1993;
1998-2008 |
SCRIPTA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
CODICOLOGIA,
PALEOGRAFIA |
2008 |
SEICENTO
E SETTECENTO |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA
ITALIANA –Sec. 17.-18. |
2006-2007 |
STORIOGRAFIA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
STORIA,
STORIOGRAFIA |
1997-2007 |
STUDI
DUEMILLESCHI |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA
ITALIANA -Storia –Sec. 21. |
2002 |
STUDI E
PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
CRITICA
DEL TESTO |
1971-1986;
1988-2008 |
STUDI
ISPANICI |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA
SPAGNOLA, SPAGNA- Storia |
1976-2008 |
STUDI
NOVECENTESCHI |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA
ITALIANA –Sec. 20. |
1972-2008 |
STUDI
PASOLINIANI |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
PASOLINI,
PIER PAOLO |
2007-2008 |
STUDI
RINASCIMENTALI |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
LETTERATURA
ITALIANA –Sec. 16. |
2003-2007 |
TESTO : Studi di teoria e storia della letteratura critica |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
CRITICA
LETTERARIA, LETTERATURA |
1980-1984;
1986;1988;
1990;1995;
2002-2008 |
TIPOFILOLOGIA |
Pisa-Roma,
Fabrizio Serra editore |
FILOLOGIA,
LINGUISTICA |
2008 |
TYCHE |
Vienna,
Holzhausen Verlag |
PAPIROLOGIA |
1986-2006 |
VIGILIAE
CHRISTIANAE |
Leiden,
Brill |
CRISTIANESIMO
- Storia |
1947-2008 |
Giugno
Irene Piazzoni , Valentino Bompiani. Un editore
italiano tra fascismo e dopoguerra. Milano, LED, 2007
La grande stagione di un editore eclettico, capace di
cogliere e interpretare sul piano dell’offerta culturale i bisogni di una
generazione intera di intellettuali, autore in proprio, sicuro, perentorio
nelle proprie scelte (“leggeva personalmente i libri da pubblicare senza
affidarsi a consulenti o comitati di lettura”, testimonierà Michele Prisco),
iniziata a trent'anni, nella primavera del 1929, dopo un apprendistato di circa
cinque anni presso la Mondadori. Un momento certo non favorevole alla libera
espansione e circolazione dei prodotti del pensiero e della creatività italiani
e stranieri, e Bompiani non manca di piegarsi, anche se retrospettivamente
cercherà attenuanti, rivendicherà totale autonomia di giudizio. Nel catalogo
trovano spazio privilegiato opere dalla netta, inequivocabile impostazione
razzista, antisemita, tra cui lo stesso Mein Kampf nel 1938 con le due
versioni italiane La mia battaglia e La mia vita, ma ciò non
impedisce l'uscita di periodici, collane, opere enciclopediche che entrano
nella storia letteraria e culturale del Novecento italiano, come l'Almanacco
letterario, rilevato nel 1930 da Mondadori, dal 1934 la collana di
saggistica “Idee nuove”, diretta nei suoi primi dieci anni di vita dal filosofo
Antonio Banfi, tra i firmatari nel 1925 del manifesto di risposta agli
intellettuali fascisti, dal 1930 “Letteraria”, la grande collana di narrativa
tuttora in vita, dal 1939 “Pantheon” nella quale il direttore Vittorini farà
comparire la sua antologia Americana nel 1941, nel 1938 l’Enciclopedia
pratica Bompiani. Nel dopoguerra, a testimonianza di una costante passione
per il teatro, la rivista “Sipario” diventa di Bompiani dal 1947 e dal 1946 al
1950 vede la luce, dopo una lunga gestazione, il Dizionario letterario Bompiani delle opere e dei personaggi di tutti i
tempi e di tutte le letterature. l’”arca di Noè della cultura” come
Lucia Cappelli , Le edizioni Bemporad. Catalogo
1889-1938. Milano, Franco Angeli, 2008
Circa 5.500 edizioni, opere di autori di grande prestigio e
successo popolare, libri per scuole di ogni ordine e grado (circa il 40% del
pubblicato), testimoniano, tra mercato e cultura, la vivacità dell'ambiente
editoriale fiorentino in epoca ottocentesca destinata a durare fino alla
seconda guerra mondiale: a Le Monnier e Barbèra, già attive dal 1837 e dal
1854, si aggiungono nel 1873 la Sansoni e nel 1897 Olschki, trasferitosi a
Firenze dopo circa dieci anni trascorsi a Verona, sede iniziale. Il fiuto,
l'abilità, la spregiudicatezza di Enrico Bemporad nell'acquisire scrittori di
successo sono attestati in maniera esemplare dall'”acquisto” di una firma come
quella di Salgari, strappato nel 1906 al genovese Donath e dalla disinvoltura
con cui sono gestiti i rapporti con lo scrittore, tanto da attirarsi la
deplorazione della Federazione fascista degli scrittori nel 1928 per averne
provocato il suicidio, lasciandolo in pessime e disperate condizioni
economiche.
Altri nomi di rilievo quelli di Vamba (Il giornalino di
Gian Burrasca), Collodi – di cui Bemporad riproporrà il Pinocchio già edito da Paggi, favorendone la definitiva affermazione, fino a raggiungere
il 2° milione e 300° migliaio del 1931, dopo la guerra artefici di bestseller
ora dimenticati come Guido da Verona e vere e proprie autorità culturali come
Verga e Pirandello.
Il marchio originario, a causa delle leggi razziali del
1938, sarà modificato da Ojetti in Marzocco.
Il catalogo, preceduto da una illuminante Introduzione di Gabriele Turi, ricostruito, oltre che con il ricorso ai fondi delle
principali biblioteche italiane, in particolare la Biblioteca Nazionale
centrale di Firenze e sulla scorta del materiale librario e documentario
confluito nell'Archivio Storico Giunti, è diviso in due parti (“varia” e
“scolastica”) ordinate alfabeticamente, la seconda con descrizioni
bibliografiche in formato ridotto, short title. Seguono elenchi di
periodici, almanacchi, annuari e calendari, collane, indice per autori e titoli,
indice degli illustratori, particolarmente importante per il contributo della
componente iconografica, soprattutto alle opere per la scuola e a quelle per
l'infanzia.
Teseo '900. Editori scolastico-educativi del primo
Novecento. Milano, Bibliografica, 2008
Dopo l'Ottocento, oggetto di un volume omonimo apparso nel
2003, presente in Biblioteca, il repertorio diretto da Giorgio Chiosso, già
autore o curatore di numerosi saggi sull'editoria scolastica, rivolta agli
studenti e agli insegnanti, affronta un'epoca di ulteriore avanzamento di quel
processo di transizione in cui gli sforzi per alfabetizzare l'Italia (a inizio
secolo la percentuale di italiani in grado di leggere e scrivere, 38% nel 1881,
è già salita al 50%) producono i primi frutti, anche e soprattutto attraverso
l'aumento della frequenza scolastica. A testimonianza dello sviluppo del
settore, gli editori per la scuola attivi tra 1900 e 1943 sono 802, nonostante
le difficoltà conseguenti alle pressioni e i condizionamenti ideologici sul mondo
della scuola iniziati nel 1923 – riforma Gentile – con l’imposizione di una
radicale fascistizzazione dei libri di testo. Il nuovo clima pone inizialmente
pesanti problemi di adeguamento agli editori, costretti ad intervenire
tempestivamente, pena una disastrosa marginalizzazione, su libri di testo
sostanzialmente fermi a criteri pedagogico-culturali ottocenteschi. Le 455
schede di editori, librai e tipografi scolastici, attivi nella prima parte del
'900, sono precedute da saggi sull'educazione elementare, sui testi dedicati
alla ginnastica e alla pratica sportiva, all'insegnamento delle lingue
straniere, alla produzione di atlanti geografici, da alcune tavole con grafici
riassuntivi sull'editoria scolastico-educativa in Italia tra 1800 e 1943.
Chiude il volume una sezione di Indici (generale, cronologico, dei
luoghi di edizione, degli autori e collaboratori, dei settori di produzione,
degli autori delle schede).
Eugenio Garin, Interpretazioni del Rinascimento.
Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2009
Due volumi sulla produzione saggistica sul tema del
Rinascimento, uno dei suoi prediletti, del grande studioso recentemente
scomparso (1909-2004). Il primo costituisce un'ampia selezione di lavori poco
noti o non più ripubblicati degli anni 1938-1947, il secondo ripropone i
classici degli anni 1950-1990. Il curatore, Michele Ciliberto, fa precedere ai
testi un'introduzione dal titolo Una meditazione sulla condizione umana,
in cui sceglie di mettere in rapporto le ricerche di Garin sull'epoca
rinascimentale con l'evoluzione delle sue posizioni di carattere generale,
individuando nei suoi scritti apparsi tra metà anni Trenta e primi anni
Quaranta una linea definibile come “esistenzialismo religioso”, che ne
influenza in maniera determinante gli studi su Umanesimo e Rinascimento. Siamo,
come si vede, ancora lontani dalla stagione più nota e celebrata, quella
dell'incontro con Gramsci, dal ruolo di “grande intellettuale civile”
definitivamente consacrato da Togliatti sulle colonne di “Rinascita” nel 1955
e, ancora di più dall'ultima fase, iniziata negli anni Settanta, quando
“s'incrina, e viene meno, la tesi – anzi la persuasione – di quel primato
dell''operare' sull''essere' attraverso l'azione riformatrice della volontà”.
Il saggio di Ciliberto anticipa “le linee generali di una
ricerca che andrà approfondita e sviluppata in modo organico”, utilizzando le
carte Garin depositate presso la Biblioteca della Scuola Normale di Pisa.
Marco Muscogiuri, Biblioteche, architettura e
progetto. Scenari e strategie di progettazione. Rimini, Maggioli,
2009
Un'opera che si collega idealmente a Architettura della
Biblioteca, Milano, Sylvestre Bonnard, 2005, dello stesso autore, presente
in Biblioteca, per esaminare “lo scenario e le tendenze in atto”, “modelli
biblioteconomici di riferimento” e formulare criteri di progetto mediante
l'enunciazione di sette parole chiave (accessibilità, visibilità,
articolazione, evoluzione, benessere, sostenibilità, molteplicità). La terza
parte propone 68 schede di progetti di biblioteche, realizzati o rimasti per
motivi diversi allo stadio progettuale, divisi in quattro sezioni (Permanenza
e trasformazione di tipi architettonici, Contesto, Composizione, Caratterizzazione volumetrica), dall'utopistica Bibliothèque du Roi
concepita in pieno Illuminismo, nel 1784, da Etienne Louis Boullée alla
Biblioteca Municipale a Vocazione Regionale di Troyes, progettata e realizzata
tra 1999 e 2002 da Paul Du Busset e Dominique Lyon.
La sezione finale (Apparati) offre alcune Bibliografie
ragionate, organizzate per aree tematiche, utili per l'approfondimento dei
temi trattati.
Étienne-Louis Boullée, Deuxieme projet pour la Bibliotheque du Roi (1785)
I linguaggi del potere nell'età barocca.
Roma, Viella, 2009
Atti del Convegno svoltosi a Roma presso il Dipartimento di
Studi Geografici Antropologici dell'Università Roma Tre dal 15 al 17 settembre
2005, con la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, a conclusione del
Progetto I linguaggi del potere: politica e religione in età barocca. La
ricerca, chiarisce Francesca Cantù, coordinatrice del Progetto e curatrice dei
due volumi – Politica e religione e Donne e sfera pubblica - nella sua Introduzione, ha avuto come obiettivo centrale “lo studio
delle dinamiche proprie dell'esercizio del potere da parte di una molteplicità
di istituzioni politiche e religiose, di attori sociali”, dagli esponenti delle
classi e categorie egemoni ai “soggetti attivi di un poenziale contro-potere”
sull'arco temporale dell'età barocca, “il secolo della politica”.
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