La fantascienza di Isaac Asimov ha conosciuto un enorme fortuna di pubblico, mentre l’attenzione della critica si è appuntata soprattutto sul piano dell’analisi sociologica. Poco studiati fino ad oggi sono invece gli importanti elementi di filosofia della storia, simbolica politica e mitologia politica ampiamente diffusi nelle sue opere, con la ricorrente presenza di temi attualissimi come la manipolazione psichica dell’individuo e delle masse e le influenze occulte che agiscono nella società e nella storia.
L’analisi del “ciclo della Fondazione” e di alcuni racconti evidenzia come l’istituzione interplanetaria chiamata Impero - centrale nei romanzi asimoviani - abbia introdotto una concezione apparentemente aliena alla cultura politica americana. D’altra parte una scienza squisitamente asimoviana come la “psicostoria” combina in modo affascinante scienza, utopia e riflessione sulla natura e il destino dell’uomo, e attraverso il personaggio “profetico” di Hari Seldon manifesta un’inedita cifra religiosa nascosta dietro il noto ateismo asimoviano. L’invenzione originale delle due Fondazioni permette poi di esprimere efficacemente la dialettica tra democrazia e oligarchia, libertà individuale e determinismo storico e cela un’originale affioramento dei miti politici del “complotto metafisico” e del “Re del mondo”. Emerge così nell’opera di Asimov un’insospettata ricchezza e profondità di motivi politico-filosofici che oscillano tra accordo e discontinuità rispetto alla tradizione culturale statunitense accompagnandosi tuttavia a un fondamentale tratto di ambiguità ideologica.
Nunziante Albano, napoletano, ricercatore free lance, si occupa di filosofia della storia e di storia delle idee, uno dei suoi maggiori interessi è scoprire nella cultura di massa il riflesso dei miti politici contemporanei. Ha in corso di pubblicazione un libro sulle dottrine razziste di Julius Evola e i suoi rapporti con i regimi fascista e nazista.