Ricordo
di Gaetano Macchiaroli
A
Gaetano Macchiaroli (1920-2005) - editore, filologo,
libraio e maestro di vita - Alfredo Profeta dedica Gaetano
Maestro suo malgrado L'altra Napoli degli anni sessanta.
Una cronaca parziale e appassionata di un ragazzo diventato
uomo nelle stanze di una libreria frequentata assiduamente
da intellettuali che intrecciano le proprie storie con
quelle di Gaetano. Letterati, amici, uomini politici:
le loro storie punteggiano il panorama della cultura
italiana, e napoletana in particolare, negli ultimi quarant'anni.
All'inizio degli anni '60, Alfredo Profeta inizia a collaborare
con Gaetano Macchiaroli; l'Autore, testimone consapevole
di un'esperienza che lascerà tracce indelebili
nella sua formazione, racconta un protagonista della
cultura italiana e il suo impegno politico a Napoli,
oltre che un'epoca nella quale la passione civile e l'impegno
erano linfa comune. Il sottotitolo del libro, "L'altra
Napoli degli anni sessanta", indica il percorso
che, dalle stanze della Libreria di via Carducci, s'incrocia
con la cronaca di quegli anni, per alcuni versi straordinari,
ma anche faticosi e dolorosi. Una storia nata dall'esigenza
di tracciare il percorso di un intellettuale "comunista
liberale" attraverso i ricordi di un giovane che
ebbe Gaetano Macchiaroli come maestro: quello stesso
che, nella sua aristocratica umiltà, volle per
scelta farsi allievo dei "buoni maestri". Molte
le storie narrate e le persone incontrate tra gli scaffali
della storica libreria ormai scomparsa, tra cui quelle
di Giuseppe Montalenti, Luigi Incoronato, Georges Vallet,
Vittorio Viviani, Luigi Compagnone, Ermanno Rea, Paolo
Ricci, Renato Guttuso, Antonello Trombadori, Giorgio
Amendola, Raffaele La Capria, Francesco Compagna, Alfonso
Gatto, Mario Napoli, Gaetano Arfè.
Il
libro, che contiene le riproduzioni di alcune copertine
delle Edizioni di Gaetano Macchiaroli, tra cui quelle che
lo stesso Profeta realizzò, ospita la testimonianza
di Giorgio Napolitano. Come scrive il Presidente della Repubblica,
che frequentò Macchiaroli "...nei comuni anni
giovanili, sono molti e assai forti i motivi che ci inducono
a rievocare e onorare la figura di Gaetano Macchiaroli, se
crediamo - e io lo credo - che la trasmissione della memoria
storica, anche attraverso il ricordo delle persone e delle
generazioni, è condizione essenziale per un'evoluzione
consapevole della nostra convivenza civile".