Intervengono
Ida Di Martino
Mauro Giancaspro
È vero, come ci avverte subito La Capria, che da ogni scrittore si
potrebbe trarre il suo proprio, personalissimo bestiario, "rintracciabile
nelle sue opere o nascosto nel suo inconscio". È anche vero, però,
che non tutti gli autori rivelano nei confronti del mondo animale la stessa
delicata attenzione, la stessa costantemente allertata sensibilità.
Taluni, invece, questa dedizione la perseguono senza quasi darlo a vedere,
senza nessuna enfasi, senza clamore. Raffaele La Capria è uno di costoro
e questa "antologia personale" lo dimostra con sorprendente evidenza.
Prima di trovarsi di fronte alle pagine che presentiamo, difficilmente si
sarebbe pensato a La Capria come a uno scrittore "animalista". E invece.
Invece adesso possiamo dire che, davvero, pochi scrittori hanno dimostrato
verso gli animali tanta partecipe tenerezza, tanta simpatia nel senso etimologico
di capacità di patire insieme. Un'empatia che si esercita verso le
creature più tradizionalmente "amiche dell'uomo" - come il fedele
e amatissimo cane Guappo - ma anche verso quelle più apparentemente
aliene.
Per esempio, la privazione della libertà che provoca il nobile avvilimento
di un felino dietro le sbarre è la stessa che sconvolge il muto destino
di un pesce dietro la lastra vetrata di un acquario; la sofferenza che vela
lo sguardo supplice, quasi umano, di un cane non appare meno ingiusta quando
sfolgora sotto la palpebra rugosa di una civetta o quando sconquassa il carapace
lacerato di un granchio.
Messi l'uno dopo l'altro e letti in sequenza, questi brani - tra i quali
si riconoscono facilmente alcuni luoghi classici della produzione lacapriana
- acquistano una luce nuova. Sprigionano tanta forza nel mettersi dalla parte
degli ultimi, degli esseri che non hanno la parola per farsi udire, che la
prosa di La Capria, tutta centrata per l'appunto sulle risonanze e sull'esattezza
del linguaggio, sembra allargarsi ad abbracciare una forma di comunicazione
più vasta, l'empatia profonda, la sapienza antica e arcana che mette
in armonia l'uomo con tutte le altre creature.
dal
sito: Mondadori