Filo
conduttore della politica mazziniana, il tema dell’unificazione
nazionale si articola in una vasta gamma di generi,
dal pamphlet alla lettera aperta allo scritto teorico
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“In
Italy nothing speacks: silence is the common law.
The people are silent by reason of terror, the masters
are silent from policy. Conspiracies, strife, persecution,
vengeance, all exists,but make no noise: they excite
neither applause nor complaint; one might fancy
the very steps of the scaffold were spread with
velvet, so little noise do heads make when they
fall”
Italy,
Austria, and the Pope. A Letter to Sir James Graham,
Bart. By Joseph Mazzini, London, printed by
U. Albanesi, 1845, p. 9
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“In
vece do il nome di partito all’ unione di uomini
aventi un principio comune, credenti in questo principio,
come nel solo che possa rispondere ai bisogni, alle
aspirazioni d’un paese, e pronti a incarnarlo in
una serie d’attimi che abbracciano tutta la vita,
coronati anche se occorra colla sublimità
del martirio. E io dico, che v’ha in Italia una
moltitudine d’uomini pronti a fare e a morire per
l’Unità del popolo italiano […].
Noi vogliamo essere una nazione libera, perché
crediamo di doverci adoperare noi pure in Europa
intorno ai destini dell’Umanità: nazione
una e forte, perché senza forza, non v’è
garanzia per la libertà del nostro sviluppo
nazionale”
Lettera
di Giuseppe Mazzini inserita nel «National»
e diretta: Al “Signor Guizot, Presidente del Consiglio”,
Londra 14 gennaio 1848, s.n.t., pp. 3-4
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“[…]
e’ d’uopo contrapporre alla lega dei principi la
SANTA ALLEANZA DEI POPOLI. E’ d’uopo costituire
la democrazia. Noi abbiamo oggi istinti, aspirazioni,
presentimenti d’alleanza, non alleanza: abbiamo
milioni di democratici, scuole, sette, chiesuole
democratiche, non democrazia. Quelle aspirazioni,
quei presentimenti non trovano un simbolo, in cui
posarsi: quei milioni non hanno un centro d’attività
inspiratrice, una formola d’ordinamento, una concorde
attività di lavori”
“La
democrazia non conquisterà, per trasformarla,
l’Europa, se prima non si ordina a forma di stato,
o governo, nucleo primitivo dell’Europa dei popoli,
e manifestazione collettiva del pensiero generale,
che dominerà l’avvenire”
La
Santa Alleanza dei popoli. Nuovo scritto di
Giuseppe Mazzini, Torino, presso Pompeo Magnaghi,
1849, pp. 7, 14
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“Perché
vi parlo dei vostri doveri prima di parlarvi dei
vostri diritti? Perché, in una società
dove tutti, volontariamente o involontariamente,
v’opprimono, dove l’esercizio di tutti i diritti
che appartengono all’uomo vi è costantemente
rapito, dove tutte le infelicità sono per
voi, e ciò che si chiama felicità
è per gli uomini delle altre classi, vi parlo
io di sacrificio, e non di conquista, di virtù,
di miglioramento morale, d’educazione, e non di
benessere materiale?”
“La
risposta è chiara per chi vuol internarsi
un po’ nelle cose. Gli uomini sono creature d’educazione,
e non operano che a seconda del principio d’educazione
che loro è dato.
“A
voi spetta una solenne missione, provare che siamo
tutti figli di Dio e fratelli in Lui. Voi non la
compirete se non migliorandovi e soddisfacendo al
Dovere. Io vi ho additato, come meglio ho potuto,
quale sia il Dovere per voi. E il principale, il
più essenziale fra tutti, è quello
che avete verso la Patria. Costituirla è
debito vostro; ed è pure necessità”
Doveri
dell’uomo di Giuseppe Mazzini, Roma, per cura
della commissione editrice degli Scritti di G. Mazzini,
1884, pp. 7, 9, 94
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