Luce
Irigaray, Speculum. L’altra donna, a cura di Luisa Muraro.
Milano, Feltrinelli, 1975.
“La
sessualità femminile è rimasta il “continente nero” della psicoanalisi.
Questa, infatti, non poteva che disconoscere l’altro, la donna,
che si espande oltre il quadro del suo campo teorico, in quanto
la scienza del “soggetto” che vi si definisce non ha mai interrogato
la propria dipendenza da imperativi logici maschili. Bisogna dunque
ripercorrere la tesi in cui tale logica dell’uno, del medesimo si
ordina in sistema. Rileggere e rinterpretare Platone, per ricostruire
come in esso si determinano le metafore che da allora in poi avrebbero
veicolato il significato. Seguire gli sviluppi delle storie della
teoria e rilevare dove e come l’altro - donna - si trova esclusa
dalla produzione del discorso, assicurandone con la sua silenziosa
plasticità il ruolo, il rilancio e il limite. Speculum di
Luce Irigaray è un classico del pensiero femminista, volume in cui
della donna e della sua sessualità si parla senza definirla, senza
concluderla, contro le pratiche e le ideologie, che dagli inizi
del pensiero occidentale hanno ridotto il suo corpo al silenzio,
all’uniformità, alla soggezione”.
(Dalla quarta di copertina).
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