Cristina Pausini, Le “briciole” della
letteratura: le novelle e i romanzi di Maria Messina, Bologna, Clueb,
2001
Questo testo si propone come studio monografico globale
e sistematico su Maria Messina, della quale viene fornita una
biografia attingendo - oltre che allo scambio di corrispondenza
tra Maria Messina e Giovanni Verga pubblicato a cura di Giovanni
Garra Agosta -, ad un carteggio inedito tra la scrittrice e
l’editore Enrico Bemporad, ritrovato presso l’archivio
storico della casa editrice Giunti di Firenze e riportato parzialmente
in appendice. Inoltre, sono analizzate separatamente le novelle,
i romanzi e la produzione per fanciulli, che costituisce l’aspetto
più trascurato della narrativa di questa autrice.
Cristina Pausini ha conseguito
un dottorato in letteratura italiana presso la Brown University
negli Stati Uniti, dove vive ed insegna.
(dalla quarta di copertina)
Questo
testo si propone come una prima ricostruzione complessiva
dell’esperienza letteraria
di Maria Messina nella più ampia prospettiva della scrittura
femminile (di una donna che scrive su altre donne), riprendendo
alcune chiavi di lettura già visitate per suggerirne
di nuove e adottando un taglio tale da consentire un approccio
ai testi di carattere non solo tematico ma anche cronologico,
non senza, ove sia rilevante, una valutazione critica dei risultati
stilistici della narrativa dell’autrice.
Le opere di Maria Messina saranno quindi analizzate in tre
diversi capitoli, considerando separatamente le novelle, i
romanzi e la produzione per fanciulli, sempre nel tentativo
di rispettare la scansione cronologica o di procedere per aggregazione
tematica, in modo da conferire ad ogni singola sezione una
struttura unitaria, compiuta ed autonoma. (da: Premessa,
p. 7)
La biografia
di Maria Messina, che ha sempre condotto una vita molto appartata
e solitaria, dedita alla lettura e alla scrittura, può essere
in parte ricostruita attraverso la corrispondenza epistolare
che la scrittrice ha intrattenuto con Giovanni Verga, ora
raccolta nel volume Un idillio letterario inedito verghiano a
cura di Giovanni Garra Agosta e di Concetta Greco Lanza. Le
lettere che compongono tale corrispondenza sono ventitre ed
abbracciano un arco di dieci anni, dal 6 novembre del 1909
al 24 dicembre del 1919. Esse forniscono, tra l’altro,
un itinerario dei ripetuti spostamenti dell’autrice al
seguito del padre che, come da lei stessa ricordato, è per
via dell’impiego “con burocratica espressione ‘soggetto
a trasferimenti’”.
Maria Messina è infatti figlia di Gaetano Messina,
un ispettore scolastico nato ad Alimena in provincia di Palermo,
e di Gaetana Valenza Traina, originaria di Prizzi, sempre in
provincia di Palermo, ed esponente di una “bella e facoltosa
famiglia distrutta da un cattivo vento di sfortuna”.
(da: Una biografia, p. 9)
Collegamenti
http://www.letterariamente.it
http://www.maldura.unipd.it/
http://www.italialibri.net/
http://www.mclink.it/
http://www.arabafelice.it/
http://www.clueb.com/
|