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Fondo librario "Soggettività femminile"
Teca delle nuove accessioni 2007

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Cristina Pausini, Le “briciole” della letteratura: le novelle e i romanzi di Maria Messina, Bologna, Clueb, 2001

Questo testo si propone come studio monografico globale e sistematico su Maria Messina, della quale viene fornita una biografia attingendo - oltre che allo scambio di corrispondenza tra Maria Messina e Giovanni Verga pubblicato a cura di Giovanni Garra Agosta -, ad un carteggio inedito tra la scrittrice e l’editore Enrico Bemporad, ritrovato presso l’archivio storico della casa editrice Giunti di Firenze e riportato parzialmente in appendice. Inoltre, sono analizzate separatamente le novelle, i romanzi e la produzione per fanciulli, che costituisce l’aspetto più trascurato della narrativa di questa autrice.

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Cristina Pausini ha conseguito un dottorato in letteratura italiana presso la Brown University negli Stati Uniti, dove vive ed insegna.

(dalla quarta di copertina)

Questo testo si propone come una prima ricostruzione complessiva dell’esperienza letteraria di Maria Messina nella più ampia prospettiva della scrittura femminile (di una donna che scrive su altre donne), riprendendo alcune chiavi di lettura già visitate per suggerirne di nuove e adottando un taglio tale da consentire un approccio ai testi di carattere non solo tematico ma anche cronologico, non senza, ove sia rilevante, una valutazione critica dei risultati stilistici della narrativa dell’autrice.
Le opere di Maria Messina saranno quindi analizzate in tre diversi capitoli, considerando separatamente le novelle, i romanzi e la produzione per fanciulli, sempre nel tentativo di rispettare la scansione cronologica o di procedere per aggregazione tematica, in modo da conferire ad ogni singola sezione una struttura unitaria, compiuta ed autonoma. (da: Premessa, p. 7)

La biografia di Maria Messina, che ha sempre condotto una vita molto appartata e solitaria, dedita alla lettura e alla scrittura, può essere in parte ricostruita attraverso la corrispondenza epistolare che la scrittrice ha intrattenuto con Giovanni Verga, ora raccolta nel volume Un idillio letterario inedito verghiano a cura di Giovanni Garra Agosta e di Concetta Greco Lanza. Le lettere che compongono tale corrispondenza sono ventitre ed abbracciano un arco di dieci anni, dal 6 novembre del 1909 al 24 dicembre del 1919. Esse forniscono, tra l’altro, un itinerario dei ripetuti spostamenti dell’autrice al seguito del padre che, come da lei stessa ricordato, è per via dell’impiego “con burocratica espressione ‘soggetto a trasferimenti’”.
Maria Messina è infatti figlia di Gaetano Messina, un ispettore scolastico nato ad Alimena in provincia di Palermo, e di Gaetana Valenza Traina, originaria di Prizzi, sempre in provincia di Palermo, ed esponente di una “bella e facoltosa famiglia distrutta da un cattivo vento di sfortuna”. (da: Una biografia, p. 9)

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