Nicolle
Kress-Rosen, La passione di Sabina. Freud, Jung, e Sabina
Spielrein, traduzione di Rossella Prezzo, Milano, La Tartaruga,
2003
Il tema
della passione amorosa non occupa che un piccolo posto nella
storia della psicoanalisi. Non potendo essere collocato né sul versante delle nevrosi
né su quello delle psicosi o delle perversioni, esso
ha continuato a vivere nel silenzio della teoria analitica.
Simbolica rimozione di un elemento perturbante. Questo libro
affronta la questione a partire da quel vero e proprio intrigo
passionale che fu l’incontro tra Sigmund Freud, padre
della psicoanalisi e Carl Gustav Jung, il suo presunto erede
e allievo prediletto. Non si trattò infatti soltanto
del tradimento dell’allievo verso il maestro, come spesso
viene presentato, né di una vicenda spiegabile in termini
di complesso paterno, ma di un incontro/scontro di due forme
irriducibili di passione che alimentarono due differenti concezioni
della psicoanalisi. Ed è proprio la passione amorosa
di Sabina Spielrein per il suo analista Jung che si intreccia,
negli stessi anni, al rapporto fra i due uomini, rivelandone
gli aspetti più nascosti. Attraverso uno studio attento
e documentato delle opere, dei diari e delle lettere, Nicolle
Kress-Rosen restituisce a ciascuno dei protagonisti la sua
parte di responsabilità nella vicenda, mettendo in luce
non solo le ragioni profonde che muovono i tre soggetti ma
anche “la vera posta in gioco della partita che, nella
passione, il soggetto gioca con se stesso senza saperlo”.
Nicolle
Kress-Rosen è una
psicanalista francese di scuola lacaniana. Dirige la casa editrice
Arcanes. Oltre a La passione di Sabina, ha pubblicato
nel 1999 Du côté de l’hystérie.
(dalla seconda e terza di copertina)
Collegamenti
http://www.psicoanalisi.it
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