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Stagione Concertistica 2006

I concerti alla Biblioteca Nazionale di Napoli
I luoghi della musica tra libri e astri

Antonio Parascandolo, mandolino; Umberto Leonardo, chitarra 21 aprile, ore 17,00
Biblioteca Nazionale, Sala Rari

Duo mandolino e chitarra
Antonio Parascandolo, mandolino
Umberto Leonardo, chitarra

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Prima parte

A. Vivaldi (1678 1741): Concerto in do magg. per mandolino, archi e cembalo
Allegro - Largo - Allegro
(trascrizione di U. Leonardo e A. Parascandolo)

E. Gottlieb Baron (1696 1760): Duetto in sol magg. per liuto e traverso
(trascrizione di U. Leonardo e A. Parascandolo)

Kistner (1790 ca.): Duetto per due mandolini in re magg.
Allegro moderato - Adagio - Rondò

N. Paganini (1782-1840): Serenata

P. D. Paradisi (1707 1791): Toccata

F. Gragnani (1800 1840): Sonata n. 1 in re magg.
1° tempo

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Seconda parte

G. Rossini (1792 1868): La Danza (Tarantella napoletana)
(arrangiamento di A. Parascandolo)

R. Calace (1863 1934): Danza Spagnola Op. 105

A. Piazzolla (1921-1992): Cafè 1930
da Histoire du tango

Sant'Alfonso Maria de Liguori (1696 1787): Quanno nascette ninno
(trascrizione A. Parascandolo)

M. Giuliani (1781 1829): Lied Op. 89 Abschied per voce e chitarra
(arrangiamento U. Leonardo e A. Parascandolo)

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Con il contributo della Provincia di Napoli


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Umberto Leonardo
Chitarrista e compositore, ha iniziato lo studio della chitarra a nove anni sotto la guida del padre e quello della musica con la madre, valente pianista. Si è poi diplomato da autodidatta, col massimo dei voti e la lode al Conservatorio di musica "Luigi Cherubini" di Firenze. Innumerevoli sono i concerti che ha tenuto in Italia, in Europa e in America, sia in formazioni strumentali che come solista. Intensa è stata la collaborazione con Roberto De Simone sia nel campo della ricerca della tradizione in Campania che in quello della realizzazione delle opere teatrali, di sceneggiati televisivi, di colonne sonore di film: La Gatta Cenerentola, Mistero Napoletano, De Pretore Vincenzo di Eduardo De Filippo, Signora Ava, In una notte di pioggia di Lina Wertmuller e la realizzazione di una pregevole antologia della canzone classica napoletana e affidata preminentemente alla sua chitarra. E' stato solista nell' opera settecentesca Il Flaminio di Giovan Battista Pergolesi diretta da Marcello Panni prima e poi da Salvatore Accardo, e nell' opera buffa Le zite 'ngalera di Leonardo Vinci al 42° Maggio Musicale Fiorentino; in tale occasione, il celebre critico e storico della musica Massimo Mila ha scritto di lui su "La Stampa" : « ... c'era una chitarra sulla scena, quella chitarra così sapientemente suggestiva ... ». Intensa l'attività concertistica: ha inaugurato per quattro volte il Festival del '700 musicale napoletano". E' stato il primo chitarrista ad essere inserito nel programma della Stagione Sinfonica Autunnale (1984) del Teatro San Carlo di Napoli, eseguendo il Concerto di Aranjuez per chitarra e orchestra di J. Rodrigo sotto la direzione di Jan Latham Koening. E' autore di numerose composizioni radiofoniche e televisive fra cui Le terre del Sacramento di Francesco lovine, e L'orsa minore, prodotta in CD. E' docente al Conservatorio di musica 'Lorenzo Perosi" di Campobasso

Antonio Parascandolo
H a studiato violino presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli sotto la guida del M. Schininà ed ha intrapreso poi con grande passione anche lo studio del mandolino di cui è un appassionato cultore. Si è inoltre diplomato in contrabbasso ed ha studiato composizione con i maestri Perrotta e Di Martino. Per molti anni è stato il contrabbassista dell'orchestra della RAI di Napoli nello spettacolo televisivo Senza rete che ha visto la partecipazione di illustri direttori d'orchestra e l'esibizione di grandissimi jazzisti di fama internazionale. Il mandolino è rimasto però sempre il suo strumento preferito diventando solista in diverse formazioni da camera. Ha eseguito anche musiche scritte appositamente da Nino Rota e dirette dallo stesso compositore. Numerosi i concerti tenuti in Italia e all'estero, nonché partecipazioni alle stagioni liriche del Teatro S. Carlo di Napoli in diverse opere in cui il mandolino ha un ruolo di grande impegno. E' docente al Conservatorio di musica 'Lorenzo Perosi" di Campobasso
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