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Percorsi bibliografici | Giuseppe Mazzini La vita

1850
Impegnato in continui spostamenti tra la Svizzera, la Francia e l’Inghilterra, Mazzini non abbandona il progetto di unificazione in vista del quale costituisce nel settembre il Comitato Nazionale Italiano; con la stessa finalità promuove una sottoscrizione per il Prestito Nazionale

1851
Sempre al fine di procurare simpatie alla causa nazionale, fonda a Londra la società "Amici d'Italia". La sua immagine compare, accanto a quella di altri protagonisti della vita risorgimentale, sulla stampa satirica italiana

1856
Tra la primavera e l’autunno soggiorna clandestinamente a Genova dove prepara un moto insurrezionale destinato a scoppiare in concomitanza con quello organizzato da Pisacane nel Regno delle Due Sicilie

1857
A fine giugno, mentre a Sapri fallisce la spedizione di Pisacane, a poche ore dall’inizio viene scoperta l’insurrezione nel capoluogo ligure. Mazzini riesce a sfuggire all’arresto e l’anno seguente viene condannato a morte in contumacia per la seconda volta

1858
Rientrato a Londra, fonda il periodico “Pensiero e Azione”, attivo fino alla primavera del 1860, dalle cui pagine continua a diffondere il programma politico repubblicano

1860
Giunto clandestinamente a Genova, Mazzini segue gli sviluppi della spedizione garibaldina e, nel corso dell’estate, pubblica a Lugano con la falsa indicazione di Londra i Doveri dell’uomo. A metà settembre parte per Napoli, liberata pochi giorni prima da Garibaldi. Il 3 ottobre il prodittatore Giorgio Pallavicino lo invita a lasciare la città ma, nonostante alcune manifestazioni a lui ostili, egli continua a diffondere in  opuscoli e sulle pagine dei giornali la sua posizione politica. Agli inizi di novembre raggiunge Garibaldi a Caserta e compila lo statuto dell’Associazione Unitaria Nazionale, finanziandone l’organo di stampa “Il Popolo d’Italia”

1861
Mazziniani e garibaldini danno vita all’Associazione Emancipatrice Italiana che si prefigge la liberazione di Venezia e Roma. A fine anno l’editore Daelli inizia a Milano, sotto la direzione dell’autore, la prima organica pubblicazione degli scritti mazziniani editi e inediti

1866
Condannato a morte nel 1858 per i moti genovesi, a Mazzini viene annullata l’elezione a deputato nel collegio di Messina. Ripreso il progetto repubblicano, egli detta le norme dell’Alleanza Repubblicana Universale per la quale cercherà adepti nell’anno seguente anche nelle province meridionali

1870
Rientrato clandestinamente in Italia, parte alla volta della Sicilia confidando nello scoppio di un moto insurrezionale in concomitanza con la liberazione di Roma. Arrestato all’arrivo a Palermo e rinchiuso nel carcere di Gaeta, viene liberato in seguito all’amnistia concessa per la presa di Roma. Si reca a Lugano per poi ritornare a fine anno a Londra

1871
Rientrato in Svizzera, riprende le fila della cospirazione politica sempre attenta a coinvolgere anche le inerti popolazioni meridionali. A novembre Mazzini promuove il Patto di Fratellanza tra le società italiane operaie, da lui considerate cellule di attività politica

1872
All’inizio di febbraio rientra clandestinamente in Italia, ospite a Pisa degli amici Nathan-Rosselli. Fino agli ultimi giorni di vita continua a scrivere sul settimanale “La Roma del popolo” da lui fondato l’anno precedente. Muore il 10 marzo


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