Simone Weil, L’amicizia pura. Un itinerario spirituale, a cura di Domenico Canciani e Maria Antonietta Vito, Troina (En), Città aperta, 2005
I quasi due anni passati a Marsiglia durante l’occupazione, tra il 1940 e il 1942, rappresentano nella vita di Simone Weil la stagione dell’amicizia, per la cui maturazione la scrittura epistolare diventa lo strumento più congeniale. La somma di lettere che arriva a scrivere è davvero impressionante.[…] Dentro questo ricco affresco epistolare spiccano, per la loro splendida e commovente semplicità, le sedici lettere inviate tra il marzo 1941 e il maggio 1942 ad Antonio Atarés, spagnolo, contadino e anarchico […]. Sollecitati da questo breve epistolario, i curatori hanno costruito un libro in forma di trittico, dove, nel primo volet viene ricostruito l’ambiente storico e culturale del soggiorno marsigliese, nel secondo viene presentata la traduzione commentata delle lettere inviate a Antonio Atarés e nel terzo, a partire dalle pagine che Simone Weil vi ha consacrato nello splendido testo intitolato Le forme dell’amore implicito di Dio, illustrare la sua vertiginosa concezione dell’amicizia.
(dalla quarta di copertina)
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