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Cristina Fiorenza, Napoli, Galleria Overfoto, 2009

Molte sono le indicazioni che possono aiutarci a comprendere il lavoro di Cristina Fiorenza ma nessuna sarà mai in fondo esaustiva. Nell'esplorazione di stili e media diversi -dal collage al dipinto, dal dipinto al collage- si compie un percorso personale che per gradi conduce a stati dì coscienza ripetutamente indefiniti. Ciò che rende vibrante la sua ricerca artistica è un'assoluta tensione tra realtà immaginata ed immagine reale. Il collage risulta spesso lo strumento ideale ad esprimere questo sottile intento: figure estrapolate dal loro contesto originario vengono pilotate e fatte atterrare in un terreno fertile di suggestioni oniriche. Cristina Fiorenza intesse l'intreccio delle sue storie, orchestra voci, situa figure che liberamente trovano il loro posto nello spazio e lascia alla percezione dello spettatore la facoltà di far muovere i fili invisibili di una scena apparentemente familiare che sempre sfugge all'immediata comprensione. Tra gli interstizi delle geometriche costruzioni, presenze solide che sullo sfondo o in primo piano animano il paesaggio, si annida l'insolito, l'inatteso, la pianta che cresce rivelando la sua origine profonda: radici scoperte che la fanno librare nell'aria. Tutto sembra richiamare ad un archetipo che di fatto rimane sempre inconfessato o incompleto.
Nel suo lavoro sembrano pertanto convivere anche due matrici culturali nettamente diverse: la prima, tedesca di adozione. si esprime in un linguaggio di linee squadrate ed architetture moderniste, con chiari riferimenti alla Staatliches Bauhaus, la celebre scuola di arte e architettura che operò in Germania dal 1919 al 1933. La seconda, campana di appartenenza, contiene un fantastico repertorio di immagini, fa risuonare canzoni intime e popolari, sussurra favole oniriche di sapore quotidiano.
L'innesto delle due rivela un equilibrio fondato su disequilibri: fughe prospettiche ribaltate e piani inclinati accolgono scene nitide e pulite. (da: Stati di coscienza, ripetutamente indefiniti di Giulia Coccia, p. [4])

Cristina Fiorenza nasce a Napoli, vive e lavora a Vienna.

Cristina Fiorenza, baku-detroit, 2006
foto da: Cristina Fiorenza, Napoli, Galleria Overfoto, 2009, p. [33]

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Collegamenti

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