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Sezione
sulla Diversità
responsabile:
Giampiero Griffo
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trasformazioni rapidissime e radicali di abitudini culturali, sociali
e comportamentali derivanti dalla crescita delle risorse economiche
della società, dallo sviluppo dell'urbanizzazione, dall'accrescimento
dell'uso di strumentazioni tecnologiche nel vissuto quotidiano, stanno
producendo modificazioni profonde nelle relazioni umane, nel rapporto
ambiente costruito/ambiente naturale, nella relazione uomo/natura e
uomo/società. Cambiano il modo di vivere, gli strumenti della vita quotidiana,
le conoscenze e le pratiche sociali, le forme di comunicare, di muoversi,
di lavorare e tenersi aggiornati. Le persone ed i popoli mai come oggi
si avvicinano tra loro, ma nello stesso tempo sembrano allontanarsi
sotto gli effetti contraddittori dalla globalizzazione. Se una persona
adulta di 30 anni che viveva in Italia negli anni '50 avesse la possibilità
di fare un viaggio nel tempo ed approdare ai giorni nostri sicuramente
si troverebbe in una situazione di continuo stupore e di grandi difficoltà
di comprensione. Soprattutto valuterebbe con profondo disagio morale
la trasformazione dei comportamenti etici e dei valori umani e sociali.
I valori del mercato e la scienza e le sue tecnologie applicative, infatti,
vedono un rinnovamento così rapido dei valori sociali, delle conoscenze
e dei saperi al punto che ogni 10 anni le società industrializzate cambiano
la gran parte dei parametri di riferimento culturali, tecnici e comportamentali.
Questa velocizzazione, che si accrescerà ulteriormente in un prossimo
futuro, accompagnata da un ampliamento a dismisura degli specialismi
e dei tecnicismi, fa sentire l'uomo della strada quasi del tutto incapace
di rendersi conto di cosa stia realmente accadendo in molti ambiti scientifici
e sociali.
Quello che però sembra emergere è che ad una crescita delle risorse
generali a disposizione del genere umano corrisponde un aumento impressionante
di fenomeni spesso assai preoccupanti. Fenomeni sociali, come la crescita
dei cittadini a rischio di esclusione sociale e di emarginazione (in
Europa si calcola che le persone che vivono in queste condizioni - persone
con disabilità, anziani, disoccupati di lungo periodo, etc. - siano
superiori al 30% della popolazione, con cospicui incrementi nei prossimi
anni); fenomeni economici di impoverimento (il 20% della popolazione
mondiale consuma circa l'80% delle risorse della terra), con un trend
negativo in progresso negli ultimi decenni; fenomeni comportamentali,
derivanti dall'uso di nuove tecnologie e delle macchine (tempi di lavoro
e di vita stressanti, ampliamento delle possibilità di comunicazione
tecnologica e riduzione di quella umana, etc.); fenomeni biologici,
conseguenti all'impoverimento dell'uso del corpo e delle sue funzioni
nelle società umane (utilizzo di mezzi di trasporto, di elettrodomestici,
di materiali artificiali, etc.) o alla sua trasformazione (differenti
livelli di manipolazione biologica e genetica); fenomeni ecologici,
come gli squilibri tra ambiente naturale ed ambiente costruito (urbanizzazione,
uso indiscriminato delle risorse naturali, etc.); questi ed altri fenomeni
che hanno investito anche la società italiana stanno creando profondi
disagi in tutti i cittadini e crescente preoccupazione sulle prospettive
delle società umane.
Molti di questi fenomeni sono da ricondursi alla crescente standardizzazione
ed omologazione a cui è sottoposta l'organizzazione delle società umane
che progressivamente mortifica potenzialità umane e distrugge risorse
naturali. Accordi planetari, come la sottoscrizione della convenzione
di Rio de Janeiro sulla biodiversità, mettono in evidenza come i destini
naturali del nostro pianeta sono strettamente connessi con la capacità
di saperne utilizzare le risorse senza distruggere le ricchezze delle
diverse specie animali e vegetali. Questa consapevolezza però stenta
ad essere percepita per la specie umana, che vede profondamente trasformati
i ritmi di vita, le relazioni con i propri simili, gli strumenti tecnologici
a sua disposizione, la relazione con l'ambiente costruito e con quello
naturale, la relazione con il proprio stesso corpo.
Queste condizioni di vita hanno prodotto (e sempre più producono) situazioni
di disagio, svantaggio sociale e veri e propri handicaps. Partendo dall'analisi
delle tante situazioni di discriminazioni e di mancanza di opportunità
che colpiscono milioni di cittadini (disabili, anziani, donne, disoccupati,
immigrati, tossicodipendenti, etc.), nuove visioni del mondo stanno
nascendo, basate sulla valorizzazione delle diversità, sulla rimozione
delle emarginazioni e delle esclusioni sociali, sulla realizzazione
di società aperte basate sul rispetto e la tolleranza, in cui ogni cittadino
abbia uguali opportunità nelle scelte di vita. La natura, nelle multicolori
e multiformi soluzioni d'adattamento che ha sviluppato in milioni di
anni, vive e si riproduce sulla ricchezza delle diversità, sulla valorizzazione
delle risorse individuali e di gruppo, sulla capacità d'utilizzare al
meglio l'adattamento ambientale, trovando delle nuove soluzioni a nuovi
problemi. In ogni caso rispettando un equilibrio tra le specie e l'ambiente
di vita. Il riconoscimento del valore delle diversità in tutti gli ambiti
culturali sociali e naturali è un valore per il nuovo millennio, per
costruire società aperte, che includano tutti i cittadini come persone
che hanno dei diritti e possono offrire delle risorse; società multietniche
e multiculturali, dove ciascuno possa esprimersi e contare, dove le
diversità non siano un problema, ma risorse reali sulle quali costruire
la convivenza civile e progettare le soluzioni sociali.
Spesso riflessioni che hanno attinenza con queste tematiche sono state
sviluppate in diversi ambiti culturali (letterari, filosofici, sociali,
economici, artistici, scientifici, etc.), temporali e geografici, senza
che però siano state sistematizzate e poste all'attenzione di lettori
e studiosi. Il materiale su cui lavorare riguarda un numero amplissimo
di titoli e di riviste, partendo dagli scrittori classici fino alle
produzioni contemporanee. Per offrire un campo di attività innovativo
che offra a studiosi e lettori la possibilità di rileggere questi fenomeni
alla luce di una cultura inclusiva e non-discriminatoria, la Biblioteca
nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli nel 1998 ha deciso di costituire
una Sezione sulla diversità.
La proposta di costituire una "sezione sulle diversità" è nata dalla
consapevolezza del ruolo che una grande biblioteca può svolgere nel
nuovo millennio, attraverso la valorizzazione delle ricchissime collezioni
che possono essere alla base di una ricerca in questo campo. Nello stesso
tempo la nuova sezione vuole arricchire la visione tradizionale delle
funzioni e dei servizi di una biblioteca di conservazione, creando uno
spazio di elaborazione e di proposta culturale collegato anche a tematiche
contemporanee e di grande attualità.
La sezione, che si sta costituendo attraverso attività sperimentali,
interverrà con attività basate sulle seguenti caratteristiche:
- una forma di servizi prevalentemente bibliografici, catalografici
e di orientamento, senza una grande dotazione di patrimoni librari propri;
- un'organizzazione biblioteconomica capace di assegnare una catalogazione
particolare al materiale;
- il coinvolgimento partecipato di lettori attraverso servizi interattivi;
- la definizione di collaborazioni multiple tra le sezioni della biblioteca
e di collaborazioni anche esterne che sappiano integrare le conoscenze
della biblioteca, stimolando le risorse e le capacità della città di
Napoli e della società campana;
- l'utilizzo di tutte le risorse tecnologiche disponibili;
- la fornitura di servizi di pari opportunità per particolari fasce
di lettori;
- un'organizzazione delle risorse umane basata su progetti di ricerca
e di elaborazione culturale, con l'obiettivo di definire mostre, pubblicazioni,
prodotti culturali in genere.
Attualmente la sezione sta lavorando ad una ricerca su personaggi famosi
che hanno convissuto con la diversità ed ad un catalogo interattivo
delle risorse bibliografiche disponibili in biblioteca.
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