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Ufficio Libro Antico
responsabile: Silvana Acanfora

Indirizzo di posta eletrronica bn-na.libroantico@beniculturali.it
Recapiti telefonici 081-7819-344
Per il rilievo e la straordinaria ricchezza del suo patrimonio storico, la Biblioteca Nazionale di Napoli occupa una posizione di primo piano nel panorama delle biblioteche italiana. L’Ufficio Libro Antico si occupa della catalogazione del materiale librario antico, convenzionalmente riferito al periodo della stampa manuale, tra il 1500 e il 1830.

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SBN (A) – Servizio Bibliotecario Nazionale. Antico
La catalogazione di prima mano avviene all’interno dell’archivio Antico del Servizio Bibliotecario Nazionale. Attualmente sono state immesse oltre 20.000 notizie relative prevalentemente alla raccolta Villarosa e al Fondo Farnese.


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LIAN
Per un recupero rapido dell’antico, è stata anche costituita la base dati locale LIAN, accessibile nell’OPAC della Biblioteca in maniera integrata con la base dati SBN. Contiene attualmente oltre 65.000 record ricavati dagli inventari topografici della Biblioteca Brancacciana, certamente la più notevole tra le biblioteche storiche confluite nei fondi della Nazionale, ricca di volumi di pregio compresi tra il secolo XV e gli inizi del XX. 


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Censimento Cinquecentine
Dall’inizio degli anni Ottanta, l’ufficio collabora attivamente con l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico al progetto del Censimento delle edizioni italiane del XVI secolo, che si propone di proseguire nel lavoro di bibliografia retrospettiva italiana iniziato con la pubblicazione dell’IGI (Indice Generale degli Incunaboli delle Biblioteche d’Italia). La pubblicazione di EDIT - il repertorio a stampa che l’ICCU pubblica dopo aver confrontato i dati inviati dalle singole biblioteche – è attualmente arrivata alla lettera D. Il contributo al progetto della Biblioteca Nazionale di Napoli ha messo in luce una media di un migliaio di cinquecentine per ogni lettera (attualmente si lavora alle lettere I-K), cui va aggiunta la completa ricatalogazione delle opere afferenti alla lettera S, più di 1.000 edizioni in 1.500 esemplari.


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CERL – Consortium of European Research Libraries
La Biblioteca Nazionale di Napoli è membro del Apri la pagina collegata CERL - Consortium of European Research Libraries fin dalla sua costituzione, nel 1992. Il Consorzio nasce come una società a responsabilità limitata, con base in Inghilterra, costituita tra grandi biblioteche europee nazionali e di ricerca che si impegnano ad unire i loro sforzi per costituire una banca dati per il materiale librario pubblicato nel periodo della stampa manuale (1450-1830). Attualmente fanno parte del CERL 37 biblioteche.
Lo sforzo del CERL per garantire una migliore e più estesa fruizione delle sue preziose raccolte storiche produce l’HPB (Hand Press Book Database), un archivio collettivo a struttura "grappolare": gli archivi forniti dalle singole biblioteche restano separati, mentre un indice collega trasversalmente i dati, consentendo di accedere ai singoli archivi con un’unica interrogazione. Accessibile via Internet solo nelle biblioteche partner del Consorzio, l’archivio HPB – che contiene attualmente circa 3 milioni di record – è accessibile agli utenti nella Sala Reference risorse digitali.


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