Simone
Weil, Incontri Libertari, a cura di Maurizio Zani,
Milano, Editrice Elèuthera, 2001
Simone Weil (Parigi 1909-Ashford 1943)Nata
in un'agiata famiglia ebrea di Parigi. Scelse di vivere in
povertà e fuori da ogni religione. Fuori anche da ogni partito,
ma sempre socialmente impegnata. La sua vibrante sensibilità
(di "santa laica") unita a una straordinaria intelligenza
ne spiegano la ricorrente "riscoperta". Questa breve antologia
ne offre una lettura specifica: la Weil degli anni Trenta
consonante con il sindacalismo radicale e libertario. La Weil
della critica a Marx, Lenin, Trockij, la Weil della stroncatura
e della aperta polemica con la burocrazia dei partiti della
sinistra tedesca, la Weil che sostiene la lotta degli operai
francesi, la Weil che nel 1936 è volontaria in Spagna come
miliziana nella colonna anarchica "Durruti". E' una Weil poco
nota ma tutta dentro la fase centrale della sua riflessione
filosofica, del suo essere, del suo fare.
Foto
da: http://www.egoisten.de/Gral/weil.ipg
Nota soprattutto per il suo La condizione operaia,
che rievoca una breve ma intensa esperienza come operaia alla
Renault, insegnò filosofia in vari licei francesi fino al
1941, quando le leggi razziali la spinsero a trasferirsi dapprima
negli Stati Uniti e poi a Londra, dove morì di tisi. Altre
sue opere importanti sono: L'ombra e la grazia (Comunità,
1951), Riflessioni sulle cause dell'oppressione e della
libertà (Adelphi, 1983) e Quaderni (Adelphi, 1983-1994).
(seconda e quarta di copertina)
L’opera contiene: Un pensiero inquieto e nota bio-bibliografica
di Maurizio Zani; di Simone Weil: Guerra società e Stato,
La critica di Marx, Lenin e Trockij, La società tecno-burocratica,
La questione tedesca.