Maria
Schiavo, Movimento a più voci. Il femminismo degli anni Settanta
attraverso il racconto di una protagonista, Milano, Fondazione
Badaracco, Franco Angeli, 2002
Un legame prezioso unisce il movimento delle donne agli anni Settanta,
in seguito quasi del tutto occultato. In realtà, inghiottiti dai
drammatici avvenimenti degli anni successivi, gli anni Settanta
sono divenuti una sorta di mito. Intoccabili, o piuttosto da dimenticare.
E invece molto di essi - la vicenda del femminismo, il valore dell'esperienza
personale nel suo stretto legame con quella politica, collettiva
- rappresenta un originale modo di pensare e di vivere la realtà,
e non solo per le donne, che va ricordato e rimesso in pratica.
Con Movimento a più voci Maria Schiavo osa farlo. Sul filo
della memoria ripercorre quegli anni, in un racconto che è un intenso
intreccio di voci singole e di coralità, in cui il passato rivive,
reinterroga ancora il presente.
Maria
Schiavo è nata a Palermo nel 1940. Ha fondato con altre nel 1977
la Libreria delle donne di Torino. Oltre ad articoli e racconti,
ha pubblicato: Macellum, storia violenta di donne e di mercato
(La Tartaruga, 1979); Margarethe von Trotta, ovvero l'onore ritrovato
(Aiace, 1981); Discorso eretico alla Fatalità (Giunti, 1990,
Actes Sud, 1995). Nel 1993 ha curato una raccolta di lettere di
Madame de Sévigné, Alla fìglia lontana. Lettere 1671-1690
(Editori Riuniti, 1993). Nel 1996, nei Quaderni di via Dogana, è
apparso Amata dalla luce, ritratto di Marilyn, ristampato
nel 1999 dalla casa editrice Tre Lune.
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