Malì-Dàfe,
Noiuna, (atto unico), Napoli, evaluna, 2002
Dramma
borghese in un atto di stampo psicologico, diviso in sei scene,
sviluppa, seguendo il metodo deduttivo, la tematica del tradimento,
partendo da un discorso generale che si fa, via via, più
intimo e personale.
L’inevitabile scontro tra le due rivali che si contendono lo
stesso uomo, si trasforma in una sorte di complicità
spontanea: le due donne prendono coscienza di una situazione
dalla quale si sono lasciate sopraffare e trovano in se stesse,
finalmente, il coraggio di riscattarsi, opponendosi alla ipocrisia
ed al compromesso.
Il personaggio maschile, invece, rimane fedele alla propria
natura di “Don Giovanni” fino alla fine, con una coerenza che
disarma. Rappresenta una tipologia di uomo molto diffusa, uomo
nei confronti del quale non è facile formulare giudizi:
c’è un momento in cui le parole convincono per la verità
che esprimono e poi…
Le
autrici Liliana Dama e Maria Ferrara Taglioni, con lo pseudonimo
Malì Dàfe, hanno lavorato a quattro mani.
Liliana Dama è nata e vive a Napoli. Laureata in sociologia,
si occupa da anni di problematiche femminili e attualmente è
vicepresidente di un’associazione di donne.
Maria Ferrara Taglioni è nata e vive a Napoli. Laureata
in filosofia. Ha pubblicato con l’AGE (Lettere Italiane di Alfredo
Guida Editore) due raccolte di racconti: La voce, 1998
e Punto d’incontro, 2000 (candidato al Premio Rapallo
Carige e finalista al Premio Letterario Stefanelli 2001).
(dall’invito della rappresentazione, Napoli, 14 marzo 2003)
Collegamenti
http://www.donne.toscana.it
http://www.progetto-poschiavo.ch
http://www.evaluna.it/
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