Orietta
Pinessi, Sofonisba Anguissola. Un “pittore” alla corte di
Filippo II, Milano, Selene Edizioni, 1998
"E
poi, ne' sei o sette anni pollo a leggere, e poi fallo studiare
o pollo a quell'arte che più gli diletta... E s'ell'è
fanciulla polla a cusare, e none a leggere, chè non sta
troppo bene a una femmina saper leggere" (Paolo de Certaldo,
1320 ca.).
L'Italia del Rinascimento segna per i pittori la conquista di
un nuovo status sociale: non più considerati semplici
artigiani diventano artisti in senso moderno. Da questo fertile
Clima culturale trae vantaggio anche la donna che può
finalmente accedere a nuovi livelli d'istruzione. Sofonisba
Anguissola rappresenta alla perfezione la categoria delle ragazze
della piccola e media borghesia i cui orizzonti culturali si
allargano: l'adulazione di cui fu circondata, soprattutto alla
corte di Spagna, ma in generale da tutti i suoi committenti,
e la pubblicità che fu data al suo successo ebbero un'importanza
storica fondamentale per le artiste che la seguirono. Una donna
era diventata artista di professione e aveva ricevuto da committenti
e critici una straordinaria accoglienza: altre donne la seguiranno
e la sua vicenda sarà splendido esempio per le pittrici
che si affacceranno sempre più numerose sulla scena artistica
europea.
Orietta
Pinessi è assistente presso la cattedra di Storia dell’Arte
Contemporanea della Facoltà di Lingue e Letterature Neolatine
dell’Università degli Studi di Bergamo, dove si è
laureata con una ricerca su “La vicenda pittorica di Sofonisba
Anguissola alla corte di Filippo II”. Ha contribuito alla realizzazione
de "I Pittori Bergamaschi dell'Ottocento"
(Bergamo 1992) e ha partecipato alle ricerche su "II
Premio Bergamo 1939-1942" (Milano 1993) e "II
mito di Ulisse nella pittura a fresco del Cinquecento italiano"
(Milano 1995). Ha pubblicato numerosi articoli su pittori italiani
dell'Ottocento e del Novecento e si occupa di artisti contemporanei
con presentazioni in catalogo.
(quarta
di copertina)
Perché Sofonisba Anguissola? E, soprattutto, perché
il periodo breve (se consideriamo che visse oltre la soglia
dei 90 anni) che ella trascorse alla corte di Filippo II di
Spagna? Anzitutto perché la vicenda della giovane artista
cremonese che, nella seconda metà del'500, raggiunge
una fama europea, rappresenta un unicum nella storia della pittura
al femminile. Per queste ragioni, cui va aggiunto il fatto che
proprio l' esperienza spagnola di Sofonisba è stata,
per secoli, pressoché ignorata, il nostro lavoro si è
sostanzialmente concentrato (almeno per quanto riguarda le opere
e gli eventuali problemi di attribuzione) su quei tredici anni
così fondamentali sia dal punto di vista strettamente
biografico, sia sul piano della valutazione artistica. La ricerca
si presenta con un carattere volutamente documentaristico e
ciò per evitare interpretazioni, magari suggestive sul
piano letterario, ma controindicative se si vuole veramente
far luce con correttezza e precisione. Del resto la bibliografia
anguissoliana abbonda di studi in cui, ignorando i documenti
(o operando una lettura molto personale e, a volte, persino
arbitraria degli stessi) si cede a facili interpretazioni, dovute
al bisogno di proiettare, con totale disinvoltura, la nostra
mentalità "moderna” su un personaggio di ben quattro
secoli fa.
In quest'ottica e per evitare il rischio della vicenda romanzata,
accattivante magari, ma poco accettabile sul piano della serietà
scientifica, si è scelto di dare un filo conduttore
che si basa esclusivamente su dati precisi frutto di una ricerca
condotta personalmente e costantemente confrontati con
i dati emersi dagli studi che, in tempi recenti, sono andati
ad arricchire la già nutrita bibliografia sulla pittrice
cremonese. (da: Prefazione, p. 7)
Sommario:
Prefazione; 1. Una precocissima notorietà;
2. Verso la corte di Spagna; 3. La vita a corte;
4. Quel suo benedetto casamento; 5. I dipinti di
Sofonisba Anguissola in Spagna, problemi di attribuzione; Epilogo;
Note; Documenti.
Collegamenti
http://fun.supereva.it/carmelo111
http://www.women.it/galleriadelledonne
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