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Attività e progetti | Gruppo di ricerca Soggettività Femminili | Teca 1/2004
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Teca delle nuove accessioni 1/2004

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Donne disarmanti. Storie e testimonianze su non violenza e femminismi, a cura di Monica Lanfranco e Maria G. Di Rienzo, Napoli, Intra Moenia, 2003

Questo libro vuole contribuire a rafforzare quella rete di donne, e di donne e uomini, che credono che l’unico modo per costruire il mondo diverso possibile sia usare la forza della nonviolenza.
Vengono perciò riportate molte significative storie della pratica non violenta di alcune donne, dai secoli più lontani ai nostri giorni.
È un prezioso materiale di testimonianze che induce a molte domande: essere donne aiuta alla scelta della nonviolenza, costituisce un vantaggio rispetto all’essere uomini? Le donne sono più portate alla nonviolenza perché considerate meno aggressive visto che la natura le dota del compito di procreare e di occuparsi dei cuccioli?
Conclude infine il libro un articolato manuale di comportamento per l’azione nonviolenta, considerata come una terza via, un’alternativa fra il sottomettersi alle ingiustizie e la reazione violenta contro di esse.

Con i contributi di Imma Barbarossa: Cassandra e Medea, appunti sull’alterità femminile; Giancarla Codrignani: intervista, Non per natura ma per scelta; Maria Grazia Di Rienzo: La visionaria pragmatica, Barbara Deming e Storie di ordinaria non violenza, ritratti e Guida; Monica Lanfranco: Prefazione e Storia di ordinaria non violenza, ritratti e Le donne dei cerchi; Lidia Menapace: Mondare il riso e Una anticipatrice, Rosa Luxemburg; Luisa Morgantini: intervista, Fare la pace con i corpi; Rosangela Pesenti: Donne pace e democrazia e Lisistrata l’ironica e Bertha Von Suttner la rimossa; Dawn Peterson: Il coraggio e il sorriso; Tiziana Plebani: Corpi di pace, corpi di guerra; Vandana Shiva: L’unico imperativo; Starbawk: Perché il bisogno di voci femministe per la pace.

(quarta di copertina)

Ingrandisci - Foto di M. Laporta

Donne disarmanti. Storie e testimonianze su nonviolenza e femminismi è il testo presentato nel mese di febbraio 2004 a Napoli alla Libreria delle donne Evaluna. Il volume ha cinque parti: ideare, annodare, disegnare, raccontare, infine un articolato manuale per l’azione diretta nonviolenta. Nella sua interezza è una raccolta storica/politica di testimonianze su nonviolenza e femminismi.
Durante la presentazione si è discusso sul perché la nonviolenza riguarda la politica delle donne, come si chiede nella prefazione Monica Lanfranco, dicendo che la nonviolenza riguarda il femminismo, poiché la politica delle donne si è espressa com’estranea alla legge del più forte e crea pratiche di relazione e “nonviolenza”.
Il problema iniziale del libro è la necessità di poter rendere reale la parola nonviolenza, che nella nostra lingua italiana non è registrata così come in questo caso si scrive e così come si sente. C’è il bisogno di avere una lingua, che dia significato a tale parola e possa restituire l’impegno e la pratica politica di molte donne. Probabilmente è trovando “le parole della memoria” che si può ideare di rovesciare il sistema di forze ed avere un altro ordine, che rimanda alla vita e trova le parole per dirsi nell’”origine materna”, creando il dire della nonviolenza.

Ingrandisci -  Donne disarmanti. Storie e testimonianze su nonviolenza e femminismi


Le tante storie contenute nel testo, passate e presenti, di donne, che hanno agito nel mondo con pratiche nonviolente, restituiscono una trasmissione per rendere il mondo più umano. Nel presente può divenire, quindi, necessario tenere viva l’esperienza di donne che hanno cercato spesso salvezza per il mondo sottraendosi al terreno dei rapporti di forza ed hanno operato uno scarto, che si rende tangibile attraverso la pratica di relazione nel segno della differenza sessuale.
Il saggio Donne disarmanti testimonia che possono sempre esserci altre modalità per trasformare le dure norme che governano il mondo, comunicando “alle nostre menti e ai nostri cuori”. (N.N.)

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