Femminismo
e lotte di liberazione nei paesi arabo-islamici (Algeria, Egitto,
Palestina, Tunisia). Saggi di Catherine Delcroix, Zine-Eddine
Zemmour, Abderrahman Koudjil, Ahmed Rouadjia, Lilia Labidi,
Islah Jad, Mohamed-Chérif Ferjani, Gema Martín
Muñoz, presentati da Ada Lonni, Torino, L’Harmattan Italia,
2002
Il
volume raccoglie una serie di saggi che illustrano le forme
"ibride" di espressione della modernità al
femminile, in un mondo arabo-musulmano in preda ad un grande
fermento socio-culturale, volto a ridefinire le identità
individuali e collettive.
I saggi, opera di specialisti dai diversi orientamenti, sono
introdotti da Ada Lonni, docente di Storia sociale all’Università
di Torino.
LE
DONNE E LA SOCIETÁ
LO STATUTO FEMMINILE IN ALGERIA E IN EGITTO.
DAI MOVIMENTI DI EMANCIPAZIONE AL RIFLUSSO NEGLI ANNI ’80
Catherine Delcroix
RAGAZZE, FAMIGLIA E VERGINITÁ.
APPROCCIO ANTROPOLOGICO ALLA TRADIZIONE
Zine-Eddine Zemmour
LA POLIGAMIA NEL MAGHREB:
CONTROVERSIE GIURIDICHE
Abderrahman Koudjil
LE DONNE E L’ISLAM
LA LOTTA DELLE DONNE LAICHE IN ALGERIA
Ahmed Rouadjia
IL DISCORSO FEMMINISTA
E L’ISLAMISMO IN TUNISIA
Lilia Labadi
LE DONNE PALESTINESI E
I MOVIMENTI ISLAMISTI
Islah Jad
ISLAM E DIRITTI DELLE
DONNE
Mohamed-Chérif Ferjani
ISLAMISTE E MODERNE
Gema Martín Muñoz
(quarta di copertina)
Il potere così
come si era definito nelle prime ore che seguirono la morte
di Muhammad sembrava escludere infatti a priori ogni ruolo,
ogni presenza, ogni condivisione femminile. Per le donne stava
iniziando il lungo, sconnesso, altalenante percorso che le avrebbe
viste, a seconda dei paesi e dei movimenti storici, più
o meno relegate, più o meno rassegnate, più o
meno ribelli, ma sempre lontane dal potere.
Le parole del Profeta, i suoi insegnamenti, gli hadith
avrebbero aperto la strada ad interpretazioni diverse, talvolta
a strumentalizzazioni cupe e fuorvianti, talaltra a grandiose
esperienze di solare ecumenismo, di rispettosa coesistenza fra
i gruppi e di parità fra i sessi. […] Ma lo sconquasso
vero sarebbe giunto solo dodici secoli più tardi, a contatto
con l’Occidente, con la sua cultura, con la sua ideologia, ma
soprattutto con i suoi eserciti: sarà infatti l’Ottocento,
quell’Ottocento già segnato alla sua nascita dall’anomala
presenza napoleonica nell’Egitto mamelucco, a contaminare, a
costringere al confronto, ad esercitare pressioni più
o meno velate, a scardinare equilibri, ad aprire brecce, a prospettare
orizzonti nuovi. (da: Prefazione di Ada Lonni, p. 7)
Collegamenti
Testimonianze
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Ecologia
sociale
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