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Attività e progetti | Gruppo di ricerca Soggettività Femminili | Teca 1/2004
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Teca delle nuove accessioni 1/2004

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Laura Boella, Le imperdonabili, Etty Hillesum, Cristina Campo, Ingeborg Bachmann, Marina Cvetaeva, Mantova, Tre Lune Edizioni, 2000

Perfezione è la parola chiave dell’imperdonabile: essa riassume un intero catalogo di virtù legate alla verità, alla bellezza, alla aristocrazia: silenzio, attesa, capacità di durare, grazia, leggerezza, ironia, sensi fini, occhio fermo, chiarezza, sottigliezza, agilità, impassibilità. Ma poiché si tratta di perfezione rubata a un mondo che la disconosce o non sa che farsene, scovata nei luoghi e nei generi più diversi, in un grande filosofo o nella mossa di una ballerina, nella rilegatura di un libro o in antiche stoffe preziose, imperdonabile è la non contemporaneità, non essere segno, testimone del proprio tempo, ma stare avanti o indietro rispetto a esso, in ogni caso in posizione eccentrica, senza legami con saperi costituiti o con ideologie.
Imperdonabile è dunque assolutezza, purezza, o almeno l’aspirazione a esse: la cifra, viene subito da dire, della parola e dell’esistenza femminile, in qualunque forma si esprima, teoretica, poetica, religiosa.(Laura Boella)

(quarta di copertina)

Ingrandisci - Donne che lavorano in un laboratorio di rilegatura libri nel XVII secolo

Riprendendo – al femminile – il titolo di una raccolta di scritti di Cristina Campo, il libro è dedicato a: Etty Hillesum: ebrea olandese che ha lasciato nelle lettere e nei diari, scritti nel vivo della persecuzione antiebraica, una testimonianza spirituale in cui temi etici e mistici vengono ricreati in una luce contemporanea;
Cristina Campo: scrittrice segreta e volontariamente invisibile, una delle prime lettrici e interpreti di Simone Weil;
Ingeborg Bachmann: la famosa scrittrice austriaca, il cui lascito intellettuale è tuttora minacciato da pregiudizi e interpretazioni convenzionali;
Marina Cvetaeva: una delle voci più alte della poesia russa, nelle cui lettere e diari si esprime un’avventura intellettuale e umana profondamente legata alle radici della cultura russa e allo sconvolgimento della rivoluzione.
Imperdonabili perché la quasi totale invisibilità delle prime due e l’eccessiva, spesso creatrice di leggende di facile consumo, visibilità e fama delle altre rende impossibile classificarle o inserirle in un ordine, in un contesto.
Imperdonabili perché avanti e indietro rispetto al loro tempo, consumate dalla passione per la perfezione, indecifrabili e ispirate.
Imperdonabili perché carne e specchio dell’imperdonabile della nostra epoca.
Laura Boella concentra la sua attenzione sui testi non strettamente poetico-letterari delle quattro scrittrici. Etty Hillesum ha lasciato solo lettere e diari, Cristina Campo ha scritto pochissimo, rari saggi e poesie, recensioni, preziose traduzioni, articoli sotto pseudonimo, Ingeborg Bachmann e Marina Cvetaeva fanno nascere i loro testi specificamente letterari e poetici dal “drenaggio” di quaderni, lettere, saggi critico-letterari o filosofici. Si tratta di testi caratterizzati dall’importanza della relazione intersoggettiva – amicizia, rapporto autore-pubblico – e all’incontro con ciò che accade sulla scena spesso catastrofica della storia contemporanea.
Laura Boella vede in essi l’espressione di una creatività specifica. Incontrando le lettere, i diari, i quaderni, i saggi delle “imperdonabili”, accade qualcosa di diverso, per quanto strettamente intrecciato, rispetto all’esperienza dell’opera d’arte.
I confini dell’esperienza vengono ridisegnati, l’esperienza viene ampliata, “drenata”, prolungata verso il suo mistero. Scrivere diventa accoglienza, ospitalità, ospitalità, incontro, relazione, amicizia.

Ingrandisci - Donne che lavorano in un laboratorio di rilegatura libri nel XVII secolo

Laura Boella insegna Filosofia Morale all’Università Statale di Milano. Tra le sue pubblicazioni recenti: Hannah Arendt. Agire politicamente, pensare politicamente, Feltrinelli1995; Cuori pensanti. Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein, Maria Zambrano, Tre Lune 1998; Per amore di altro. L’empatia a partire da Edith Stein, (con Annarosa Buttarelli), Cortina 2000.

(seconda e terza di copertina)

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