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Attività e progetti | Gruppo di ricerca Soggettività Femminili | Teca 1/2004
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Teca delle nuove accessioni 1/2004

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Giovanna Nigi, Chi muta, Dio l’aiuta, Napoli, Guida, 2003

Mi ha colpito il suo modo pacato, insieme veloce e attento, di dire le cose, di tessere l'ordito del racconto - persone, volti, sfondi, oggetti. E mi ha colpito la semplicità di una lingua che può essere posseduta soltanto da chi parla non già per ascoltare se stesso; di chi parla e ha un solo obiettivo davanti a sé: prendere l'ascoltatore per mano e trascinarselo dietro in quel labirinto di sensazioni, accadimenti, emozioni, attese, sentimenti che è un racconto. Un racconto che si rispetti ...
… Si tratta di una vicenda complessa che intreccia le vita di due donne vissute in secoli diversi: alla fine dell’800 e alla fine del 900.
Nulla in realtà accomuna queste due esistenze, e tuttavia un filo corre dall’una all’altra: in forma di suggestione, angoscia, bisogno di identificazione, forse follia. Pensarsi un altro è un tema che inquieta la letteratura, non meno della psichiatria, da tempo immemorabile.
I personaggi intorno ai quali ruota il meccanismo narrativo della Nigi sono in realtà tre: Mitina, giovane donna divorata da una malattia inguaribile, la sua governante Felicetta e infine Angelina Bartolomasi, vissuta all’incirca un secolo prima. (da: Prefazione, di Ermanno Rea)

Giovanna Nigi è eugubina e tale si sente, nonostante lavori come giomalista a Roma, dove vive da quando era bambina. Ha collaborato con riviste e quotidiani, fra cui Il Corriere della Sera, il "Venerdì" di Repubblica, Metro, Sandokan.
Angelina Bartolomasi l'ha conosciuta in fotografia nel corso della preparazione di un testo scritto per la trasmissione "Notturno italiano" della Rai, con la quale ha collaborato per qualche anno [Giovanna Nigi trova la foto di Angelina nel libro “Partono i bastimenti” a cura di Paolo Cresci e Luciano Guidobaldi, ed è l’immagine di una donna emigrata in Brasile, una storia infelice e questa immagine ispira il suo personaggio]. Mitina, invece, è stata l'incontro di una notte di Natale, in un treno verso il Sud. Sud che frequenta abitualmente e per lunghi periodi, da quando ha conosciuto le isole di Filicudi e Alicudi. Nel 1997 ha pubblicato con Giulia Macrì Lette e mangiate, ricette di grandi scrittori.

(dalla quarta di copertina)

Ingrandisci - Foto da: Partono i bastimenti

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