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Attività e progetti | Gruppo di ricerca Soggettività Femminili | Teca 1/2004
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Teca delle nuove accessioni 1/2004

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Domestic violence among some Palestinian refugee communities in Lebanon: an exploratory study and ideas for further action (Violenza domestica nelle comunità di rifugiati palestinesi in Libano. Un ampio studio e idee per azioni future), a cura di Aziza Khalidi, Beirut, Association “Najdeh”, 2000

Questo documento è la relazione di una ricerca condotta dall’Associazione Najdeh nelle comunità dei rifugiati palestinesi in Libano. È un resoconto del lavoro svolto per quest' impegnativa ricerca, dove i ritrovamenti erano direttamente incanalati verso un piano di sviluppo per un intervento all’indirizzo del problema. Il fascicolo rappresenta il risultato degli sforzi fatto dai responsabili della raccolta dati, operatori dell’Association Najeh, the Women’s Commision for refuges Women and Children insieme a un indipendente gruppo di ricerca.
Il servizio si indirizza prevalentemente sul problema della violenza domestica, esamina numerosi casi e cause di tale violenza, come pure la relazione tra violenza contro donne e alcuni fattori socioeconomici, i ritrovamenti danno una conoscenza attuale circa la violenza domestica. Si rende evidente che la violenza domestica costituisce un problema tra le popolazioni di rifugiati studiate. Contiene anche una raccolta di informazioni per operare.

(quarta di copertina)

Ingrandisci - Foto da: I wish i were a bird to fly to my home land

Ruolo e obiettivi dell’Associazione Najdeh

Costituita nel 1978, l’Associazione Najdeh è un' ONG registrata e indipendente, che lavora nei e per i campi profughi palestinesi in Libano. Lo scopo fondamentale di Najdeh è di conferire potere alle donne, l’elemento più svantaggiato della comunità dei profughi, fornendo loro gli strumenti necessari per avere un ruolo più rilevante nella loro comunità. Le donne, diventando più produttive e sicure di sé, contribuiscono concretamente a uno sviluppo durevole di tutta la comunità dei profughi palestinesi in Libano.

Najdeh offre molti programmi per raggiungere questi scopi. I suoi programmi comprendono addestramento professionale, alfabetizzazione, tutoraggio scolastico e lezioni di lingua inglese, come pure assistenza sociale, offrendo borse di studio e assistenza sanitaria alle donne e alle loro famiglie. Najdeh ha anche un programma per la Violenza Domestica, con laboratori sui diritti delle donne, sulla violenza domestica e la soluzione dei conflitti. Sono stati inoltre organizzati Centri di consulenza per assistere le donne e i bambini che sono vittime della violenza. Il progetto Al Badia per il ricamo dà lavoro ad oltre 100 donne. In aggiunta al lavoro e allo studio, le donne hanno bisogno di avere la sicurezza che i loro figli siano in buone mani. Questo è uno scopo fondamentale del programma di educazione prescolare di Najdeh, che si realizza attraverso le scuole materne. Inoltre le scuole materne offrono ai bambini svantaggiati la possibilità di apprendimento e di gioco creativo. Si organizzano anche, fra l’altro, attività estive per i giovani. Le attività per l’acquisizione di una coscienza sociale sono organizzate in concomitanza ai relativi programmi (gli argomenti sono: i diritti delle donne, i diritti dei bambini, la violenza domestica, la salute in rapporto alla riproduzione ecc.). Il personale di Najdeh è composto per lo più da donne e membri della comunità dei campi profughi.
L’associazione Najdeh opera in 26 centri, 24 dei quali sono situati in nove campi profughi. Tuttavia essa si rivolge anche ad altri campi, soprattutto per le attività per l’acquisizione di una coscienza sociale. Najdeh lavora in tutte le regioni: Beirut, Sidon, Tyre, North e Beqaa. Najdeh crede che i suoi programmi, che raggiungono circa 4000 profughi l’anno, abbiano un tangibile impatto sulle donne e i bambini. L’associazione è anche impegnata in attività di difesa dei diritti, promuovendo così ulteriormente i diritti dei palestinesi, specialmente il Diritto al Ritorno.

Violenza domestica

È un programma che ricopre l’intero territorio libanese. Il campione è costituito dal 90% delle donne palestinesi e 10% libanesi. L’associazione Najdeh lavora su questi temi in collaborazione con un'altra associazione, AISHA. Aziza Kalidi è la responsabile della progettazione e Majda della ricerca.
Prima si sono organizzati programmi di formazione per lo staff. Successivamente si sono creati dei centri di accoglienza per le donne. La violenza sessuale è inserita nel programma più generale di analisi della violenza ed emerge solo quando le donne hanno l’opportunità di parlarne direttamente. Per tale motivo si è voluto stilare un questionario che rimane anonimo. Si può, volendo, risalire alla famiglia delle donne che hanno riempito i questionari e si opera solo con la famiglia di appartenenza.
I dati raccolti sono stati analizzati attraverso rilevazioni a campione. Il primo livello di questionario è teso ad ottenere uno screening per elevare la consapevolezza delle donne. Il secondo livello ha come obiettivo l’ascolto delle donne, ed è solo attraverso la posizione dell’ascolto che è possibile ottenere un affidamento; le donne che hanno scelto di formare una relazione con le operatrici sono indirizzate ai successivi Work shop. I dati rilevati s' inseriscono in una griglia che analizza: Consapevolezza – Attitudini – Strumenti.
Per ora non è avvenuta nessuna possibilità di impatto sociale poiché i vari gruppi confessionali producono autonome legislazioni e non si ha un reale diritto di famiglia. [queste informazioni sono ricavate da un incontro delle responsabili del progetto a Beirut con alcune Donne in nero di Napoli nel settembre 2003]

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