Paola
Borgna, Sociologia del corpo, Roma-Bari, G. Laterza,
2005
In
questo libro si parla di tutti quei corpi – i corpi delle tecnologie
biomediche, della chirurgia estetica, della body art e del body
building – e di altri ancora – i corpi dell’anoressia, i corpi
del cyberspazio, i corpi postumani, per esempio – come realtà
oggettive socialmente prodotte e costruite. Per farlo,
ci si avvale di una consistente letteratura interdisciplinare
(sociologica, antropologica, filosofica, storica, dei women’s
e dei cultural studies) improntata in vari modi ai
concetti di costruzione sociale del corpo, di rappresentazioni
del corpo e di politiche del corpo. Essa afferma
che comportamenti, morfologia e perfino fisiologia dei corpi
sono l’esito di un insieme di processi attraverso i quali ciascuna
società agisce sui corpi (per tal via costruendoli,
letteralmente). Detti processi sono in-formati da rappresentazioni
(o modelli) sociali del corpo, di suoi aspetti o di sue
funzioni: rappresentazioni quasi sempre implicite, condivise
nei tratti fondamentali dai membri di una società, parti
delle quali costruite e diffuse da attori sociali specializzati,
che esercitano una funzione normalizzatrice. I medesimi processi
sono all’opera nella vita quotidiana sotto forma di pratiche
più o meno routinarie relative al corpo, e sono politici
nel senso più puro del termine per il loro essere volti
al controllo della varietà sociale; in ciò riflettendo
e rinforzando (o cambiando) la distribuzione del potere tra
gli individui.
Ciascun capitolo apre su un’immagine che introduce ad uno specifico
tema – rispettivamente la gravidanza, la definizione di morte,
gli ambienti sociali on-line; per quel tramite, a luoghi classici
come parte del pensiero femminista e il pensiero foucaultiano,
neo-classici come il bio-diritto e la bioetica, ed emergenti,
come ad esempio la letteratura sulla comunicazione prostatica,
di riflessione sul corpo. Le immagini (un controllo ecografico
in gravidanza, un caso di morte celebrale, uno stupro virtuale),
prima che arteficio espositivo, sono icone del corpo. Del corpo
veicolano modelli; della sua costruzione sociale costituiscono
parte dei contenuti, ma anche degli esiti. (da: Introduzione,
pp. VI-VII).
Paola
Borgna è professoressa di Sociologia all’Università
di Torino. Ha curato Corpi in azione. Sviluppi teorici e
applicativi di un modello dell’attore sociale (Torino,
1995) e La tecnologia per il XXI secolo. Prospettive di
sviluppo e rischi di esclusione (con Paolo Ceri, Torino,
1889). È autrice di Immagini pubbliche della scienza.
Gli italiani e la ricerca scientifica e tecnologica (Torino,
2001). (da p. 153)
Dall’indice:
Introduzione; 1 – Corpo a corpo: 1.1 – Corpi dal
femminismo; 1.2 – Corpi docili; 2 – Da un corpo
all’altro: 2.1 – Corpi della medicina; 2.2 – Corpi
flessibili; 2.3 – Corpi del diritto e corpi dell’etica;
3 – Corpi senza corpo: 3.1 – Corpi nella Rete; 3.2
– Corpi in rete; Per una sociologia del corpo.
Collegamenti
http://www.recensionidilibri.it
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