Emilce
Dio Bleichmar, Il femminismo dell’isteria. I disturbi narcisistici
della femminilità, Milano, Raffaello Cortina, 1994
Alle
origini della psicoanalisi vi è un debito con l’isteria:
è per suo tramite che Freud arriva a definire l’importanza
dei conflitti sessuali come causa delle nevrosi. Oggi, paradossalmente,
è a tale debito che si deve la stasi nelle ricerche su
questo disturbo, chiuso da una lettura ridotta dei diversi fattori
che intervengono nella sessualità. La psicoanalisi pare
intimidita dalla eventualità di mostrarsi infedele nei
confronti del suo creatore e l’isteria paga il prezzo di questo
omaggio. […] Nella teoria dell’isteria, la sessualità
non viene limitata al contenuto del fantasma o a motivo della
repressione. Funziona piuttosto come operatore teorico atto
a fondere la struttura globale di quel fenomeno tutto da studiare
che è la soggettività femminile. I problemi connessi
all’identità di genere restituiscono qui inevitabile
complessità a tale concezione. Avvalendosi di questo
concetto come categoria di analisi, e insieme della distinzione
tra sesso e genere, Emilce Dio Bleichmar indica i riferimenti
all’identità di genere presenti nell’opera freudiana
(anche se non formulati come tali), contorna lo spazio che tale
identità occupa nella sessualità, spiega il fenomeno
dell’isteria nella donna come manifestazione di rifiuto nei
confronti degli stereotipi riguardanti la femminilità,
e, infine, descrive, attraverso gli schemi dell’identità
di genere, i fantasmi sessuali, identificandone il raggio d’azione
e le regole che li determinano.
Emilce
Dio Bleichmar, psichiatra e psicoanalista formatasi nell’ambiente
dell’Associazione psicoanalitica argentina, è docente
presso l’Università Pontificia Comillas di Madrid e direttrice
del Seminario di studi sulla donna dell’ELIPSIS. Nel 1982 ha
pubblicato Temores y fobias. Condiciones de génesis
en la infanzia, e, nel 1991, La depresión en
la mujer. La sua ricerca muove dall’innesto sulla psicoanalisi
degli apporti provenienti dal femminismo.
(dalla
seconda e terza di copertina)
Come
sentirsi donna, vivere un’identità femminile realizzata
e valorizzata senza con ciò accettare una condizione
di inferiorità? Come realizzare una differenza senza
disuguaglianza? È questo il dilemma che l’isterica esprime,
dando corpo ad un interrogativo al quale il femminismo non ha
ancora saputo rispondere.
Attraverso questa riformulazione dell’intenzionalità
isterica, Emilce Dio Bleichmar connette la dimensione scientifica
con quella politica, offrendo così alle donne una prospettiva
entro la quale procedere insieme verso la propria ricomposizione,
senza dover scegliere tra sessualità e narcisismo maturo,
rinunciando, per esistere, a una parte di sé. (da: Prefazione
di Silvia Vegetti Finzi, p. XIII)
Dall’indice:
Prefazione all’edizione italiana, Silvia Vegetti Finzi;
Prologo, Marie Langer; Introduzione; Parte
prima: La femminilità; 1 – Genere e sesso;
2 – Femminilità primaria e secondaria;
3 – Io ideale femminile primario; 4 – Smarrimento
dell’ideale femminile primario; 5 – Genere e narcisismo;
6 – Ricostruzione della femminilità; 7 – Super-io
femminile e morale sessuale; Parte seconda: Le isterie;
8 – L’enigma semiologico, nosologico e interpretativo;
9 – Conversione; 10 – Infantilismo e/o psicotizzazione
dell’isteria della teoria; 11 – Gallicismo e/o narcisismo
dell’isteria; 12 – La femminilità e/o normalità
dell’isteria; 13 – Dora, omosessualità o disturbo
narcisistico del genere? Quadro freudiano di comprensione dell’isteria;
14 – Isteria e identità di genere.
Collegamenti
http://www.ecologiasociale.org
http://www.pol-it.org
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