Ricette
di solidarietà: l’impegno umanitario delle donne.
Iniziativa della Commissione Pari Opportunità della Regione
Campania a sostegno delle bambine e dei bambini del Sud- est
asiatico colpiti dal maremoto. (In cop.: Consiglio Regionale
della Campania Commissione Regionale per le Pari Opportunità),
[Napoli, 2005]
La
nostra solidarietà nei confronti dei paesi colpiti dal
maremoto si concretizza in una piccola pubblicazione di ricette
di cucina, tra qualche poesia e foto. […] Le donne non sono
tutte uguali; i percorsi di crescita, le forme rappresentative,
la memoria storica, sono diverse per ognuna di noi. Ciò
nonostante sappiamo per esperienza che i conflitti per le diverse
appartenenze sono per noi una risorsa utile, non solo ad andare
avanti, ma a far si che il nostro lavoro non produca mai la
riduzione ad un’unica voce, pensiero o progetto.[…] La nostra
speranza è di avvicinarci a tutti i sopravvissuti alla
tragedia, in particolare ai bambini e alle donne, con un gesto
semplice che valorizza il fare più che il dire, gesti
cari alla vita e alla quotidianità di ogni giorno.
Noi e loro così più vicini/e. La vita rinasce
dopo essere scampati alla morte, dalla necessità di cose
primarie come un tetto sicuro, ritrovarsi, consumare del cibo
insieme. […] La gestione della casa, palestra quotidiana di
tutte le donne, (anche la donna assente per tutto il giorno
si preoccupa di garantire l’approvvigionamento utile alla sua
famiglia) significa metodo, responsabilità e visione
d’insieme, doti queste essenziali per il buon governo delle
città e del Paese,.
Servirsi delle tante cose che le donne sanno fare, della loro
sconcertante volontà, del loro amore per le relazioni,
della loro ostinata pazienza significa garantirsi un rapporto
più aderente alla realtà.
Anche dove prevale la catastrofe, come nel caso dello tsunami,
oltre i necessari aiuti umanitari materiali, pensiamo sia opportuno
fornire segnali di speranza, avvalersi, per la ricostruzione,
della sapienza e della capacità delle donne. (da:
Vi chiederete perchè, Commissione Pari Opportunità
della Regione Campania, pp. 4-5).
A
mio figlio Rocco, che aveva 4 anni, un giorno chiesi: che ti
fa pensare la parola mamma? “nutrita” mi rispose.
In quella rappresentazione di me, bellissima, immediata, ho
capito che c’erano le tante torte appena sfornate e le favole
prima di dormire; poi, diventato più grande, qualche
soufflé al prosciutto insieme a spiegazioni di storia.
Il “nutrimento”, quello materiale del cibo, è inscritto
nella cura che le donne da sempre hanno donato a figli, uomini,
anziani; chi pensa che questa è una risorsa quotidiana
da viversi in privato non sa che ormai è inscritta come
opera di civiltà, pubblica delle donne.
Per questo politicamente riconoscibile come essenziale, dunque
rappresentabile come memoria simbolica.
Immaginiamo, solo per un attimo, che una donna, sia essa madre
moglie tata cameriera si rifiuti di provvedere a questo essenziale
bisogno … che ne sarebbe della vita e della sua economia?
Le tante vittime dell’ultima catastrofe sono state deprivate
di tutto quel “nutrimento”, storia e cultura di popoli.
I bambini che anche nella situazione di grande sofferenza, più
degli altri, sentono il vitale bisogno del nutrimento e non
dimenticano la forza dirompente del gioco.
Ai bambini dedico una ricetta fatta da altri bambini, di una
scuola di Napoli, perché si continui ad ascoltarli, a
rispettarli tutti, a credere nelle loro capacità di ricostruire
le cose, la vita. (da: Lucia Mastrodomenico, Componente CRPO,
p. 48)
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Per
fare un giorno migliore basta un po’ di verde riso.
Per ritrovarsi uniti, semi di finocchietto, capperi
e pinoli.
Per rallegrare il cuore, cacio e pepe nero.
Per riprendere le forze, pane in quantità.
Per cantare insieme, menta cedrina e chicchi di caffè.
Per sognare, zucche di magia e pomodori d’allegria.
Per giocare bambini e bambine, nascosta per voi, cioccolata
a volontà.
Per riconquistare la spensieratezza, peperoncino e vino
rosso.
Per alleviare il dolore, un po’ di nocino in più.
Per sperare in un futuro migliore, basilico, cannella
e chiodi di garofano.
Per credere alla vita, grano e fiori d’arancio. (da:
Con le nostre ricette un pout-pourri di ottimismo,
p. 6)
Peccato
(di Fabrizia Ramondino)
Le
mie mani
Sono sempre dentro la vita
Per reggerla.
Peccato
Per chi non è vicino
Al bambino che sfoglia.
Per
chi non capisce
Come si annoda
L’acqua. (da: p. 3)
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Collegamenti
http://www.cittadelledonne.info/
http://www.storia.unina.it/
http://www.unicef.it
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