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Teca delle nuove accessioni 1/2005

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Edwige Antier, Elogio della madre. Riscoprire l’importanza dell’istinto materno nella crescita dei figli, Milano, Mondadori, 2001

«Madre, troppo spesso sei criticata nella società. È ora di dichiararlo a gran voce: tu sei straordinaria, unica, strutturante e benefica. Indispensabile per tuo figlio».

(dalla quarta di copertina)

«Ma come! Non lo allatti al seno?»
«A sei mesi lo allatti ancora? Ma tu sei troppo fusionale!»
«Torni già a lavorare? Poverino, è ancora così piccolo!»
«Non lo mandi all’asilo? Quando lo renderai un po’ autonomo?»
Qualsiasi cosa facciano, le madri sbagliano. E vengono regolarmente colpevolizzate. Di recente, poi, numerosi fatti di cronaca nera che hanno visto protagonisti giovani adolescenti, sono stati interpretati spesso da psicologi e addetti ai lavori come il frutto di una mancata corretta educazione, quasi una colpa dei genitori.
Edwige Antier si ribella a queste accuse e prende le difese delle mamme. Nel suo Elogio della madre, che parte da un’intuizione semplice quanto importante, afferma che, con buona pace di alcune femministe, l’istinto materno esiste, e bisogna ricominciare a dargli ascolto; che è necessario tornare alla spontaneità nei comportamenti e rivalutare l’affetto, requisiti essenziali per la crescita e lo sviluppo armonico e sereno dei figli. Chi predica il rigore dei principi educativi – l’allattamento a ore fisse, il sonno in una stanza lontana da quella dei genitori, l’iscrizione all’asilo nido fin dai tre mesi di età – rischia di spezzare il rapporto intimo e protetto tra la madre e il bambino da cui dipende la felicità di entrambi.
Oggi la società è cambiata, sono frequenti le mamme single, mutano i ruoli parentali, la donna deve conciliare vita lavorativa e maternità. Ma «il riconoscimento dell’importanza del ruolo materno non rimette in discussione né l’attività professionale della madre, conquista fondamentale per la sua dignità e la sua sicurezza, né l’organizzazione delle forme di custodia, né il ruolo del padre e quello degli insegnanti. Al contrario, vedremo in che modo tutti questi elementi, come i pezzi di un puzzle, devono essere assemblati per aiutare la madre a far crescere il bambino rispettando ciò che le detta l’istinto». Perché il suo è un ruolo che lei soltanto e nessun altro può svolgere.
Una diretta e appassionata difesa della madre destinata a tutti i genitori, ma non solo a loro.

Edwige Antier, pediatra, diplomata psicopatologia infantile, ha scritto numerose opere di successo, tra cui J’aide mon enfant à se concentrer (1999) e Elever mon enfant aujourd’hui (2001). In Francia è celebre anche come conduttrice e animatrice di trasmissioni televisive di argomento pediatrico e psicologico.

(dalla seconda e terza di copertina)

Dall’indice: 1 – Perché oggi è necessario difendere la causa della madre?; 2 – Tutte colpevoli?; 3 – L’istinto materno esiste, lo vedo ogni giorno; 4 – E l’istinto paterno?; 5 – Maschio o femmina, un’esperienza diversa; 6 – È giusto parlare di «lingua materna»; 7 - L’onore di lavorare; 8 – Le difficili separazioni tra madre e bambino; 9 – Quando nasce il secondogenito; 10 – Cronaca di un divorzio annunciato; 11 – Così fragile, la madre…; 12 – Madri di altri tempi e madri e madri di altri paesi.

Collegamenti

http://www.marcovasta.net
http://www.museomadre.it/



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