Scritture
femminili e Storia, a cura di Laura Guidi, Napoli, ClioPress,
2004
Il
volume raccoglie gli interventi presentati al convegno “Scritture
femminili e Storia (sec. XIX-XX)”, organizzato nel maggio
2003 dall'Università di Napoli Federico II e dalla Società
Napoletana di Storia Patria. Nell'Italia dell'Ottocento la scrittura,
un tempo appannaggio di ristrette élite femminili, diviene
pratica quotidiana, soprattutto nella forma del diario e, ancor
più, della lettera, per molte donne della classe media.
Un variegato sguardo femminile, dunque, lascia numerose tracce
scritte e queste narrano la fase cruciale di costruzione della
società nazionale. Il “lungo Ottocento” e, soprattutto,
l'età liberale vedono, poi, un crescente accesso femminile
alla scrittura pubblica: narratrici, saggiste, pubbliciste si
moltiplicano e contribuiscono alla formazione dell'opinione
pubblica oltre all'elaborazione della cultura nazionale. Ma
gli scritti delle donne restano, molto spesso, oscuri o poco
visibili al di là dei circuiti ristretti entro cui vennero
prodotti: il compito di rappresentare la memoria storica nazionale
viene riconosciuto solo alle testimonianze maschili. Oggi l'opera
appassionata e infaticabile di studiose e centri di ricerca
riscopre negli scritti delle donne la storia plurale che questi
ci narrano. […]
Laura Guidi insegna Storia Contemporanea
e Storia delle Donne e dell’Identità di Genere presso
l’Università di Napoli “Federico II”, nell’ambito della
quale è stata, inoltre, una delle promotrici del corso
di Dottorato in Studi di Genere. Ha pubblicato numerosi saggi
e volumi di storia sociale e di storia delle donne nell’età
contemporanea.
(dalla
quarta di copertina)
[…]
La pluralità di percorsi femminili nell'Ottocento, occultata
dal modello borghese omologante della madre virtuosa segregata
nello spazio domestico, emerge - come sa chi svolge ricerca
in questo campo - solo grazie a strategie, indiziarie e sistematiche,
capaci di rintracciarla entro inventari, cataloghi, fondi archivistici
nei quali molto spesso il soggetto femminile scompare, incapsulato
entro quello maschile: tipico il caso di carteggi femminili
corposi catalogati sotto il nome di un uomo-marito, padre, fratello,
maestro. Alla fine di questo lavoro di scavo la presenza femminile
emerge in forme spesso impreviste o addirittura sorprendenti,
certo non riassumibili nei modelli canonici della femminilità
ottocentesca. Gli scritti di patriote, educatrici, femministe,
scrittrici, di ribelli e di anti-moderne nostalgiche del vecchio
ordine, o semplicemente di testimoni coinvolte loro malgrado
nei grandi cambiamenti in atto, dispiegano davanti ai nostri
occhi le relazioni sociali nel loro quotidiano prodursi. Le
scritture epistolari, in particolare, ci restituiscono un quadro
vivo dei rapporti familiari, amicali, politici, professionali
(di cui lo scambio epistolare stesso è parte integrante).
Come si è detto, le nostre ricerche si misurano sempre
- e, in particolare, nella fase iniziale di ognuna - con problemi
di invisibilità, riconosciuti, ormai, dalle stesse istituzioni,
nell’ambito delle quali si moltiplicano i cantieri di lavoro
volti a restituirci le scritture delle donne del passato, ad
elaborare metodi, procedure, strumenti “tecnici” a tal fine.
(da: Introduzione di Laura Guidi, pp. 9-10)
Dall’indice: I. Scritture femminili, tra dimensione privata
e sfera pubblica. Problemi di visibilità -Alessandra
Contini, Archivio per la memoria e la scrittura delle donne:
bilanci e prospettive; Maria Luisa Betri e Maria Canella,
Conservazione e visibilità di carteggi del primo Ottocento:
alcuni casi lombardi; Maria Pia Casalena, Alla ricerca
delle scritture femminili. Un'esperienza di catalogazione tra
strumenti tradizionali e nuove tecnologie; Annunziata Berrino,
Dai fondi della Biblioteca della Società napoletana
di storia patria. Scritti di donne pubblicati tra il 1840 e
il 1915; Monica Pacini, Giornali femminili toscani
dell'Ottocento: presenze, scritture e modelli; Adriana
Valerio, Archivi e scrittura religiosa femminile.
Il caso napoletano; Fabiana Cacciapuoti, Catalogazione
come visibilità: esperienze e scritture tra Otto e Novecento.
II. Scritture ed esperienze di donne nell'Italia in formazione
- Mariolina Rascaglia, Da madre a fìglia: percorsi
ottocenteschi del sapere di genere; Maria Angarano, Sorelle,
(non) madri, nipoti, tra pietas cristiana e passione risorgimentale;
Laura Guidi, Relazioni epistolari di Enrichetta di Lorenzo;
Angela Russo, “Alla nobile donzella Irene Ricciardi".
Lettere di Giuseppina Guacci Nobile; Tonia Romano, Corrispondenze
femminili nel carteggio Ranieri (1855-1865); Giuliana Boccadamo,
Modernità e antimodernità: fondatrici e rivoluzioni;
Francesca Bellavigna, I diari di Eleonora Ludolf Pianell
(1863-1891); Elena Sodini, Il fondo Bevilacqua: un
itinerario tra famiglia, patriottismo femminile ed emancipazione;
Francesca Ciancio, L'Africa delle Italiane; per uno studio
di genere sull'esperienza coloniale; Anna Grazia Ricca,
“...che non ci vorrei stare nemmeno una notte...”. La storia
di Saveria: lettere di un'internata nel manicomio di Aversa.
Collegamenti
http://www.storia.unina.it/cliopress/guidi.html
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