Fondo librario"Soggettività femminile"
Teca
delle nuove accessioni
2/2004:
Lavori, talenti e abilità a partire dall’agire
di donne
La
presenza delle donne nel mercato del lavoro è cresciuta
enormemente ed è cresciuto, anche, il livello della loro
qualificazione. Il lavoro non è più quello di prima,
nelle forme, nei modi, nei tempi. Il tramonto dell’era del lavoro
tradizionale imperniato sullo sforzo fisico, a favore di quello
che privilegia le intelligenze, le competenze, le comunicazioni,
si è dimostrato un vero vantaggio per le donne.
Per accedere al mercato del lavoro, infatti, è necessario
erogare “soggettività”: mettere cioè, a valore relazioni,
capacità comunicative, linguaggio. E queste sono qualità
molto “femminili”. In una società che va prendendo un segno
marcatamente femminile, bisogna registrare una crescente femminilizzazione
del lavoro: “lavoro vivo”, che da scacco all’alienazione ed è
comunicativo. “Lavoro vivo” è il termine con il quale «s’intende
anche la diffusione di un modello di disponibilità considerato
finora tipico del lavoro femminile: entrate e uscite dal mercato,
mobilità, flessibilità, e marginalità»;
un lavoro staccato dal territorio, privo di luogo, è il
nuovo modello produttivo e sociale.
È vero che «la fine della società del
lavoro può rappresentare un’occasione, ma, per essere
tale, va governata. Ed il governo della realtà ne
richiede una lettura attenta, uno “stare alle cose” che
non ne occulti contraddizioni e difficoltà» ( Iaia
Vantaggiato) in un’era di globalizzazione e attraversata
da grandi conflitti.
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