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Attività e progetti | Gruppo di ricerca Soggettività Femminili | Teca 2/2004
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Teca delle nuove accessioni 2/2004

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In Opera. Arte contemporanea ed infanzia, a cura di Melita Rotondo, Napoli, [2002]

Riteniamo che la difesa e la valorizzazione dei tanti e diversi patrimoni culturali presenti in Europa, rappresenti la condizione indispensabile perché l’Europa non divenga per tanti sinonimo di omologazione, perdita di identità o, peggio ancora mortificazione delle diversità. Proprio per questo l’Assessorato alle Politiche Formative della provincia di Napoli, ha voluto essere tra i sostenitori del progetto “In Opera” teso a divulgare tra i giovani la conoscenza e l’amore per l’arte contemporanea educando gli studenti e le studentesse a “vedere la bellezza” ed ad apprezzare l’innovazione. (dall’intervento di Angela Cortese, pp.8-9)

Ingrandisci - foto da: In Opera. Arte contemporanea ed infanzia

Oggi finalmente vedo i risultati, materiali vivi, pieni di colori, di amori, di speranze. Non so, perché non ho competenze specifiche, se sono importanti dal punto di vista estetico; so, da donna di scuola che lo sono per la scuola che si è aperta ad un incontro fecondo, finalmente libero da vincoli. Tali mi sono sembrati infatti quei prodotti, che immediatamente rimandano ad un’operosità realizzata con gioia in una situazione comunicativa nella quale l’artista è stato capace di orientare il ragazzo, senza chiuderlo imponendogli percorsi e dove quest’ultimo lo ha spinto con la sua ingenuità verso sentieri rinnovati, realizzando insieme un intervento leggero, dove è evidente la gioia di fare. (dall’intervento di Laura Capobianco, pp. 19-20)

In un arco temporale di due settimane artisti e ragazzi condividono con naturalezza l’esperienza della creazione artistica e nessuno vive da osservatore la magia che permea l’aria: qui l’artista non è il loro insegnante che l’intrattiene con attività di manipolazione ovvero un animatore che li invita ad un gioco; egli è una persona che come lavoro fa l’artista ed è lì ad organizzare un laboratorio inteso come il luogo della creazione di un’opera d’arte […]
I bambini vedono perché sono desiderosi di sogni da realizzare.
Gli artisti vedono perché sono capaci di dare corpo alle illusioni ed inventare quotidianamente sottili alchimie per tenere la disperazione fuori della porta dell’anima. (da: Introduzione di Melita Rotondo, pp. 23-24).

Ingrandisci - foto da: In Opera. Arte contemporanea ed infanzia

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