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Attività e progetti | Gruppo di ricerca Soggettività Femminili | Teca 2/2004
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Teca delle nuove accessioni 2/2004

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Leggendaria. Libri, letture, linguaggi, Roma, a. 8, n. 42, dicembre 2003

Si segnala l’articolo di Patricia Laurence, Un modello di lavoro critico, in memoria di Carolyn Heilbrun a p. 20.

Ingrandisci - Pietro Sapretti, Donna emancipata

[…] Sappiamo ciò che ha realizzato. In un garbato stile colloquiale – come se fosse seduta in poltrona a parlare con delle donne in un ambiente intimo – scrisse Writing a Woman’s life (1988) sul modo in cui le storie di donne sono cancellate nella nostra cultura. IL suo lavoro femminista più autorevole, uno dei primi a fornire alle altre un modello di lavoro critico, fu Toward a Recognition of Androgyny: Aspects of Male and Female in Literature (1973). […] sostegno di Heilbrun alla carriera sua e di molte donne e anche dei suoi contributi finanziari a un fondo per donne vittime di abusi costituito per mandarle a scuola. Questo argomento delle carriere femminili, particolarmente in ambiente accademico, era una delle sue preoccupazioni. In occasione del pensionamento dalla Columbia University nel 1992, Heilbrun si scagliò contro la politica di discriminazione della Columbia contro le donne, particolarmente le femministe della sua generazione. Il suo discorso fu riferito per esteso in un articolo in prima pagina del New York Times, a testimonianza della sua autorevolezza. “Quando ho parlato con forza delle questioni femminili, mi hanno fatto sentire a disagio nel mio stesso dipartimento, tenuta fuori da sedute di consiglio decisive, messa in ridicolo e ignorata” Nella stessa posizione di altre minoranze nelle istituzioni del tempo – afro americane, e ebree – fu, tuttavia, la prima donna a occupare una cattedra del dipartimento di Inglese. Lasciando quell’incarico trent’anni dopo, fu “scioccata, quasi dal momento stesso in cui lasciai la Columbia, da quanto poco mi mancasse”. (da: Un modello di Lavoro critico di Patricia Laurence, p. 20).

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