Torna alla homepage della Biblioteca Nazionale di Napoli  
Apri la pagina dei contatti
Attività e progetti | Gruppo di ricerca Soggettività Femminili | Teca 2/2004
> Home
> News
> Guida rapida
> I servizi
> Le sezioni
> Fondi e raccolte
> Attività e progetti
  > Mostre e pubblicazioni
> Ufficio Progetti Europei
> Ufficio Libro Antico
> Gruppo Soggettività Femminili
> Sezione sulla Diversità
> Progetti in corso
> Percorsi bibliografici
> Biblioteca digitale
> Risorse nel web

 


Teca delle nuove accessioni 2/2004

torna a teca 2/2004

Elizabeth Perle McKenna, Donne che lavorano troppo. Vita privata, lavoro e identità, traduzione di Arianna Dagnino, Milano, Mondadori, 2002

“La mia storia è il sogno di ogni donna in carriera. Oppure è il peggiore degli incubi. Con tutta probabilità è probabilmente un po’ entrambe le cose . Un giorno, dopo anni di dedizione al lavoro, dopo aver tratto grandi soddisfazioni dalla mia attività ed aver collezionato una lunga serie di successi, entrai nell’ufficio del mio capo e mi licenziai”.
Con queste parole Elizabeth Perle McKenna inizia a raccontare […] e introduce questo suo saggio pionieristico, basato su centocinquanta interviste a donne che erano state giornaliste, manager, avvocati ecc., e hanno poi abbandonato la carriera.
Denominatore comune a questa loro esperienza di allontanamento dal “mondo del lavoro” è un fraintendimento di obiettivi e di valori. Negli ultimi vent’anni molte donne si sono buttate anima e corpo nel lavoro, accettando regole del gioco che si adattano anche ai loro padri – i quali avevano a casa una moglie che si occupava di tutto - e una definizione “maschile” di successo, fondata esclusivamente sui risultati economici e di carriera. […] spesso si sono trovate costrette a scegliere: diventare super-manager senza orari o rinunciare del tutto al lavoro per poter essere angeli del focolare e madri devote. Un dilemma che le ha gettate in una profonda crisi: nel primo caso si sono sentite private del diritto di dedicarsi al proprio compagno, ai figli o agli hobby; nel secondo, invece, sono state escluse dall’ambito professionale, tanto faticosamente conquistato in un secolo di lotte e oramai imprescindibile in un’esistenza completa.
Ma davvero le donne, all’alba del terzo millennio, sono obbligate a questa dolorosa scelta? Secondo la McKenna, esiste una terza via. Per individuarla le donne, devono rivedere la gerarchia dei loro valori, affrontare in modo diverso il lavoro (attenzione, non rinunciarvi!) e dare una definizione “femminile di successo”. Così potranno finalmente scoprire un nuovo equilibrio fra carriera e vita privata.

Ingrandisci - Manifattura di Palermo. Reparto di sigarette

Elizabeth Perle McKenna, laureata alla Yale University, ha lavorato per diciotto anni nell’editoria, arrivando a ricoprire alti ruoli dirigenziali in alcune fra le più importanti case editrici americane, prima di abbandonare il posto e scrivere questo libro. Oggi vive a New York con il marito e il figlio.

(dalla seconda e terza di copertina)

Ingrnadisci - Contadine nel leccese. Trapianto di tabacco

Dall’indice: Introduzione; 1 - Grandi aspettative; 2 - La fotografia del successo; 3 - Il prezzo del successo; 4 - Il lavoro non funziona più; 5 - Resistenza al punto di svolta; 6 - L’importanza del danaro; 7 - Cambiamento; 8 - Lavoro che funziona; 9 - Uomini, lavoro, identità; 10 - Equilibrio e significato.

Collegamenti

Apri la pagina collegata http://www.macrolibrarsi.it/_saggistica_donne_.php
Apri la pagina collegata
http://www.comune.empoli.fi.it/biblioteca/iniziative/donne/bibliodonna/2003/txt/24.htm


torna a inizio pagina