Marea. Donne: ormeggi, rotte, approdi.
Trimestrale di saperi delle donne, Genova, Erga edizioni, n. 2,
giugno 2004 [In cop.: Lavoro, lavori. Rinunce, compromessi,
bisogni e desideri]
Di certo non è usuale che nel numero estivo si
parli di lavoro; eppure, augurandovi di avere la rivista tra le mani
in un luogo di villeggiatura e in un momento di tranquillità abbiamo
scelto proprio di offrirvi alcune riflessioni su questo argomento.
Il lavoro: la meta principale delle lotte per l’emancipazione, che
ha consentito alle donne di buona parte del mondo di raggiungere
l’indipendenza economica, e con essa la libertà. Ma quali sono oggi
i prezzi che le donne, nei paesi poveri come in quelli ricchi,
pagano per lavorare? E quale l’intreccio tra l’abbandono del lavoro
di cura da parte delle donne dell’occidente e dell’oriente ricco e
le donne migranti, che invece proprio di quel lavoro vivono? Quali
rinunce, compromessi, inconciliabili bisogni e desideri fanno parte
del quotidiano lavorare? […] (da: Lavorare stanca, p.
2)
Un punto di partenza per ripensare al lavoro
nel rapporto alla storia del genere femminile è la classica
divisione in lavoro riproduttivo e lavoro produttivo che connota
spazi diversi – la casa da un lato, dall’altro il fuori, lo spazio
sociale – che diversifica l’agire – poiché il lavoro di cura è
fondamentalmente lavoro di relazione, farsi carico di / preoccuparsi
di cose e persone, mentre il lavoro produttivo si situa nel mondo
delle cose, degli oggetti, nello scambio e circolazione, ormai
dominato dal denaro - e che infine restituisce un diverso riflesso
di sé nel mondo. Di questa diversificazione ogni donna e ogni uomo,
in maniera differente, ha esperienza seppure ora con tempi, modelli
e possibilità distanti dal passato. Dunque non è una novità, né una
esperienza sconosciuta. Meno conosciuta è invece la radice e
l’origine di ciò che è stata definita la divisione sessuale del
lavoro che non aveva tanto la funzione di suddividere il lavoro e
attribuirgli differenti ma tutt’altre ragioni […] (da: Pubblico
e privato di Tiziana Plebani, p. 14).
Dal sommario: Editoriale:
Lavorare stanca; Il tema: Pubblico è
privato di Tiziana Plebani; Pensare globalmente agire
localmente di Deborah Lucchetti; Il far west degli
orari di Ivana Stefani; A due dimensioni: intervista a
Laura Balbo di Anna Avitabile; La riscossa del sud di
Fiorella Barile; La prima levatrice di Anna Ventura;
Povertà femminile: il vecchio e il nuovo di Sara De
Alexandris; Non di solo lavoro di Maria G. Di Rienzo;
Libri da leggere e da rileggere: Lavoro in pagine;
Racconti: Che lavoro fa? di Emanuela
Profumo.
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Collegamenti
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