Il
Fondo Aosta, donato alla Biblioteca Nazionale di Napoli nel 1947 da
S.A.R. Elena d'Orléans, duchessa d'Aosta, è espressione delle correnti
letterarie, politiche, culturali europee della seconda metà del XIX
e della prima metà del XX secolo. E' costituito non solo dalla Raccolta
libraria, ricca di oltre 11.000 volumi ed opuscoli, ma anche dalla
straordinaria Raccolta africana e da una notevole Raccolta
fotografica; nelle Sale Manoscritti sono custoditi un piccolo nucleo
di Manoscritti, orientali e spagnoli, ed un centinaio di Carte
geografiche, le più numerose relative al Mondo Antico e all'Africa.
Dette raccolte si trovavano nella Reggia di Capodimonte, residenza dei
Duchi di Savoia - Aosta e dei figli, da quando Emanuele Filiberto aveva
assunto il comando del X Corpo d'Armata di Napoli; alla BNN sono pervenute
anche le belle librerie in legno di abete, i mobili e agli arredi della
biblioteca privata di Elena d'Aosta insieme alla straordinaria raccolta
di cimeli e trofei di caccia.
Raccolta libraria
Nei suoi appartamenti privati a Capodimonte, Elena d'Aosta aveva raccolto
una cospicua biblioteca, suddivisa in più sale: nella prima, opere di
varie materie, dalla storia alle scienze sociali, dalla letteratura
alle scienze applicate, dalla geografia all'arte ed un gruppo di pubblicazioni
periodiche italiane e straniere; qui la Duchessa d'Aosta volle raccogliere
anche i libri appartenuti al figlio Amedeo, mitico eroe dell'Amba Alagi,
morto nel 1942; un secondo settore è costituito dalle opere più antiche,
dei secoli XVI, XVII e XVIII, soprattutto di storia e di viaggi, e da
un piccolo nucleo di opere su Napoli; ai romanzi francesi è dedicata
un'altra sala, in cui sono anche collocati testi di letteratura per
ragazzi e di musica; infine 1000 volumi, prevalentemente in lingua francese
ed inglese, relativi all'Africa, a cacce africane, a viaggi.
Altri due fondi librari, la "Collezione Coloniale" e la "Raccolta
Riggio", sono stati successivamente acquisiti dalla BNN per incrementare
il nucleo africano.
Sale
Africa
I libri della "Sala Africa" sono circondati da animali tassidermizzati
e trofei di caccia, ma anche da idoli, gong, oggetti dell'artigianato
indigeno, asce, pugnali, lance, fucili e da una bella raccolta di minerali.
La presenza di una grande lastra con un'iscrizione rupestre, proveniente
dal Sahara algerino, rende ancor più straordinaria questa raccolta,
nella quale sono da segnalare anche numerosi reperti preistorici del
popolo Incas, custoditi in una cassetta di legno, donata alla Duchessa
d'Aosta dal Console di Bolivia.
Raccolta
fotografica
La raccolta fotografica è costituita da 9800 foto, databili tra il 1890
ed il 1930, di alcune delle quali si conservano i negativi su lastra;
numerose fotografie sono racchiuse in cornice e sono relative a reportage
di safari e di viaggi, altre, raccolte in bellissimi album, sono relative
a momenti di vita privata della famiglia, ma anche all'attività umanitaria
svolta dalla Duchessa in favore della CRI; altre foto, in serie sciolte,
sono state raccolte in faldoni.